Riforma del pedaggio autostradale, Parlamento Ue: garantire trasporto pulito e equo
I Paesi dell’UE che impongono una tariffazione stradale basata sul tempo dovranno passare a quella basata sulla distanza. Lo afferma il Parlamento Ue in un progetto di direttiva approvato oggi. Le nuove norme si applicheranno ai camion e agli autobus a partire dal 2023 e ai furgoni a partire dal 2027. La legislazione mira a contribuire al conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’UE nel settore dei trasporti e a rendere più equi i diritti di utenza stradale.
Queste norme regolerebbero gli oneri che gli Stati membri dell’UE già impongono o stanno per introdurre sulle strade della rete stradale transeuropea dei trasporti.
Per garantire che i veicoli siano tassati in funzione dell’uso effettivo della strada e dell’inquinamento da essi generato, il pedaggio autostradale imposto dagli Stati membri basato sulla distanza dovrà essere introdotto dal 2023 per i veicoli pesanti e i furgoni destinati al trasporto di merci di maggiori dimensioni (oltre 2,4 tonnellate) e dal 2027 per veicoli commerciali leggeri, ossia furgoni e minibus.
Per incoraggiare un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell’UE dovrebbero inoltre fissare tariffe stradali diverse in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo.
A partire dal 2021, se uno Stato membro applica un pedaggio per l’uso della strada ai veicoli pesanti e ai grandi furgoni per il trasporto merci, l’ammontare dello stesso dovrebbe prendere in considerazione anche gli “oneri per i costi esterni” – cioè per l’inquinamento atmosferico o acustico dovuto al traffico. A partire dal 2026, se un pedaggio per i costi esterni viene applicato a un qualsiasi tratto di strada, questo dovrebbe essere applicato anche alle altre categorie di veicoli.
Per eliminare le esenzioni consentite dalle norme attuali, il pedaggio stradale negli Stati membri dovrebbe applicarsi a tutti i veicoli pesanti e ai grandi furgoni merci, sempre più utilizzati per le operazioni di trasporto merci, a partire dal 2020. Le norme attuali consentono di esentare i veicoli di peso inferiore a 12 tonnellate e autobus e pullman.
Le nuove norme consentirebbero ai paesi di fissare sconti, ad esempio per gli utenti abituali di veicoli leggeri in zone non densamente popolate e nelle periferie delle città.
Per garantire che gli utenti occasionali e i conducenti di altri Paesi UE siano trattati equamente, il progetto di legislazione stabilisce anche dei limiti di prezzo per i bolli a breve termine che possono essere imposti ai conducenti di automobili. Infine, i deputati hanno convenuto che dovrebbero essere disponibili anche bolli per periodi brevi, come un giorno o una settimana.
Per incoraggiare un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell’UE dovrebbero inoltre fissare tariffe stradali diverse in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo. (ASAPS)