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Notizie brevi 18/10/2004

li ultimi incidenti causati dalle centraline modificate: «Impossibile scoprirle» Motori truccati con 300 euro Allarme della Stradale: utilitarie lanciate a 200 all’ora. Aumentano le stragi.

da "Corriere della Sera del 17.10.2004"

Gli ultimi incidenti causati dalle centraline modificate: «Impossibile scoprirle»
Motori truccati con 300 euro
Allarme della Stradale: utilitarie lanciate a 200 all’ora. Aumentano le stragi.

Utilitarie trasformate in bolidi, auto progettate per il traffico di città spinte fino ad oltre i duecento orari. Bombe su ruote, che solo la scorsa settimana hanno ucciso cinque giovani. Non è l’ennesima strage della strada: la colpa non è solo dell’alcol o dell’imprudenza. Dietro questi incidenti c’è un accorgimento tecnico - a basso prezzo e impossibile da individuare: la Polstrada ha accertato che alla base dei due tremendi scontri avvenuti a Foggia e Ragusa la scorsa settimana c’erano le centraline truccate, ultima frontiera del motore modificato. Un tempo, i preparatori di auto lavoravano sulla lucidatura dei condotti e sull’abbassamento della testata per trarre dal motore una potenza superiore a quella stabilita dalla casa. Più cavalli, ovviamente, significano maggiore velocità che, a sua volta, si traduce in maggiore pericolo. Poiché una vettura cui viene aumentata la potenza senza, contemporaneamente, variarne adeguatamente l’assetto potrebbe essere soggetta a «decollare». Sulle auto moderne, con le centraline che gestiscono l’attività del motore, è sufficiente una rimappatura dei parametri per ottenere un incremento di potenza: 20-25 cavalli in più sulle unità a benzina, 35-40 sulle diesel.
Secondo l’Asaps, il sodalizio degli agenti della Stradale, «truccare» la centralina è un fenomeno ormai molto diffuso. Dice il presidente Giordano Biserni: «La rimappatura delle centraline delle autovetture per renderle più potenti e veloci è ormai fenomeno diffuso e quasi ordinario secondo gli elementi che quotidianamente raccoglie l’Asaps. La manomissione di una centralina ormai sta alla vettura quasi come l’eliminazione dei fermi, al primo tagliando, sta agli scooter. I controlli su strada delle forze di polizia possono ben poco. I risultati sono spesso accertati solo dopo un salto di corsia o uno schianto contro una pianta. Tuttavia poiché si tratta di intervenire con della tecnologia avanzata e l’uso di computer che vanno ad agire sull’erogazione della potenza, è evidente che in questi casi si rendono necessarie specifiche competenze e, oseremmo dire, specifiche "complicità". Per fronteggiare abusi e furberie - conclude Biserni - si dovrà procedere con controlli a sorpresa effettuati dalla Polizia della strada con l’ausilio degli specifici laboratori mobili del dicastero dei Trasporti, così come già avviene per le verifiche degli autotreni pesanti».
Va da sé che rimappare una centralina per aumentare la potenza di un motore è illegale. Ad esempio, modificando la potenza si evade una parte della tassa di possesso dell’auto basata, appunto, sui kwatt; e, pure, si corre il rischio di una rivalsa, in caso di incidente, da parte della compagnia di assicurazione qualora, modificando la potenza, la vettura esce dalla fascia di appartenenza. Per «truccare» il motore le officine senza scrupoli ritardano i valori di apertura delle farfalle, dell’accensione, aumentano la quantità di carburante in camera di combustione. Secondo gli esperti del mensile «Maxi Tuning», che tratta appunto i temi dell’elaborazione ovviamente legale delle auto, si acquistano altri 5 o 6 cavalli sostituendo il filtro dell’aria con uno più grande; e cambiando la marmitta originale con una alla quale è stata tolta la cosiddetta «strozzatura» dovuta al catalizzatore e al silenziatore. Quanto costa l’operazione «trucco»? Diciamo che per ammazzarsi a 210 all’ora, in un’officina che opera illegalmente ci vogliono fra i 150 e i 300 euro. Per impedire le pratiche illegali, basterebbe una piccola aggiunta alle norme del Codice della Strada. Modifica che preveda il sigillo della centralina, così come avviene nelle corse.

Nestore Morosini



Lunedì, 18 Ottobre 2004
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