Ricerca afferma che metano inquina come gasolio
da TrasportoEuropa
"L'uso del gas naturale per il trasporto è dannoso per il clima come quello della benzina, del gasolio o dei combustibili marini convenzionali": questa è la conclusione di una ricerca svolta dall'organizzazione non governativa Transport & Environment sull'inquinamento dei combustibili usati nel trasporto. È una conclusione clamorosa, perché ora si ritiene che metano e Gpl abbiano un impatto minore sui cambiamenti climatici, tanto che in Europa godono di una fiscalità agevolata. In pratica, Transport & Environment mette sullo stesso piano tutti i combustibili di origine fossile, affermando che andrebbero tassati allo stesso modo. Per arrivare a tale conclusione, la ricerca non considera solo gli effetti della combustione, ma anche le dispersioni nell'ambiente del gas: tenendo conto ancxhe della fuoriuscita dai serbatoi, "il gas fossile potrebbe aumentare le emissioni di gas serra fino al 9% o ridurle al massimo del 12% in tutti i modi di trasporto". In particolare, nei veicoli industriali l'impatto di del gas naturale compresso "rispecchia fedelmente quello dei migliori motori diesel", mentre nelle navi, il gas naturale liquefatto "è vicino a quello del gasolio marino".
Il rapporto ricorda che nell'Unione Europea il gas naturale è mediamente tassato il 60% meno del gasolio e che l'Italia è uno dei Paesi dove è più diffuso e dove ha le migliori condizioni: il nostro Paese consuma il 60% del metano usato nel trasporto e ha un prezzo alla pompa di circa la metà rispetto al gasolio, grazie a un'accisa agevolata. La fiscalità è un fattore importante nella vendita di autoveicoli a gas naturale, che se non fossero sostenuti da contributi per l'acquisto o di accise ridotte non sarebbero convenienti rispetto al diesel. "Le auto, i camion e le navi a gas naturale non portano benefici per il clima e sono una distrazione dal nostro obiettivo reale, il trasporto a emissioni zero", afferma Jori Sihvonen, che segue i carburanti in Transport & Environment. "I Governi dovrebbero resistere all'offensiva della lobby del gas e smettere di sprecare preziosi fondi pubblici per infrastrutture del gas e agevolazioni fiscali per i gas fossili".
Restando sui veicoli industriali, la ricerca precisa che il gas naturale liquefatto "può aumentare le emissioni di Nox, in funzione del tipo di motore, e può mostrare emissioni di particolato significativamente più elevate rispetto al gasolio", mentre nelle navi "il gas naturale liquefatto ha un chiaro vantaggio rispetto all'olio combustibile pesante, ma i sistemi di post-trattamento di NOx e l'ulteriore de-solforazione dei combustibili marittimi esistenti possano ottenere risultati simili". La ricerca salva il biometano, che viene estratto da fonti rinnovabili, ma aggiunge che è una rusorsa limitata: "I governi che pongono le loro speranze per la de-carbonizzazione del biometano estratto dai rifiuti devono riconoscere che potrebbe fornire, al massimo, il 9,5% delle esigenze del trasporto. Ma ciò comporta che non sarebbe lasciato biometano per de-carbonizzare gli altri settori che già utilizzano il gas, dove l'infrastruttura per la distribuzione esiste già ora".
Quindi, conclude Sihvonen, "L'idea di poter de-carbonizzare il trasporto con il gas rinnovabile è una condanna. Sarà necessario quel poco di biometano ed elettro-metano per de-carbonizzare i settori del riscaldamento e dell'energia elettrica, che attualmente si basano su gas fossili. Spingere il biometano nei trasporti rende effettivamente più difficile combattere il clima, privando l'industria e il riscaldamento domestico di questa risorsa rinnovabile limitata".
>SCARICA IL RAPPORTO TRANSPORT & ENVINRONMENT SU INQUINAMENTO GAS NATURALE LIQUEFATTO NEL TRASPORTO ©
Se i risultati della ricerca venissero confermati saremmo di fronte a “ una conclusione clamorosa, perché ora si ritiene che metano e Gpl abbiano un impatto minore sui cambiamenti climatici, tanto che in Europa godono di una fiscalità agevolata.” (ASAPS)