Vita
dura per chi ama eccedere e poi mettersi al volante. Dal primo ottobre,
lo status psicofisico dei protagonisti di ogni incidente (anche di quelli
autonomi) viene vagliato ai raggi X dalla Polizia stradale, per prendere
poi gli eventuali provvedimenti del caso. Il comandante provinciale,
Massimo Sacchetto, punta in questo modo a dare un giro di vite alle
dinamiche degli schianti, non soltanto del sabato sera.
DIKTAT - Il provvedimento del dirigente della Polstrada è contenuto
in una circolare dai termini molto espliciti. "Il personale impegnato
nei rilievi - si argomenta testualmente - dovrà operare affinché,
in tutti i casi d’incidente nei quali i conducenti siano sottoposti
a cure mediche, venga formalmente inoltrata richiesta nei confronti
del Pronto soccorso dell’ospedale per provvedere all’esame del tasso
alcolemico e della presenza di sostanze stupefacenti nell’organismo".
Lo spartiacque, tuttavia, non è costituito dalla semplice discriminante
dell’essersi rivolti o meno all’ambulanza del "118" dopo il
crash. "Si procederà nello stesso modo - detta sempre Sacchetto
nella nuova norma - per tutti i conducenti di veicoli coinvolti nei
sinistri quando costoro siano ancora presenti sul luogo dello scontro
e non necessitino di cure sanitarie". L’obiettivo resta dunque,
senza eccezioni, quello di verificare il tasso alcolemico nel sangue.
Inoltre, anche in questi casi, "laddove si disponga degli strumenti
necessari, andrà accertata la possibile assunzione di sostanze
proibite".
BILANCIO -Ligi al dovere, i poliziotti della sezione di Pordenone e
del distaccamento di Spilimbergo hanno cominciato subito a mettere in
pratica i dettami del comandante. Un primo bilancio serio sul giro di
vite si potrà fare a Natale. Ma già ora, a quasi un mese
dal debutto, si può intuire che il provvedimento sta offrendo
riscontri interessanti in termini di pubblica sicurezza. Non si allentano
nel frattempo i controlli canonici contro le stragi del weekend. Durante
la notte compresa tra sabato e domenica sono state ritirate 9 patenti,
8 delle quali per il reato di guida in stato d’ebbrezza e l’ultima per
eccesso grave di velocità (il punito pigiava disinvoltamente
il piede sull’acceleratore oltre i 160 chilometri orari). L’identikit
dei sanzionati è sempre lo stesso: maschi, di età compresa
fra i 23 e i 32 anni, al volante di auto di grossa cilindrata.
Pier
Paolo Simonato.