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Notizie brevi 09/10/2004

Da "CittadinoLex" - L’Ambiente ha esposto la sua linea replicando a un’interrogazione parlamentare del deputato Realacci Che cosa vuole fare l’Ambiente per le maxiauto

Da "CittadinoLex"

L’Ambiente ha esposto la sua linea replicando a un’interrogazione parlamentare del deputato Realacci

Che cosa vuole fare l’Ambiente per le maxiauto

(Risposta a interrogazione parlamentare 7.10.2004) 

Vita dura per i SUV (Sport Utilità Vehicles), i gipponi ormai di moda anche nelle strade italiane. Per combattere smog e aria inquinata il ministero dell’Ambiente ritiene utile valutare la possibilità di introdurre un meccanismo di tassazione differenziata in funzione delle “emissioni e dei consumi specifici dei veicoli”, per scoraggiare l’acquisto e l’uso delle automobili più inquinanti. Lo ha rappresentato il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Roberto Tortoli, presso la Commissione Ambiente della Camera, rispondendo a un’interrogazione dell’On. Realacci, fondatore di Legambiente, sulle forme di inquinamento provocate dalle Jeep. In questa ottica il Ministero dell’ambiente sta ancora approfondendo l’interrogativo sull’uso del gettito derivante dalla tassazione differenziata che potrebbe essere destinato a finanziare interventi volti a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle zone afflitte da maggiori criticità. Tutto ciò presuppone da parte del governo l’avvio di uno studio accurato che analizzi i consumi, le emissioni e la percorrenza media riferita alle categorie di veicoli più diffusi in ambito urbano. L’esito di tale studio diverrà il punto di partenza per la formulazione di una eventuale tassazione differenziata, che potrebbe essere inserita in un collegato alla finanziaria, magari sotto forma di delega al governo. Tra l’altro nelle ipotesi allo studio sembra che la tassa per i fuoristrada potrebbe riguardare non soltanto l’inquinamento ma anche l’ingombro. (8 ottobre 2004) 


Interrogazione n. 5-03549 Realacci: Misure per la riduzione dell’inquinamento derivante dagli autoveicoli SUV. TESTO DELLA RISPOSTA del sottosegretario all’Ambiente Roberto Tortoli



In merito a quanto indicato nell’interrogazione a risposta immediata [1] presentata dagli On.li Realacci, Iannuzzi, Reduzzi e Franceschini e concernente i provvedimenti che si intendono adottare per la riduzione delle emissioni inquinanti provenienti dai SUV (Sport Utility Vehicles), si rappresenta che il problema dell’inquinamento atmosferico, malgrado i numerosi provvedimenti attuati dal Ministero, regioni ed enti locali nel corso degli ultimi anni, continua a rivestire, soprattutto in ambito urbano, una notevole criticità.
Dalle comunicazioni sulla qualità dell’aria, relative all’intero territorio nazionale, che il Ministero trasmette annualmente alla Commissione Europea ai sensi del decreto legislativo n. 351 del 1999, risulta, infatti, che in molte delle principali città sussistono rischi di superamento dei limiti previsti per le polveri fini e per gli ossidi di azoto.
Dalle stesse comunicazioni e da numerosi studi di settore risulta evidente che la principale fonte di tali inquinanti, in ambito urbano, è costituito dai trasporti. Gli enti locali, anche grazie ai contributi del Ministero, stanno provvedendo al rinnovo delle flotte di veicoli adibiti a servizi di pubblica utilità e, anche in virtù di iniziative del Ministero volte a diffondere l’uso di gas metano per autotrazione stanno aumentando le flotte di taxi e di veicoli commerciali leggeri alimentate a metano.
Per quanto riguarda il trasporto privato, accanto alle iniziative, sostenute dal Ministero, volte a ridurre il numero degli spostamenti casa lavoro, su cui è stato recentemente istituito un tavolo di collaborazione con le parti sociali, lo stesso ritiene senz’altro utile valutare la possibilità di introdurre un meccanismo di tassazione differenziata in funzione delle emissioni e dei consumi specifici dei veicoli, al fine di scoraggiare l’acquisto e l’utilizzo, soprattutto in ambito urbano, di veicoli ad elevati consumi ed emissioni. Così come peraltro è previsto dalla nuova normativa francese, richiamata nell’interrogazione I veicoli SUV sono alcuni, ma non i soli, veicoli che presentano in media elevati consumi e, di conseguenza, elevate emissioni di inquinanti (principalmente polveri, idrocarburi e ossidi di azoto) per passeggero per chilometro percorso che, associati ad elevati ingombro, ne fanno veicoli particolarmente inadatti a circolare in ambiente urbano.
Al riguardo, si evidenzia che gli introiti derivanti da un tale meccanismo fiscale sarebbero opportuni nella misura in cui gli stessi fossero utilizzati allo scopo di finanziare interventi volti a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle aree che presentano maggiori criticità.
L’introduzione di una tassazione differenziata richiede tuttavia un accurato studio di fattibilità che analizzi nel dettaglio i consumi, le emissioni, le percorrenze medie riferite alle categorie di veicoli più diffuse in ambito urbano. Il Ministero si è già attivato in questa direzione per definire un quadro complessivo e puntuale di riferimento delle prestazioni ambientali delle diverse categorie di veicoli attualmente sul mercato.
I risultati di tali studi, oltre a costituire il punto di partenza per la formulazione di una eventuale proposta di tassazione differenziata, saranno resi noti ai Sindaci e alle autorità regionali competenti per la gestione della qualità dell’aria, ai fini dell’adozione, qualora le circostanze lo richiedano, dei provvedimenti di limitazione alla circolazione di alcune categorie di veicoli, da adottarsi ai sensi dell’articolo 7 del Nuovo Codice della Strada e ai sensi degli articolo 7 del decreto legislativo n. 351 del 1999. Si ricorda, inoltre, che il Ministero ha recentemente collaborato con il Ministero delle infrastrutture e trasporti alla redazione della "Guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO2", nel quale sono state fornite indicazioni sui consumi dei veicoli in funzione della loro tipologia e linee guida sulle modalità di utilizzo dei, veicoli per limitare i consumi.
Tale documento, destinato prevalentemente ai consumatori, sottolinea l’importanza di creare "una responsabilizzazione del conducente automobilistico", attraverso una corretta informazione ed una formazione mirata a promuovere "comportamenti di guida eco-compatibili" (ad esempio, limitare la velocità rispetto a quella massima consentita, utilizzare in modo appropriato l’aria condizionata, preferire marce più alte, etc.).


 

 

 

Sabato, 09 Ottobre 2004
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