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Notizie brevi 20/09/2018

Nasce Ansfisa, la nuova agenzia per la sicurezza di ferrovie, strade e autostrade
da uominietrasporti.it

Foto di repertorio dalla rete

È in arrivo una nuova Agenzia nazionale per la sicurezza che si occuperà di ferrovie, infrastrutture stradali e autostrade (Ansfisa). La annuncia il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, specificando che la novità è già inserita nella bozza del Decreto Urgenze, attesa domani in Consiglio dei Ministri. La nuova struttura dovrà garantire la sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali a partire dal 1° dicembre 2018 e avrà sede a Roma presso il MIT. Ansfisa sostituirà l'attuale Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf), le cui funzioni - comprese risorse umane, strumentali e finanziarie - passeranno alla nuova struttura. Dunque la nuova Agenzia non integrerà, come si era pensato in un primo momento, le funzioni dell'Autorità di regolazione per i trasporti.

ORGANI – L’agenzia avrà un Direttore, "scelto in base a criteri di alta professionalità, di capacità manageriale e di qualificata esperienza nell'esercizio di funzioni attinenti al settore operativo dell'agenzia"; un Comitato direttivo, composto da 4 membri; un Collegio dei revisori dei conti. Direttore e Comitato direttivo saranno individuati dal Cdm su proposta del ministro dei Trasporti, per una durata di 3 anni. Metà dei componenti del Comitato direttivo saranno scelti tra i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni o tra soggetti esterni dotati di specifica competenza professionale. I restanti componenti saranno scelti tra i dirigenti dell'Agenzia. Le competenze dei vari organi saranno individuate dallo Statuto, che sarà deliberato dallo stesso Comitato direttivo. Le deliberazioni del Comitato direttivo relative allo statuto e ai regolamenti che disciplinano il funzionamento dell’Agenzia saranno trasmessi, per l'approvazione, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

NUOVO PERSONALE E RISORSE - Oltre al personale dell'Ansf alla nuova Agenzia verranno assegnate altre 200 persone, da selezionare con concorso pubblico. L'Agenzia sarà finanziata con le risorse derivanti dai canoni di concessione e da un apposito contributo che sarà determinato nell’ambito dei contratti di programma con Anas e Rfi.

POTERI - L’Ansfisa "ha autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - si legge nella bozza - ha poteri di indirizzo e controllo strategico". In caso di inadempienza da parte dei concessionari delle disposizioni adottate dalla Agenzia si prevedono sanzioni amministrative, ancora da definire. Per ogni giorno di ritardo nell''adeguamento alle misure di sicurezza viene previsto un incremento del 10% della sanzione fino ad arrivare, nel caso in cui il comportamento sanzionabile arrechi pregiudizio alla sicurezza dell’infrastruttura o della circolazione stradale/autostradale, ad un’inibizione in via cautelare della circolazione dei veicoli.

COMPETENZE SPECIFICHE PER STRADE E AUTOSTRADE - Specificamente per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, la nuova Agenzia:

  • effettua la vigilanza tecnica sull’esecuzione dei lavori, in particolare di costruzione, manutenzione straordinaria, ripristino in efficienza e adeguamento delle infrastrutture stradali e autostradali, ivi compresi gli altri interventi che i concessionari sono tenuti ad eseguire nell’ambito di rapporti concessori. Dispone, ove necessario, le misure correttive utili per superare gli eventuali aspetti critici per la sicurezza stradale e autostradale;
  • effettua la vigilanza tecnica sull’esecuzione, da parte dei concessionari, degli interventi necessari ai fini della sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali e del traffico, in conformità alle previsioni legislative e regolamentari di settore disponendo, ove necessario, le misure correttive come sopra.
  • sovraintende alle ispezioni di sicurezza sulle infrastrutture stradali e autostradali, anche operando la puntuale ricognizione e verifica delle attività di collaudo già condotte sulle opere al fine di valutarne la sottoposizione a nuovi accertamenti tecnici e disponendo, ove necessario, le misure correttive idonee;
  • predispone un Piano nazionale per l’adeguamento e lo sviluppo delle infrastrutture stradali e autostradali nazionali ai fini del miglioramento degli standard di sicurezza, da sviluppare anche attraverso il monitoraggio sullo stato di conservazione e sulle necessità di manutenzione delle infrastrutture stesse. Il Piano “dovrà essere aggiornato ogni due anni e di esso si tiene conto nella redazione ed approvazione degli strumenti di pianificazione e di programmazione previsti";
  • svolge attività di studio, ricerca e sperimentazione in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.

da uominietrasporti.it

Giovedì, 20 Settembre 2018
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