Tragico schianto mortale a Perugia, conducente ubriaco e alta velocità: condannato per omicidio stradale
Omicidio stradale. Con quest’accusa un 35enne albanese è stato condannato questa mattina a 2 anni e sei mesi di reclusione a seguito della richiesta di patteggiamento accolta dal gup del tribunale di Perugia. L’imputato, difeso dagli avvocati Antonio Aiello e Claudia Orsini, nel maggio del 2016 provocò un drammatico incidente in cui perse la vita un pensionato perugino. Ciò che la procura contesta al conducente, che fu anche arrestato con l’accusa di omicidio stradale, è di aver guidato sotto con un tasso alcol emico nel sangue pari a mg/l 1,26.
Un tragico impatto, quello avvenuto alle prime luci dell’alba in via Penna, in zona San Sisto il 26 maggio di due anni fa. Secondo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Petrazzini a carico del conducente, quella mattina a bordo della sua utilitaria non si sarebbe arrestato al segnale di Stop, non concedendo quindi – è questa la ricostruzione della procura – la precedenza all’auto condotta dalla vittima. Inevitabile, a quel punto, il drammatico scontro. Ma per l’Accusa il conducente albanese avrebbe guidato a una velocità superiore a 85 chilometri orari nonostante la segnaletica stradale imponesse il limite massimo di 50. Un impatto, quello tra la Fiat Lancia Y e la Bravo guidata dal 35enne, che non lasciò purtroppo scampo al pensionato.
Una pena sorprendentemente mite anche se conseguente a patteggiamento. Alcolemia a 1,26 g/l.
Per l’Accusa il conducente albanese avrebbe guidato a una velocità superiore a 85 chilometri orari nonostante la segnaletica stradale imponesse il limite massimo di 50. (ASAPS)