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Notizie brevi 03/11/2004

da "Il Messaggero.it" - I passanti ormai rappresentano oltre il 17 per cento delle vittime: solo nel 2002, in Italia, sono state 1.145

da "Il Messaggero.it"

I passanti ormai rappresentano oltre il 17 per cento delle vittime: solo nel 2002, in Italia, sono state 1.145

  Una vera mattanza sulle strade e tra chi si muove a piedi, soprattutto nel centro storico, c’è il numero maggiore di morti. Tra il primo luglio dello scorso anno e il 30 giugno del 2004 sono stati 2.432 i pedoni investiti (secondo il bilancio stilato dalla polizia municipale della Capitale) e di questi 61 hanno perduto la vita.
Nello stesso periodo, secondo i dati dei vigili urbani, gli incidenti stradali complessivi sono stati 47.381: 24.329 le persone ferite e 176 i morti. Su 167 incidenti mortali (in alcuni casi ci sono state più vittime nello stesso scontro) avvenuti in città, al primo posto ci sono proprio gli investimenti di pedoni: 61 casi che precedono in questa triste classifica i decessi avvenuti a seguito di scontri laterali tra veicoli in marcia (41), quelli tra veicoli in movimento e ostacoli fissi (27) e gli incidenti frontali (22). Dividendo i casi di investimento di pedoni nelle aree della città, si scopre che la maggior parte di questi incidenti avviene nel centro storico (395). Seguono i quartieri dell’Appio-Tuscolano (155), del Borgo e di Aurelia-Boccea (141 a testa) e il Salario-Parioli (139).
Sempre secondo il dossier dei vigili urbani nel periodo 1° luglio 2003-30 giugno 2004, su tutte le infrazioni al codice della strada commesse a Roma, sono stati 113.202 gli automobilisti passati con il rosso ai semafori; 50.329 quelli che hanno superato i limiti di velocità e 5.770 quelli multati per velocità pericolosa. I sorpassi irregolari sono stati 4.263 e 5.691 le multe per mancata precedenza, mentre i casi di mancato uso delle cinture di sicurezza sono stati 11.974. La Cristoforo Colombo, con 1.002 incidenti, è la strada più pericolosa. Nella classifica delle dodici strade a più alto indice di incidenti seguono: Casilina (931), Tiburtina (848), Prenestina (779), Tuscolana (690), Nomentana (607), Palmiro Togliatti (584), Boccea (558), Aurelia (504), Portuense (494), Cassia (482) e Appia Nuova (442).
Un problema, quello dei pericoli per chi si muove a piedi, che coinvolge tutto il Paese. In Italia i pedoni da soli costituiscono ormai il 17,6 per cento del totale delle vittime della strada (1.145 su 6.736 nel 2002), secondo i dati di un’inchiesta condotta dall’Asaps, l’Associazione sostenitori polizia stradale, diffusi dopo la sciagura di ieri a Roma. Fra le regioni che contano più vittime fra i pedoni, in testa è proprio il Lazio, con 280 decessi nel 2002 (più 61 per cento rispetto ai 174 dell’anno prima). Segue la Lombardia con 142 (più 17,3 per cento), terza l’Emilia Romagna con 127 (più 32,3). Nel conteggio dei feriti rimane al vertice la Lombardia con 3.778, poi il Lazio con 2.788. Dei pedoni che hanno perduto la vita sulle strade, 838 (70,5 per cento) sono stati investiti da autovetture, 5 da auto in servizio pubblico, 1 da mezzi di soccorso, 24 da autobus o filobus, 2 da tram, 139 (11,7 per cento) da autocarri di vario genere, 3 da trattori agricoli, 68 da ciclomotoristi, 91 da motocicli e addirittura 5 da biciclette.


di FABIO ROSSI



Mercoledì, 03 Novembre 2004
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