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Le misure spagnole per difendere i falsi padroncini
da uominietrasporti.it

L’imprenditore che lavora con un solo committente ha qualcosa che non funziona. Eppure nell’autotrasporto questa situazione appare molto diffusa e non solo in Italia. In Spagna, la ministra del Lavoro, Magdalena Valerio (nella foto), ha istituito il nuovo registro dei «Lavoratori autonomi economicamente dipendenti» - TRADE, nell’acronimo spagnolo - finalizzato a individuare quei lavoratori autonomi impegnati quasi esclusivamente in veste di subappaltatori e che generano almeno il 75% del loro fatturato esclusivamente con un solo committente. Perché, secondo la ministra, a quel punto a questi lavoratori va riconosciuta una serie di tutele più adeguate alla loro reale condizione, quale per esempio quello di concedergli 18 giorni lavorativi di ferie all'anno e un congedo di paternità o di maternità. 

In concreto le aziende che risultano iscritte nel nuovo registro dei falsi autonomi potranno chiedere all’azienda committente di sottoscrivere un contratto in cui si prende atto della condizione del fornitore e consente quindi di adottare le tutele ricordate e di versare delle indennità laddove venga risolto il contratto di fornitura di trasporto.

Il registro, in realtà, non interessa esclusivamente l’autotrasporto, ma questo settore appare particolarmente esposto se, come è stato calcolato dallo stesso ministero spagnolo, almeno 50.000 dei 350.000 trasportatori "finti artigiani" sarebbero in realtà degli autisti che viaggiano su propri camion ma impegnati esclusivamente in trasporti in subappalto.

da uominietrasporti.it

Venerdì, 07 Settembre 2018
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