Anche la popolazione riconosce il grande impegno degli agenti di polizia locale (di Genova, ma anche Milano e Livorno), presenti sin dal primo minuto, spesso impegnati in ore di estenuante servizio sotto il sole o di notte. Con poco clamore, poco tempo e poca voglia di fare passerelle, ma continuamente “sul pezzo”. Lo riconoscono i genovesi: c’è chi porta il caffè, chi arriva con la focaccia (un ristoratore genovese che ogni notte la consegna calda ai soccorritori), chi porta un po’ di acqua minerale, chi si presenta per dire un “grazie”. Sono i grandi cuori della città e della polizia locale che si incontrano.
"L’altra notte notte, durante un turno di chiusura accessi zona rossa all’intersezione 30 Giugno/via Ferri, non una, ma addirittura 3 famiglie, insieme ad alcuni giovani, ci hanno raggiunto portandoci caffè, focaccia, acqua, ma soprattutto ringraziandoci per quello che stiamo facendo – racconta l’agente Giampiero Ricci, uno dei tanti che si stanno prestando -. È stato emozionante. Un piccolo bambino di 5 anni, William, timido ed emozionato, ma non quanto me, ci ha fatto e portato un disegno. La vicinanza dei cittadini che dimostrano quanto stanno apprezzando il nostro operato in questi giorni difficili e di lutto per tutti, ci danno la forza di andare avanti e cancellano le nostre fatiche. Un grazie a tutti i genovesi per questi gesti di apprezzamento. Un grazie immenso a te, piccolo grande William!"
Ieri sera sono stati il commissario Mauro Giacobone e l’agente Deborah Di Francesco in servizio serale a Certosa a ricevere la visita dei cittadini. Martina e Sofia, insieme al papà, hanno portato la pizza agli agenti e ai volontari presenti (uno di loro è nella foto).
da genovaquotidiana.com
La riconoscenza dei genovesi verso la loro Polizia Locale sempre presente nei momenti drammatici della città. (ASAPS)