Morto in bicicletta il carabiniere che ricostruiva Trastevere con i mattoncini Lego
Luca Di Lazzaro, 45 anni, era un carabiniere alto e massiccio. Trasteverino, una cadenza inevitabilmente romana che non era stata cancellata dalla lunga permanenza in Friuli, dove si era stabilito da 22 anni e che lo aveva praticamente adottato. Il maresciallo è morto martedì, travolto mentre pedalava in bicicletta. La notizia di questo lutto, accompagnata da un sincero dolore, sta rimbalzando sul web per diversi motivi. Il primo è semplice e diretto: Luca era un carabiniere con gli alamari dell’Arma nel Dna, stimato e benvoluto, come si legge nel ritratto tracciato dal Messaggero Veneto. Era il vicecomandante della stazione di Remanzacco e il sindaco del borgo Daniela Briz, 6.000 persone non lontano da Udine, lo piange con queste parole, ancora incredula: «Lui proveniente dalla Capitale, era assai integrato nel paese. Un punto di riferimento».
>VIDEO - L’addio al carabiniere che costruiva città con i Lego
Diorami che sono pennellate d’acquerello
E infatti c’è dell’altro, basta guardare le foto che il maresciallo postava sui social, da Flick a Instagram a Facebook: Luca era un artista delle costruzioni con il Lego e si vede che anche per questo — lui papà di due figli piccoli, sposato — aveva una naturale empatia con i bimbi.
In un video Di Lazzaro racconta orgoglioso di come, con i mattoncini in plastica, avesse ricostruito certi scorci di Trastevere semplicemente pescando dai suoi ricordi d’infanzia. Diorami che sono pennellate d’acquerello, romantiche cartoline romane.
Poi, appunto, friulano «adottato», si era dedicato a un’opera colossale: la ricostruzione della bellissima piazza San Giacomo, a Udine. Un cartone animato pieno di faccine che popolano portici, bar e negozi. Che passeggiano sul selciato, circondato dalle case ottocentesche gialle, bianche, ocra, verdi. Per realizzarlo il carabiniere aveva impiegato circa un anno, assemblando oltre 85 mila pezzi multicolore. E come commuovono le foto del maresciallo sorridente assieme ai bambini davanti a quel plastico che pare raccontare una favola...
>FOTO - L’addio al carabiniere che costruiva i borghi italiani con i mattoncini Lego
Trastevere, trasteverino
Con i mattoncini Lego Luca aveva realizzato un’altra opera colossale, mettendo assieme Trastevere, scenari dalle Cinque Terre, paesi medievali. «Little corner of Italy» l’aveva intitolata. «Ne vado molto fiero», raccontava in un video il maresciallo precisando con soddisfazione di avere «ricevuto i complimenti anche dalla Lego». Una fiaba, un documentario, un quadro, fate voi, riempito da scene di vita quotidiana, fiori, sole, dialoghi tra donne sui balconi, chiacchere nei cortili. Il Belpaese, insomma. Le foto del plastico in mattoncini stanno ovunque sul web, condivise sui siti degli appassionati delle costruzioni della casa danese.
La dinamica dell’incidente
Terribile, la dinamica dell’incidente: Di Lazzaro (appassionatissimo di ciclismo) stava pedalando verso Firmano, a Premariacco, quando l’improvvisa frenata dell’auto che lo precedeva lo ha fatto sbandare — racconta ancora il Messaggero Veneto — facendolo finire con la testa contro il carro di un mezzo agricolo proveniente in senso opposto. E’ spirato in ospedale. Sono stati i carabinieri della stazione di Remanzacco, proprio la sua, i primi a intervenire e a tentare di rianimarlo. Poi solo dolore e lacrime, anche quelle di chi, del maresciallo Di Lazzaro, aveva solo sentito parlare.
di Alessandro Fulloni
da corriere.it
Basta guardare le foto che il maresciallo postava sui social, da Flick a Instagram a Facebook: Luca era un artista delle costruzioni con il Lego e si vede che anche per questo — lui papà di due figli piccoli, sposato — aveva una naturale empatia con i bimbi.
Lutto nell’Arma per la morte, dopo essere stato travolto in bici, del maresciallo Luca Di Lazzaro, 45 anni, romano, sposato, due bimbi. Vicecomandante della stazione di Remanzacco, in Friuli. «Artista» in grado di realizzare capolavori con i mattoncini Lego.
Un abbraccio alla famiglia del maresciallo e ai suoi colleghi. (ASAPS)