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Articoli 03/09/2018

di Gianluca Fazzolari*
Omicidio e lesioni gravi e gravissime colpose stradali

Uso di dispositivi elettronici durante la guida - Accertamenti urgenti e sequestro

Il fenomeno dell’incidentalità stradale connesso a distrazione è cosa, ahinoi, ormai da ritenere quotidiana tali e tanti sono gli episodi ricorrenti in cui la causa, o la concausa, dell’evento infortunistico cruento debba essere ricercata anche nell’uso e abuso dei dispositivi elettronici che determinano la “sbornia del terzo millennio” smartphone correlata...

…ma facciamo un piccolo passo indietro, già  nel 2015 Pino Pignatta sulle pagine di Famiglia Cristiana, ancor prima dell’introduzione nel sistema penale nazionale delle ipotesi di reato legate all’omicidio colposo ed alle lesioni gravi e gravissime stradali, parlava di sbornia del terzo millennio, termine coniato da Giordano Biserni, presidente ASAPS, indicando come la nuova emergenza si chiama "distrazione": alle cause degli incidenti concorrono sempre più l'alta velocità e l'utilizzo di smartphone e tablet mentre si è al volante. Roberto Sgalla, direttore della Polizia Stradale: «Siamo connessi 24 ore su 24 e non accettiamo più di non esserlo quando siamo alla guida». Un fenomeno in crescita tra i giovani. Giordano Biserni, fondatore dell'Asaps: «Le multe e la perdita dei punti non spaventano. Dovremo proporre il sequestro per un mese del cellulare?».

Gli esiti di incidenti stradali con lesioni gravi o gravissime, se non addirittura mortali, registrati nel territorio nazionale, ed in qualche modo correlati e/o provocati da conducenti che durante la conduzione del veicolo hanno fatto uso di dispositivi elettronici quali smartphone, tablet, o comunque ad essi assimilabili, nell’ambito del circondario di giurisdizione, ha indotto alcune Procure della Repubblica ad emanare direttive rivolte alla polizia giudiziaria, al fine di disciplinare le modalità attraverso le quali procedere agli accertamenti urgenti finalizzati a verificare l’uso di tali apparecchi ed all’eventuale sequestro ex art. 354 c.p.p. in quanto fonti di prova e cose pertinenti al reato per il quale si procede.

Le direttive impartite, che dettagliatamente guidano l’operatore di polizia giudiziaria nel percorso investigativo - per il cui dettaglio si rimanda ai link di collegamento -, raccomandano come procedere all’esame del dispositivo, come documentare lo stato della “cosa” che dovrà, in caso di positività dell’accertamento urgente, essere oggetto di rilievi descritti e fotografici, oltre alle specifiche modalità di repertazione.

Riguardo alla natura giuridica dei messaggi presenti nella memoria dell’apparecchio / dispositivo elettronico, siano essi s.m.s., whatsapp e/o contenuti di altra natura, stante un orientamento interpretativo del supremo collegio giudicante (Cass. Pen. Sez. V Sent. del 21.11.2017, n. 1822), sposato in maniera univoca dalle Autorità Giudiziarie che per prime hanno emanato direttive in materia, li equipara ai documenti ex art. 234 c.p.p., onde per cui la loro acquisizione non ricade nella disciplina delle intercettazione di cui agli artt. 266 e segg. c.p.p.

Da sottolineare, infine, che alla p.g. operante è “concesso” di procedere, e quindi di muoversi, esclusivamente  nell’ambito dei necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose; successivamente, e solo su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con la finalità di giungere al recupero di dati oggetto di eventuale cancellazione da parte dell’indagato subito dopo la consumazione del delitto, si potrà procedere alle attività di accertamento ed esame del contenuto della memoria del dispositivo in sequestro mediante consulenza tecnica ex art. 359 c.p.p. o, se del caso, ex art. 360 c.p.p.

