Una vera
mattanza sulle strade e tra chi si muove a piedi, soprattutto nel centro
storico, c’è il numero maggiore di morti. Tra il primo luglio
dello scorso anno e il 30 giugno del 2004 sono stati 2.432 i pedoni
investiti (secondo il bilancio stilato dalla polizia municipale della
Capitale) e di questi 61 hanno perduto la vita.
Nello stesso periodo, secondo i dati dei vigili urbani, gli incidenti
stradali complessivi sono stati 47.381: 24.329 le persone ferite e 176
i morti. Su 167 incidenti mortali (in alcuni casi ci sono state più
vittime nello stesso scontro) avvenuti in città, al primo posto
ci sono proprio gli investimenti di pedoni: 61 casi che precedono in
questa triste classifica i decessi avvenuti a seguito di scontri laterali
tra veicoli in marcia (41), quelli tra veicoli in movimento e ostacoli
fissi (27) e gli incidenti frontali (22). Dividendo i casi di investimento
di pedoni nelle aree della città, si scopre che la maggior parte
di questi incidenti avviene nel centro storico (395). Seguono i quartieri
dell’Appio-Tuscolano (155), del Borgo e di Aurelia-Boccea (141
a testa) e il Salario-Parioli (139).
Sempre secondo il dossier dei vigili urbani nel periodo 1° luglio
2003-30 giugno 2004, su tutte le infrazioni al codice della strada commesse
a Roma, sono stati 113.202 gli automobilisti passati con il rosso ai
semafori; 50.329 quelli che hanno superato i limiti di velocità
e 5.770 quelli multati per velocità pericolosa. I sorpassi irregolari
sono stati 4.263 e 5.691 le multe per mancata precedenza, mentre i casi
di mancato uso delle cinture di sicurezza sono stati 11.974. La Cristoforo
Colombo, con 1.002 incidenti, è la strada più pericolosa.
Nella classifica delle dodici strade a più alto indice di incidenti
seguono: Casilina (931), Tiburtina (848), Prenestina (779), Tuscolana
(690), Nomentana (607), Palmiro Togliatti (584), Boccea (558), Aurelia
(504), Portuense (494), Cassia (482) e Appia Nuova (442).
Un problema, quello dei pericoli per chi si muove a piedi, che coinvolge
tutto il Paese. In Italia i pedoni da soli costituiscono ormai il
17,6 per cento del totale delle vittime della strada (1.145 su 6.736
nel 2002), secondo i dati di un’inchiesta condotta dall’Asaps,
l’Associazione sostenitori polizia stradale, diffusi dopo la sciagura
di ieri a Roma. Fra le regioni che contano più vittime fra
i pedoni, in testa è proprio il Lazio, con 280 decessi nel 2002
(più 61 per cento rispetto ai 174 dell’anno prima). Segue
la Lombardia con 142 (più 17,3 per cento), terza l’Emilia
Romagna con 127 (più 32,3). Nel conteggio dei feriti rimane al
vertice la Lombardia con 3.778, poi il Lazio con 2.788. Dei pedoni che
hanno perduto la vita sulle strade, 838 (70,5 per cento) sono stati
investiti da autovetture, 5 da auto in servizio pubblico, 1 da mezzi
di soccorso, 24 da autobus o filobus, 2 da tram, 139 (11,7 per cento)
da autocarri di vario genere, 3 da trattori agricoli, 68 da ciclomotoristi,
91 da motocicli e addirittura 5 da biciclette.
di FABIO ROSSI