REGGIO EMILIA: PADRE TROPPO PROTETTIVO VA DAI CARABINIERI PER PROTESTARE CONTRO IL RITIRO DELLA PATENTE DEL FIGLIO (PER UBRIACHEZZA), MA I MILITARI TROVANO EBBRO ANCHE LUI | |
(ASAPS)
REGGIO EMILIA – È una storia che se vista da un suo potenziale
lato teatrale, potrebbe essere definita tragicomica. È successa
a Casalgrande, dove i Carabinieri avevano ritirato la patente di guida
ad un giovane 27 anni. Il ritiro, e questo contribuisce a fornire un quadro
più completo della vicenda, era stato effettuato lo scorso 7 settembre.
A distanza di oltre un mese, dunque, il pensiero di aver subito un’ingiustizia
deve aver spinto l’uomo ad agire, ma vediamo come. In evidente stato
di ebbrezza, desideroso di spiegazioni, l’uomo di è messo
al volante ed è andato dritto dritto in caserma, facendosi sentire
da lontano con una fragorosa sgommata. L’operaio, 54 anni, è
poi sceso ed ha tranquillamente suonato al campanello della Stazione,
facendosi aprire e cominciando la lunga serie di rimostranze, interrotte
solo dai militari che hanno invitato l’uomo a soffiare – a sua
volta – nel boccaglio dell’etilometro. Il responso è
stato inequivocabile, e nei suoi confronti è scattato il ritiro
immediato della patente. Un provvedimento al quale è davvero abituato:
dal 1995 ad oggi l’operaio è stato trovato ubriaco al volante
altre quattro volte. A riprenderlo, in caserma, l’altra sera è
dovuta andare la moglie, lei, invece, sobria. (ASAPS).
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