Ritendo che il solco sia ormai stato tracciato, nell’ambito delle attività investigative a seguito dei delitti di omicidio colposo e lesioni gravi e gravissime colpose stradali, non ci resta che auspicare un’univoca applicazione delle procedure a livello nazionale, sebbene l’articolo 354 c.p.p. - che non lascia spazio a particolari interpretazioni - testualmente reciti:
1. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria curano che e tracce e le cose pertinenti al reato siano conservate e che lo stato dei luoghi e delle cose non venga mutato prima dell'intervento del pubblico ministero.
2. Se vi è pericolo che le cose, le tracce e i luoghi indicati nel comma 1 si alterino o si disperdano o comunque si modifichino e il pubblico ministero non può intervenire tempestivamente, ovvero non ha ancora assunto la direzione delle indagini, gli ufficiali di polizia giudiziaria compiono i necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose. In relazione ai dati, alle informazioni e ai programmi informatici o ai sistemi informatici o telematici, gli ufficiali della polizia giudiziaria adottano, altresì, le misure tecniche o impartiscono le prescrizioni necessarie ad assicurarne la conservazione e ad impedirne l'alterazione e l'accesso e provvedono, ove possibile, alla loro immediata duplicazione su adeguati supporti, mediante una procedura che assicuri la conformità della copia all'originale e la sua immodificabilità. Se del caso, sequestrano il corpo del reato e le cose a questo pertinenti.
3. Se ricorrono i presupposti previsti dal comma 2, gli ufficiali di polizia giudiziaria compiono i necessari accertamenti e rilievi alle persone diversi dalla ispezione personale.


Riguardo a quanto precede, tuttavia, resta aperta ed indefinita la questione relativa alla “distrazione” derivante dall’attivazione di auricolari e/o dispositivi “viva voce”, così per come contemplati dall’art. 173 del C.d.S., ma anche e soprattutto la possibile momentanea “disattenzione” dalla guida correlata all’impiego di display touch screen, sempre più presenti nei veicoli di moderna concezione, argomento quest’ultimo sul quale, prima o poi, si dovrà in qualche modo intervenire…

Di seguito si propone il testo delle linee guida impartite dalla Procura della Repubblica di: Udine, Trieste, Pordenone, Trento, e Genova:
•    Procura Repubblica Udine - Direttiva Prot. n. 3928 del 19.06.2018
•    Procura Repubblica Trieste - Direttiva Prot. n. 4414 del 26.06.2018
•    Procura Repubblica Pordenone - Direttiva Prot. n. 4414 del 26.06.2018
•    Procura Repubblica Trento - Circolare n. 5/2018 Prot. n. 1537/18-1.4 del 19.07.2018
•    Procura Repubblica Genova – Circolare Prot. n. 2595 del 09.08.2018

Modulistica di riferimento:
•    fac – simile di Verbale degli accertamenti urgenti sullo stato delle cose ex art. 354, comma 2, c.p.p.
•    fac – simile di Verbale di sequestro ex art. 354, comma 2, c.p.p.

 

*Ispettore Superiore della Polizia di Stato
Direttore II Settore Sezione Polstrada La Spezia

 

Riferimenti normativi

Bibliografia

D.P.R. 22.09.1988, n. 477

Legge n. 41/2116

Cass. Pen. Sez. V Sent. del 21.11.2017 n. 1822

Procura Repubblica Udine - Direttiva Prot. n. 3928 del 19.06.2018

Procura Repubblica Trieste - Direttiva Prot. n. 4414 del 26.06.2018

Procura Repubblica Pordenone - Direttiva Prot. n. 4414 del 26.06.2018

Procura Repubblica Trento - Circolare n. 5/2018 Prot. n. 1537/18-1.4 del 19.07.2018

Procura Repubblica Genova – Circolare Prot. n. 2595 del 09.08.2018

Articoli ed approfondimenti tratti da “il Centauro” organo ufficiale ASAPS

• Gianluca Fazzolari – “Omicidio e lesioni colpose stradali - Responsabilità penali e provvedimenti amministrativi alla luce della legge 41/2016” dal portale www.asaps.it

Pino Pignatta – “Smartphone in auto la sbornia del terzo millennio” in Famiglia Cristiana del 04.09.2015

Articoli ed approfondimenti tratti dal portale www.asaps.it

 



Pur garantendo la massima affidabilità riguardo al contenuto di quanto precede, l’autore non risponde dei danni derivanti dall’uso dei dati e delle notizie ivi contenute. Quanto precede rispecchia esclusivamente l’interpretazione dell’autore, e non impegna in modo alcuno l’Amministrazione dello Stato da cui dipende.



 

 


Un interessante articolo riepilogativo con il testo delle linee guida impartite dalla Procura della Repubblica di: Udine, Trieste, Pordenone, Trento, e Genova corredato di tutte le direttive emesse dalle varie Procure. (ASAPS)

Lunedì, 03 Settembre 2018
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