Contrabbando di gasolio proveniente dall’Est e destinato alla Lucchesia
LUCCA- Un fiume di gasolio in viaggio dall’Europa dell’Est sino in Lucchesia senza alcun tipo di controllo. Autentiche bombe viaggianti su autostrade con scarse possibilità di controlli. Perché il carburante non viaggiava in cisterne sigillate, ma in telonati che non danno nell’occhio. Camion che trasportando materiale altamente infiammabile senza adeguata protezione. Cosa sarebbe potuto accadere se i camion che trasportavano migliaia di litri di gasolio, contenuto all’interno di taniche e fusti in plastica, avessero avuto un incidente, anche un semplice tamponamento con un altro automezzo, in una sede autostradale? Si sarebbe scatenato un autentico inferno e il costo di vite umane sarebbe stato altissimo.
CONTRABBANDO IN LUCCHESIA
All’alba di sabato nelle vicinanze del casello autostradale di Capannori-Porcari il nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle fermano due autoarticolati con targa polacca. Sono stati segnalati come sospetti. E il controllo immediato conferma i dubbi. Dagli autoarticolati venivano scaricate, in un’area destinata a parcheggio in località Frizzone, voluminose cisterne plasticate contenenti una sostanza liquida dalle caratteristiche inequivocabili: gasolio. Un carico di carburante per autotrazione pari a 56 mila litri. Gasolio di contrabbando. Perché per le 56 cisterne gli autisti polacchi, entrambi denunciati alla procura della Repubblica, mostravano documenti falsi: sia per la tipologia del prodotto non soggetta ad accisa (olio cosiddetto tecnico), sia per la fittizia destinazione estera (Germania), sia per il non pertinente luogo d’origine dichiarato (Inghilterra).
IL VALORE DI MERCATO
Per i finanzieri il prodotto petrolifero, il cui valore al dettaglio è quantificabile in circa 90 mila euro, era introdotto sul territorio italiano in contrabbando e verosimilmente destinato alla vendita “in nero” sul territorio lucchese in completa evasione di imposta per un importo di circa 35 mila euro. L’indagine è ancora all’inizio, ma il fenomeno del contrabbando di carburante è più che un’ipotesi di reato. Ora le fiamme gialle vogliano capire a chi erano dirette quelle taniche acquistate forse a un costo compreso tra lo 0,20 e lo 0,50 a litro in meno rispetto a quello alla pompa. E inoltre: quel carburante era puro oppure erano stati inseriti addittivi e sostanze che, con il tempo, avrebbero potuto causare danni al motore degli automezzi?
SEQUESTRO IN GARFAGNANA
Blitz degli uomini della tenenza della guardia di finanza di Castelnuovo Garfagnana in un deposito di una società di trasporti dove è stato trovato un rimorchio telonato privo di motrice al cui interno sono state rinvenute più cisterne contenti 7500 litri di gasolio per autotrazione, prive della prescritta documentazione di conformità. Il carburante è stato sottoposto a sequestro ed il rappresentante legale della società denunciato alla procura. Oltre al danno erariale è stata ritenuta grave anche la mancanza delle prescritte garanzie di sicurezza
nello stoccaggio e nel trasporto dei liquidi infiammabili, che ha costituito un rischio elevato sia per l’ambiente, sia per coloro che, a loro insaputa, hanno transitato nelle adiacenze, tanto da richiedere l’intervento dei vigili del fuoco di Lucca. —
di LUCA TRONCHETTI
da iltirreno.gelocal.it
Un altro bel colpo delle Fiamme Gialle. (ASAPS)