Firenze, operazione della Polizia
Municipale: ladro d’auto in fuga sperona i motociclisti e investe
le moto. | |
(ASAPS) FIRENZE 17/10/2004 – Coriacei, per niente disposti a farsi mettere nel sacco: due agenti motociclisti della Polizia Municipale di Firenze, non hanno dato scampo a un 34enne pregiudicato, in fuga sulle strade del capoluogo toscano al volante di una Panda rubata. È stato un inseguimento lungo e pericoloso, nel quale il fuggitivo ha colpito a più riprese la moto dei colleghi della Municipale, stringendoli contro le auto parcheggiate arrivando perfino ad investirle a più riprese. Ma vediamo il fatto: alle 9,45 di sabato, la Questura dirama una nota di ricerca per una Fiat Panda rubata pochi minuti prima, nella zona di Coverciano. Passano pochi minuti, quando una pattuglia di motociclisti, composta da un uomo ed una donna, incrocia il veicolo trafugato nella centralissima piazza della Libertà. Attaccano lampeggianti e sirena, invertono la marcia e si mettono all’inseguimento, attenendosi scrupolosamente alle tecniche operative loro insegnate. Mentre tallonano a distanza di sicurezza il fuggitivo, si accorgono del vetro infranto. Ogni tentativo di far fermare ladro risulta però vano. Per un lungo istante, il delinquente guarda dallo specchio retrovisore i due rappresentanti della legge. Poi decide di passare alle vie di fatto: frena di colpo, li fa avvicinare, vira bruscamente per investirne uno, ma non ci riesce. È allarme generale, con tutte le pattuglie disponibili dirottate sui viali, dove ha luogo l’inseguimento, mentre alla periferia della città carabinieri e polizia mettono i primi blocchi. Il fuggiasco imbocca viale Don Minzoni, sbatte più volte nei veicoli parcheggiati, tenta a più riprese di investire gli agenti e di farsi tamponare. Le comunicazioni radio si fanno sempre più concitate, mentre il balordo si infuria per quei due motociclisti che non cadono e non mollano e tende loro un tranello: rallenta, come per cedere, poi quando la moto con lampeggianti e sirene entra nel varco, lui la chiude, costringendola ad una poderosa frenata. Niente da fare, è ancora in piedi. Allora inchioda, in via Leonardo da Vinci, per farsi ancora tamponare, e l’agente donna viene speronata senza pietà. Si appoggia con il gomito sull’auto in sosta è riparte schizzando sul marciapiede, per fuggire all’agguato, e quando rientra sulla strada viene speronata ancora una volta. Basta: i due motociclisti chiudono ogni via di scampo: la donna supera il fuggitivo e si mette di traverso, abbatte la moto a terra un istante prima di essere investita senza pietà. Ma la Panda non passa, non ce la fa a spostare la moto; idem da dietro, la BMW della municipale è a terra. Pistole alla mano gli agenti intimano all’uomo di scendere, ma lui non risponde e continua a fare avanti e indietro, sbattendo dappertutto. Benché ferita, la donna poliziotto ripone la pistola in fondina, estrae la bomboletta dello spray urticante e mira dritta agli occhi, dopo essersi infilata nell’abitacolo del pazzo furioso. Violano calci, pugni, sputi – con la minaccia di essere sieropositivo – ma il delinquente viene ammanettato, sotto gli sguardi allibiti di decine di passanti, mentre da ogni strada arrivano rinforzi. Bravi, perché quel disgraziato, pluripregudicato, ha seminato il panico per tutta Firenze. Ora rifletterà sulle sue malefatte nel carcere di Sollicciano, dove è stato accompagnato dopo l’arresto e dove gli è già stata notificata una ordinanza di custodia cautelare. Ai due agenti sono arrivate le congratulazioni del comandante del Corpo, mentre noi della redazione dell’Asaps non possiamo che aggiungere le nostre. Bravi, per la tecnica e per il cuore. (ASAPS) . |