di Luigi Altamura*
RIFORMA CODICE DELLA STRADA: UNA PARTENZA ANOMALA
Dopo la presentazione dei dati negativi relativi agli incidenti mortali sulle strade italiane nell'anno 2017, l'attenzione degli addetti ai lavori torna sul Parlamento, le cui Commissioni hanno iniziato lentamente a discutere delle varie tematiche.
La Commissione Trasporti della Camera si convoca per discutere di un DDL A.C. 680 "Modifica all’articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l’esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone", proposta di legge di cui sicuramente non sentivamo l'assoluta urgenza. Di fronte ad esempio dell'aumento dei morti provocati dalla distrazione a causa della "sbornia" da cellulare alla guida, valutando anche l'esigenza rappresentata di introdurre sistemi di allertamento per l'abbandono dei minori a bordo dei seggiolini, considerata poi la necessità di un nuovo codice della strada che nella precedente legislatura si fermò di fronte a problemi di bilancio statale, con una approvazione rapida alla Camera e una "morte" lenta al Senato, dove il, DdL non arrivò neppure in Assemblea, ci pare anomala una ripartenza parlando degli accertatori della sosta. La motivazione viene indicata dalla "necessità di stabilire un rapporto il più possibile corretto e chiaro tra amministrazioni e cittadini in relazione alle multe comminate dai dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone. In particolare, la proposta di legge reca nuove disposizioni in materia di definizione dei compiti degli ausiliari del traffico e del personale ispettivo delle aziende di trasporto pubblico. In pratica si stabilisce in modo chiaro e inconfutabile che ai dipendenti delle società di gestione dei parcheggi non possono essere attribuite funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, se non limitatamente alle aree oggetto di concessione e con esclusivo riguardo agli spazi destinati al parcheggio a pagamento e alle aree immediatamente limitrofe solo nel caso in cui la sosta precluda la corretta fruizione dell’area di parcheggio da parte degli utenti della strada.
Analogamente, al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone non possono essere attribuite funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e di sosta, se non limitatamente alle corsie e alle strade dedicate al trasporto pubblico, con esclusione della possibilità di estendere l’esercizio di tali poteri all’intero territorio cittadino. Dalla Riforma Bassanini con il decreto legislativo n. 127 del 1997, che ha introdotto nell’ambito del nostro ordinamento giuridico la figura professionale dell’ausiliare del traffico, con lo scopo di aiutare le pubbliche amministrazioni nell’accertamento delle violazioni al codice della strada, alla sentenza nr. 2973 /2016 della Corte di Cassazione, che ha affermato che gli ausiliari del traffico dipendenti di concessionarie della gestione di aree parcheggi o di società per il trasporto pubblico possono fare multe solo per divieto di sosta e, più dettagliatamente, per contravvenzioni riguardanti parcheggi sulle strisce blu senza ticket o su quelle gialle se non autorizzati, si vuole mettere ordine verso quei Comuni che stanno interpretando a loro modo i compiti di queste figure ausiliarie. Seguiremo i lavori.
Commento Asaps: permettetici di fare una domanda: questa urgenza sarà forse dettata da un problema così ampio a livello nazionale, (o invece è molto sentito a livello locale dove si potrebbe far intervenire la Prefettura competente per territorio) tale impedire invece di iniziare un serio ed urgente lavoro di riordino del codice della strada, partendo magari da provvedimenti urgenti legati invece alla sicurezza stradale e alla pubblica incolumità?
>Leggi l’A.C. 680
*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona
Onestamente fra i tanti temi importanti per la mobilità e sicurezza sulle strade non ci sembra questo argomento il più urgente. (ASAPS)
La Commissione Trasporti della Camera si convoca per discutere di un DDL A.C. 680 "Modifica all’articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l’esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone".