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Articoli 25/07/2018

di Luigi Altamura*
RIFORMA CODICE DELLA STRADA: UNA PARTENZA ANOMALA

Dopo la presentazione dei dati negativi relativi agli incidenti mortali sulle strade italiane nell'anno 2017, l'attenzione degli addetti ai lavori torna sul Parlamento,  le cui Commissioni hanno iniziato lentamente a discutere delle varie tematiche.

La Commissione Trasporti della Camera si convoca per discutere di un DDL A.C. 680  "Modifica  all’articolo  12  del  codice  della  strada,  di  cui  al  decreto legislativo  30  aprile  1992,  n. 285,  concernente  l’esercizio  di  funzioni  di  prevenzione  e  accertamento  delle  violazioni  in  materia  di sosta  da  parte  dei  dipendenti  delle  società  concessionarie  della gestione  dei  parcheggi  e  delle  aziende  esercenti  il  trasporto  pubblico  di  persone", proposta di legge di cui sicuramente non sentivamo l'assoluta urgenza. Di fronte ad esempio dell'aumento dei morti provocati dalla distrazione a causa della "sbornia" da cellulare alla guida, valutando anche l'esigenza rappresentata di introdurre sistemi di allertamento per l'abbandono dei minori a bordo dei seggiolini,  considerata poi la necessità di un nuovo codice della strada che nella precedente legislatura si fermò di fronte a problemi di bilancio statale, con una approvazione rapida alla Camera e una "morte" lenta al Senato, dove il, DdL non arrivò neppure in Assemblea, ci pare anomala una ripartenza parlando degli accertatori della sosta. La motivazione viene indicata dalla "necessità  di  stabilire  un  rapporto  il più  possibile  corretto  e  chiaro  tra  amministrazioni  e  cittadini  in  relazione  alle  multe comminate  dai  dipendenti  delle  società  concessionarie  della  gestione  dei  parcheggi  e delle  aziende  esercenti  il  trasporto  pubblico  di  persone. In  particolare,  la proposta  di legge  reca  nuove  disposizioni  in  materia  di definizione  dei  compiti  degli  ausiliari  del traffico  e  del  personale  ispettivo  delle aziende  di  trasporto  pubblico. In pratica si stabilisce in  modo  chiaro  e inconfutabile  che  ai  dipendenti  delle  società  di  gestione  dei  parcheggi  non  possono essere  attribuite  funzioni  di  prevenzione  e accertamento  delle  violazioni  in  materia  di sosta,  se  non  limitatamente  alle  aree  oggetto  di  concessione  e  con  esclusivo  riguardo  agli  spazi  destinati  al  parcheggio  a pagamento  e  alle  aree  immediatamente  limitrofe  solo  nel  caso  in  cui  la  sosta  precluda  la  corretta  fruizione  dell’area  di  parcheggio  da  parte  degli  utenti  della  strada.

Analogamente, al personale ispettivo delle aziende esercenti il  trasporto  pubblico di persone  non  possono  essere  attribuite  funzioni di  prevenzione  e  accertamento  delle  violazioni  in  materia  di  circolazione  e  di  sosta,  se non  limitatamente  alle  corsie  e  alle  strade dedicate  al  trasporto  pubblico,  con  esclusione  della  possibilità  di  estendere  l’esercizio  di  tali  poteri  all’intero  territorio  cittadino. Dalla Riforma Bassanini con il decreto legislativo  n. 127  del  1997,  che  ha  introdotto  nell’ambito  del  nostro  ordinamento giuridico  la  figura  professionale  dell’ausiliare  del  traffico,  con  lo  scopo  di  aiutare  le pubbliche  amministrazioni  nell’accertamento  delle  violazioni  al  codice  della  strada, alla sentenza nr. 2973 /2016 della Corte  di  Cassazione,  che  ha  affermato  che  gli  ausiliari  del  traffico  dipendenti  di  concessionarie  della  gestione  di  aree  parcheggi  o  di società  per  il  trasporto  pubblico  possono fare  multe  solo  per  divieto  di  sosta  e,  più dettagliatamente,  per  contravvenzioni  riguardanti  parcheggi  sulle  strisce  blu  senza ticket o  su  quelle  gialle  se  non  autorizzati, si vuole mettere ordine verso quei Comuni che stanno interpretando a loro modo i compiti di queste figure ausiliarie. Seguiremo i lavori.
 
Commento Asaps: permettetici di fare una domanda: questa urgenza sarà forse dettata da un problema così ampio a livello nazionale, (o invece è molto sentito a livello locale dove si potrebbe far intervenire la Prefettura competente per territorio) tale impedire invece di iniziare un serio ed urgente lavoro di riordino del codice della strada, partendo magari da provvedimenti urgenti legati invece alla sicurezza stradale e alla pubblica incolumità?
 
 
>Leggi l’A.C. 680

 

*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona


Onestamente fra i tanti temi importanti per la mobilità e sicurezza sulle strade non ci sembra questo argomento il più urgente. (ASAPS)
La Commissione Trasporti della Camera si convoca per discutere di un DDL A.C. 680  "Modifica  all’articolo  12  del  codice  della  strada,  di  cui  al  decreto legislativo  30  aprile  1992,  n. 285,  concernente  l’esercizio  di  funzioni  di  prevenzione  e  accertamento  delle  violazioni  in  materia  di sosta  da  parte  dei  dipendenti  delle  società  concessionarie  della gestione  dei  parcheggi  e  delle  aziende  esercenti  il  trasporto  pubblico  di  persone".

 

Mercoledì, 25 Luglio 2018
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