L’INTERVISTA |
Giancarlo Fisichella risponde dal Brasile, dov’è impegnato con la Formula Uno. Questo è il suo ultimo anno di Sauber, decisamente non è stato un campionato fortunatissimo, ma nel 2005 sa già che passerà al Team Renault e la sua voglia di rivincita è grande. Lui non abita a Montecarlo come fanno tanti altri piloti, per ragioni fiscali. Lui è romano e ha scelto di vivere a Roma. La ricerca svolta da Eurostat lo amareggia molto. Non è la prima volta che Fisichella prende la parola per invitare i romani a guidare con maggior prudenza. Ma evidentemente la strada è ancora lunga: «Queste statistiche che indicano Roma come la capitale europea degli incidenti e delle vittime stradali mi colpiscono sempre - dice Fisichella - Perchè penso a quanta disattenzione c’è in giro, alla scarsa educazione stradale di tanta gente. Mi piange il cuore, poi, ogni volta che sento di ragazzi e ragazze che perdono la vita sulle strade. Ai giovani vorrei ripetere infinite volte sempre la stessa cosa: lasciate perdere la velocità, la velocità funziona negli autodromi, che sono luoghi sicuri e protetti. Non altrove». Il sociologo Maurizio Fiasco ritiene che il problema sia culturale: «La nostra - dice lo studioso - è una città di romani part-time, una città che di giorno subisce l’invasione di una popolazione itinerante di automobilisti che vive Roma solo come uno spazio fisico da attraversare e dunque alla lunga finisce per non rispettarla». La trasgressione automobilistica, l’atto di pirateria, il sorpasso vietato sarebbero perciò tanti momenti di questo non-rispetto. Gli incidenti - e i morti - la conseguenza di una mancanza di condivisione. Parole da sociologo. Fisichella è più immediato: «Se è un fatto culturale, allora bisognerebbe attirare l’attenzione dei ragazzi che si accingono a prendere la patente o il patentino per il motorino. Io ho già fatto svariate volte il testimonial. Sono pronto a rifarlo. Insieme al Comune, alla Provincia, alla Regione, possiamo renderci utili. Ma senza perdere tempo. Lo dico da pilota, da padre di famiglia, da romano». Fa. C. |