Utilitarie
trasformate in bolidi, auto progettate per il traffico di città
spinte fino ad oltre i duecento orari. Bombe su ruote, che solo la scorsa
settimana hanno ucciso cinque giovani. Non è l’ennesima
strage della strada: la colpa non è solo dell’alcol o dell’imprudenza.
Dietro questi incidenti c’è un accorgimento tecnico - a
basso prezzo e impossibile da individuare: la Polstrada ha accertato
che alla base dei due tremendi scontri avvenuti a Foggia e Ragusa la
scorsa settimana c’erano le centraline truccate, ultima frontiera
del motore modificato. Un tempo, i preparatori di auto lavoravano sulla
lucidatura dei condotti e sull’abbassamento della testata per trarre
dal motore una potenza superiore a quella stabilita dalla casa. Più
cavalli, ovviamente, significano maggiore velocità che, a sua
volta, si traduce in maggiore pericolo. Poiché una vettura cui
viene aumentata la potenza senza, contemporaneamente, variarne adeguatamente
l’assetto potrebbe essere soggetta a «decollare». Sulle
auto moderne, con le centraline che gestiscono l’attività
del motore, è sufficiente una rimappatura dei parametri per ottenere
un incremento di potenza: 20-25 cavalli in più sulle unità
a benzina, 35-40 sulle diesel.
Secondo l’Asaps, il sodalizio degli agenti della Stradale, «truccare»
la centralina è un fenomeno ormai molto diffuso. Dice il presidente
Giordano Biserni: «La rimappatura delle centraline delle autovetture
per renderle più potenti e veloci è ormai fenomeno diffuso
e quasi ordinario secondo gli elementi che quotidianamente raccoglie
l’Asaps. La manomissione di una centralina ormai sta alla vettura quasi
come l’eliminazione dei fermi, al primo tagliando, sta agli scooter.
I controlli su strada delle forze di polizia possono ben poco. I risultati
sono spesso accertati solo dopo un salto di corsia o uno schianto contro
una pianta. Tuttavia poiché si tratta di intervenire con della
tecnologia avanzata e l’uso di computer che vanno ad agire sull’erogazione
della potenza, è evidente che in questi casi si rendono necessarie
specifiche competenze e, oseremmo dire, specifiche "complicità".
Per fronteggiare abusi e furberie - conclude Biserni - si dovrà
procedere con controlli a sorpresa effettuati dalla Polizia della strada
con l’ausilio degli specifici laboratori mobili del dicastero dei Trasporti,
così come già avviene per le verifiche degli autotreni
pesanti».
Va da sé che rimappare una centralina per aumentare la potenza
di un motore è illegale. Ad esempio, modificando la potenza si
evade una parte della tassa di possesso dell’auto basata, appunto,
sui kwatt; e, pure, si corre il rischio di una rivalsa, in caso di incidente,
da parte della compagnia di assicurazione qualora, modificando la potenza,
la vettura esce dalla fascia di appartenenza. Per «truccare»
il motore le officine senza scrupoli ritardano i valori di apertura
delle farfalle, dell’accensione, aumentano la quantità di
carburante in camera di combustione. Secondo gli esperti del mensile
«Maxi Tuning», che tratta appunto i temi dell’elaborazione
ovviamente legale delle auto, si acquistano altri 5 o 6 cavalli sostituendo
il filtro dell’aria con uno più grande; e cambiando la marmitta
originale con una alla quale è stata tolta la cosiddetta «strozzatura»
dovuta al catalizzatore e al silenziatore. Quanto costa l’operazione
«trucco»? Diciamo che per ammazzarsi a 210 all’ora,
in un’officina che opera illegalmente ci vogliono fra i 150 e i
300 euro. Per impedire le pratiche illegali, basterebbe una piccola
aggiunta alle norme del Codice della Strada. Modifica che preveda il
sigillo della centralina, così come avviene nelle corse.
Nestore
Morosini