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Notizie brevi 08/11/2004

Automobile - È cara, ma non ci rinunciamo

 

Automobile - È cara, ma non ci rinunciamo

Uno studio di LesapePlan, azienda che si occupa di noleggio e flotte aziendali, riferisce che gli italiani nel 2003 hanno tirato fuori dalle tasche qualcosa come 183,4 miliardi di euro (355.000 miliardi di vecchie lire) per tutto quanto concerne l’automobile, cioè acquisto, uso e manutenzione.
Cifra ragguardevole, se si pensa che corrisponde ad oltre il 14% del PIL (Prodotto Interno Lordo).
Per quest’anno si prevede una diminuzione alla voce acquisto, ma un incremento, determinato soprattutto dall’aumento costante del prezzo del carburante, alla voce uso e manutenzione (+3,6%).
Analizzando voce per voce scopriamo che la spesa per l’acquisto (51 miliardi di euro, -3,9%) si avvicina a quella per i carburanti (47,5 miliardi , +0,1%). Ma questo riguardava il confronto fra 2002 e 2003.
Pensiamo,infatti, che visti gli aumenti del prezzo del petrolio, questa differenza sia destinata ad amplificarsi in maniera netta .
Se pensiamo infatti che la benzina, rispetto al 2003, è aumentata dell’1,1% e il gasolio del 2,5%, i conti sono presto fatti.
Analizzando le altre voci, vediamo che tutte hanno subito un aumento superiore a quello del tasso di inflazione (ce lo aspettavamo). In particolare vediamo che per i pneumatici siamo passati da 8,7 miliardi a 9,1 miliardi (+ 4,63%), per la manutenzione da 28,8 a 29,9 miliardi (+3,66%). I pedaggi autostradali sono passati da 5,3 a 5,5 miliardi di euro (+ 3,12%), le tasse hanno subito un incremento del 4,89%, passando da 4,9 a 5,1 miliardi di euro.
Nella hit-parade dei rincari, la piazza d’onore è sempre della assicurazione RC auto, che continua a farla da padrone.
Scrutando le cifre delle spese regione per regione, abbiamo al primo posto la Lombardia (33,5 miliardi) seguita dal Lazio (21,2 miliardi), dalla Emilia Romagna (15,8 miliardi). Ultimo posto per il Molise con 704 milioni.
Le spese sono davvero ragguardevoli, ma non possiamo pensare ad una vita senza l’automobile, diventata ormai la nostra seconda casa.
Basterebbero politiche adeguate e vicine ai bisogni degli utenti che ormai investono buona parte del proprio budget soltanto per gli spostamenti.
Oltre a questo un uso corretto, adeguato e, soprattutto, in sicurezza, potrebbe facilitare quella che ormai è diventata una simbiosi mutualistica con la nostra vettura


Lunedì, 08 Novembre 2004
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