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Notizie brevi 03/11/2004

FRANCIA - Francia, sicurezza stradale: come prenono il patentino i giovani francesi? E soprattutto, come lo mantengono? DA LORO SI CHIAMA BSR (Brevetto di Sicurezza Stradale) VI SPIEGHIAMO COME FUNZIONA.

Francia, sicurezza stradale: come prenono il patentino i giovani francesi? E soprattutto, come lo mantengono?
DA LORO SI CHIAMA BSR (Brevetto di Sicurezza Stradale) VI SPIEGHIAMO COME FUNZIONA.

   
(ASAPS) FRANCIA — In Italia vige la convinzione che il cosiddetto patentino sia una novità assoluta e che la sua adozione abbia lanciato l’Italia ai vertici della sicurezza stradale europea. In Francia, però, i conducenti di ciclomotori devono confrontarsi con l’ottenimento del cosiddetto "Brevetto di Sicurezza Stradale" (BSR), divenuto obbligatorio a partire dal 1997. Gli scooteristi transalpini, per ottenerlo, devono sottoporsi a un corso di formazione teorica al quale vengono fatte seguire 5 ore di guida.
L’ultima settimana prima di questo lungo ponte autunnale, i francesi hanno lavorato a fondo per la settimana nazionale della sicurezza stradale, nel corso della quale il ricco carnet di appuntamenti ha previsto anche vacanze studio per le nuove leve della strada, considerate tra le più a rischio della viabilità francese ma anche quelle su cui è importante lavorare a fondo per formare i conducenti del futuro.
In un paese che vive — esattamente come in Italia — un acceso dibattito sull’opportunità o meno di abbassare a 16 anni l’età per il conseguimento della patente di categoria B, le vacanze di questo piccolo ponte sono servite a molti apprendisti piloti ad affinare le proprie tecniche di guida e confrontarsi con i rispettivi tutori. Davanti alle scuole guida è ormai una consuetudine vedere i giovani virgulti indossare caschi ben serrati sulla testa, guanti e tenute di sicurezza (giacche, stivaletti e paraschiena), e i gilet retroriflettenti con i contrassegni degli aspiranti centauri.
Scaldano il motore, rigorosamente posizionati sugli scooter in fila indiana dietro la safety car della scuola guida, su cui viaggia l’istruttore che li segue passo passo nella viabilità cittadine ed in quella extraurbana. I discenti possono interagire con il tutor attraverso un walkie-talkie, collegato ad un auricolare come se si trattasse di un normale telefonino. Il "monitore" spiega loro come avvicinarsi ad uno stop, come affrontare una precedenza o come immettersi nel flusso di traffico di una rotatoria. Dal 1997, gli istruttori di scuola guida hanno affinato le proprie tecniche pedagogiche, adattandole ai ragazzini desiderosi di saltare in sella al primo veicolo a motore della propria vita, responsabilizzandoli fin dal primo imprinting con la strada. Il risultato è che gli allievi hanno mostrato negli anni una crescente risposta positiva all’educazione stradale, ed alla fine delle 5 intense ore di pratica sono pronti a volare con le proprie ali, da soli. Quando avranno ottenuto il BSR, il costo sostenuto dalle rispettive famiglie per far sostenere ai propri rampolli la formazione pratica, è in media di 100 euro, mentre quella teorica è insegnata agli alunni delle scuole dell’obbligo a partire dalla quinta elementare, anche se le nozioni relative al comportamento sulla strada da pedoni inizia fin dalla prima elementare.
Quello che costa di più, anche in Francia, è proprio il resto: l’assicurazione, in primis, ma anche il ciclomotore, l’equipaggiamento, tanto che ormai i nuovi scooter sono divenuti un segno di distinzione anche tra i più giovani. E se l’evoluzione del patentino francese ha migliorato le capacità dei teenager di vivere la strada con maggiore responsabilità, da parte della Gendarmeria giungono ancora molti segnali d’allarme.
"I giovani scooteristi — dicono i militari — continuano ad essere poco rispettosi agli stop ed ai semafori, mentre il limite massimo di velocità loro consentito è puntualmente superato". Quando uno di loro viene colto in eccesso di velocità, il codice francese prevede una multa di 135 euro: ed anche in Francia il problema dei motorini truccati preoccupa non poco le forze di polizia, ma per una volta le sanzioni italiane sono più pesanti, tanto che per un ciclomotore che abbia le caratteristiche costruttive alterate in eccesso, è prevista la confisca per la distruzione, mentre in Francia semplicemente una visita di revisione. (ASAPS).


Mercoledì, 03 Novembre 2004
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