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Notizie brevi 30/10/2004

Treviso - In Altopiano col pullman per andare in discoteca Così niente rischi in auto al ritorno

IL GAZZETTINO (Treviso)
In Altopiano col pullman per andare in discoteca
Così niente rischi in auto al ritorno 
Gallio  

Una serata di festa (magari con tanto di "sbornia finale") senza il rischio di vedersi ritirare la patente per guida in stato di ebbrezza o, ancora peggio, quello di provocare un incidente a causa di una situazione psico-fisica non ottimale? Non è un solo un sogno (*) ma qualcosa di facilmente realizzabile: basta organizzare un pullman che ti preleva nella tua abitazione, ti accompagna prima al ristorante e poi in discoteca e infine ti riporta davanti alla porta di casa.

Unéidea che sta diventando una "moda" anche sull’Altopiano dei Sette Comuni, spesso mèta per compagnie o gruppi di amici che vivono nella Pedemontana (dal Bassanese sino alle zone di Schio e Thiene) ma anche fuori provincia, in occasione di addii al celibato, feste di classe o occasioni speciali.

"Dalla fine dell’estate è già successo tre o quattro volte - spiega Maurizio Penello, titolare della Discoteca Macrillo di Gallio - che arrivino dei pullman a bordo dei quali si trovano ragazzi che dopo aver cenato in uno dei rifugi o baite del luogo, restano da noi dalle 23 sino alle 3-3.30 (la chiusura è fissata alle 4, ndr.) del mattino. In genere veniamo contattati da uno di questi ragazzi che chiede lo sconto-comitiva, che noi concediamo molto volentieri, perchè in questo modo siamo sicuri che a nessuno di loro potrà accedere qualcosa".

"Negli ultimi mesi - aggiunge Penello - abbiamo ospitato una compagnia di Caltrano e nell’ultimo week-end una di Schio, ma anche gruppi proveniente dal Padovano, esattamente da Monselice e Pozzonovo. Sia chiaro, arrivare in pullman non è buon motivo per ubriacarsi e stare male, ma è chiaro che il fatto di non guidare ti permette di bere una o due birre in più. Diffondere questa moda, sicuramente sarebbe un modo intelligente per limitare i rischi di incidenti sulle strade".

Luca Pozza

 


Sabato, 30 Ottobre 2004
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