di Luigi ALTAMURA*
PRESENTATO DISEGNO DI LEGGE IN MATERIA DI VIDEOSORVEGLIANZA IN ASILI, SCUOLE MATERNE E STRUTTURE PER ANZIANI
Il tema della videosorveglianza torna di attualità anche in Parlamento con la presentazione di un disegno di legge che ne prevede l"installazione anche negli asili-nidi, nelle scuole materne e nei centriguardi socio-assistenziali, tutti luoghi in cui si sono verificati gravi episodi di violenza fisica e psicologica su minori ed anziani.
Gli ultimi sviluppi tecnologici e nuove forme di criptazione delle immagini, da destinare alla visualizzazione di agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria hanno permesso infatti di inchiodare gli autori di reati ma amche di fornire uno spaccato molto duro che necessita di interventi del legislatore.
Già nelle scorsa legislatura un testo approvato al Senato (atto Senato n. 2574) non era mai giunto all’esame dell’Assemblea, e perciò l’intervento legislativo non si è concretizzato.
Ora il nuovo DDL nr. 480 che prevede nuovi sistemi di videosorveglianza, che con una specifica tecnologia e con determinate regole, potrebbe rappresentare un ottimo strumento per intervenire in modo efficace, qualora vi siano denunce odubbi legati alle condizioni di permanenza all’interno di queste strutture, ponendosi, quindi, come strumento per la prevenzione e il contrasto di condotte di maltrattamento e di abuso in danni di minori, anziani e persone disabili.
Come già indicato nel Provvedimento in materia di videosorveglianza dell'aprile 2010 del Garante per la Privacy, occorrerà contemperare una serie di interessi. Lo stesso Garante per la protezione dei dati personali, in diverse occasioni, ha richiamato la necessità di un bilanciamento tra valori fondamentali, quali la tutela della personalità dei minori, la libertà di scelta dei metodi educativi e di insegnamento, nonché la tutela della riservatezza dei soggetti ripresi dai sistemi di telecamere.
Va altresì scongiurato il controllo a distanza dei lavoratori o di violazione della riservatezza, nel rispetto dell’articolo 4 della legge n. 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori).
L’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza deve, quindi, risultare effettivamente necessario e proporzionato agli scopi che si intendono perseguire. Il presupposto da cui parte l’iniziativa legislativa - affermano i proponenti - è la tutela dell’interesse preminente del soggetto debole, che per sua natura è incline al sopruso – ovviamente perché è più vulnerabile –, senza per questo costituire affatto una minaccia per il lavoratore né tanto meno per la stabilità dell’alleanza educativa e curativa.
Al momento il ddl non è stato ancora calendarizzato ma nei corridoi di Camera e Senato si ipotizza un inserimento in un prossimo decreto-legge in materia di sicurezza.
Rimarrebbro escluse dalle nuove norme se approvate, le scuole primarie e secondarie, dove i problemi sono legati ai danneggiamenti del patrimonio scolastico, allo spaccio di stupefacenti e al sempre più grave fenomeno del bullismo anche con utilizzo dei social network.
>In allegato il ddl nr. C-480
*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona