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Notizie brevi 31/10/2018

Maltempo, dodici vittime in tutto il Paese. E inizia la conta dei danni

Esondazioni, piogge, venti e mareggiate. Diversi feriti per la caduta di alberi, pesanti danni in Liguria. A Venezia l'acqua alta allaga la Basilica di San Marco. Oggi riaprono le scuole a Roma e Genova, ma l'allerta meteo resta alta

Sale a dodici il numero delle vittime per l'ondata di maltempo che ha investito l'Italia. Dopo i 7 morti di lunedì 29 ottobre (due in provincia di Frosinone, uno a Terracina in provincia di Latina, uno a Napoli, uno ad Albisola nel Savonese, uno a Feltre nel Bellunese e uno a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano), i soccorritori hanno recuperato altri corpi. Sono quello di una donna morta a Dimaro, in Val di Sole, dove è esondato il torrente Meladrio, quello di un velista che era disperso nel mare davanti a Catanzaro, quello di un 63enne di San Giovanni in Marignano (Rimini) morto ieri pomeriggio in mare per un incidente durante un'uscita in kitesurf e un pescatore che era disperso nel lago di Levico dopo che le forti raffiche di vento lo avevano fatto cadere dalla sua barca. Infine, è stato trovato morto nel torrente Biois, il 61enne di Falcade (Belluno) disperso dopo che la sua auto era stata trovata abbandonata nei pressi del corso d'acqua.

E' ancora emergenza in molte regioni italiane: venti oltre i cento chilometri orari e mareggiate con onde anche di sette metri che stanno sferzando le coste. In queste ore sono più di novemila gli interventi di soccorso effettuati dai 5.800 vigili del fuoco sul territorio nazionale per allagamenti, smottamenti e rimozione di alberi caduti, soprattutto in Liguria, Toscana, Lazio, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, dove alcuni paesi tra cui Santa Caterina in Valfurva risultano isolati, e Piemonte. Per il maltempo scuole chiuse in molte città d'Italia.

 

LIGURIA

Particolarmente critica è la situazione in Liguria, dove oltre 20 mila persone sono senza energia elettrica. Portofino è isolata in seguito alla mareggiata che colpito tutto il golfo del Tigullio e ha pesantemente danneggiato la strada provinciale. "E' stata ripristinata la corrente, al momento siamo ancora senza gas, stiamo lavorando. In serata è stata aperta una viabilità di emergenza attraverso una strada di campagna sul monte di Portofino, riservata solo ai mezzi di emergenza e alla protezione civile", spiega il sindaco Matteo Viacava."Si sta approntando un servizio via mare - ha aggiunto - siamo riusciti a fare uscire circa 50 ospiti degli alberghi di Portofino con la collaborazione della capitaneria di porto di Santa Margherita e l'aiuto di alcuni marinai volontari di Portofino che hanno effettuato il trasbordo con gommoni su una motovedetta per permettere il trasporto dei turisti a Santa Margherita".

A Genova l'aeroporto è stato chiuso dopo che il mare in tempesta ha portato detriti sulla pista, rendendola impraticabile. Tutti i voli sono stati cancellati fino alle 16 per consentire le verifiche tecniche e gli interventi sugli impianti, al termine dei quali lo scalo è stato riaperto. Nel capoluogo ligure, anche se è cessata l'allerta rossa, sono rimaste chiuse anche le scuole, che riapriranno mercoledì. Dai sopralluoghi svolti, infatti, risulta che tutti i licei e gli istituti professionali al momento sono agibili e in nessuno è compromessa la ripresa delle attività didattiche.

Sempre in Liguria, grossi danni anche al porto di Rapallo, dove ha ceduto parte della diga: 19 persone che erano rimaste bloccate sui muraglioni - alcune delle quali in ipotermia - sono state salvate dopo ore dai vigili del fuoco mentre decine di super yacht, tra cui quello della famiglia Berlusconi, hanno rotto gli ormeggi e spinti dal mare e dal vento si sono schiantati contro la costa. "Onde alte 10 metri - ha detto la direttrice del Porto Carlo Riva di Rapallo Marina Scarpino - hanno colpito per ore la scogliera e la loro forza ha rotto la diga per 300 metri. Dopo il crollo del 2000, per un'altra mareggiata, avevamo ricostruito la diga più alta di 1,30 metri portandola a 6,5 metri. Non è stato sufficiente con un evento eccezionale". Ieri erano ormeggiate 390 barche, oltre la metà è stata distrutta.

Un ragazzo è stato seriamente ferito nel tentativo di salvare la propria imbarcazione, un albergo e cinque bar ristoranti sono stati invasi dalle onde, oltre 50 piccole imbarcazioni da diporto sono state distrutte tra Riva Trigoso e Portobello, un peschereccio è affondato: questo il primo bilancio di una delle mareggiate più violente degli ultimi 50 anni che ha colpito la costa davanti a Sestri Levante.

La strada provinciale 227 per Portofino non esiste più. Il Borgo più famoso al mondo, in questo momento, è isolato ed è raggiungibile solo via mare ovviamente, qualora le condizioni lo permettano. La violenza delle onde si è abbattuta con incredibile forza sulla panoramica che collega Santa Margherita Ligure con Portofino. Il sindaco Matteo Viacava, impegnato durante tutta la notte (insieme a tanti portofinesi) sul campo in prima persona per gestire l'emergenza è senza parole: "Non si è mai vista una cosa simile. Il mare è stato una furia, qualcosa di incredibile".

La mareggiata della scorsa notte ha provocato l'allagamento del terminal auto al porto di Savona. L'acqua ha innescato un corto circuito in due capannoni che ha fatto esplodere le batterie di alcune auto. Ne è scaturito un incendio che è stato spento nel pomeriggio. Le fiamme hanno distrutto soprattutto Maserati, alcune centinaia, destinate al mercato del Medio Oriente e lì stoccate per l'esportazione. "La situazione qui è molto difficile e è complessa in tutta la Liguria", ha detto il governatore ligure Giovanni Toti che assieme all'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone e all'assessore alla sanità Sonia Viale ha effettuato un primo sopralluogo a Rapallo (Genova) dove nella notte venti a oltre 150 km/h e onde di 8 metri hanno devastato il porticciolo. Toti ha fatto un appello: "Muovetevi solo se c'è ragione di farlo".

VENETO

Nel Veneto, con allerta rossa anche per mercoledì, sorvegliati speciali sono i fiumi Adige e Piave. Per quanto riguarda in particolare l'Adige, i modelli previsionali parlano di una portata di 1.900 metri cubi al secondo, quasi prossima ai massimi storici. La Prefettura di Verona è stata informata dalla protezione civile regionale che per motivi di sicurezza occorre monitorare attentamente il fenomeno. La cittadinanza delle zone interessate viene invitata a evitare di porsi in condizioni di rischio, ponendosi in condizioni di massima sicurezza ed evitando accuratamente le zone che si riconoscano come esondabili.

L'acqua della laguna ha allagato ieri anche il corpo principale della Basilica di San Marco a Venezia bagnando qualche decina di metri quadrati del millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all'altare della Madonna Nicopeia e inondando completamente il Battistero e la Cappella Zen. L'acqua ha raggiunto i 90 centimetri sopra il pavimento mosaicato del Nartece, bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. Lo rende noto il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin. "Nulla può la Procuratoria di oggi, che solo nel nome richiama i grandi poteri attribuiti dalla Repubblica Serenissima di Venezia, per difendere S.Marco e l'intera città di fronte agli eventi sopra i 110 cm (che sono stati già oltre 60 nell'ultimo, non ancora completato decennio). Tale difesa - spiega Tesserin - è possibile solo interrompendo il collegamento tra mare e laguna: il progetto dello Stato italiano prevede di effettuare tale interruzione alle bocche di porto, solo temporaneamente, al fine di minimizzare gli effetti sull'ecologia e sull'economia. Per noi, riparare ai danni delle frequenti inondazioni, a parte i costi connessi, sta diventando sempre più difficile e potrebbe diventare impossibile, specie in uno scenario di cambiamenti climatici globali che il mondo scientifico considera certi". Anche due arazzi di Joan Mirò, in mostra a Palazzo Zaguri, sono stati danneggiati in seguito all'acqua alta. Le due opere sono già in restauro all'arazzeria di Asti per salvarli dalla salsedine.

Per il terzo giorno, mercoledì 31 le scuole resteranno chiuse nei Comuni del Bellunese e in quelli del Veneziano che si trovano lungo l'asta del fiume Piave. I Comuni interessati dalla chiusura sono Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave e San Donà di Piave. Riapriranno, invece, le scuole di ogni ordine e grado, chiuse ieri e oggi per il forte maltempo, nel Comune di Venezia. Solo la scuola comunale d'infanzia "Valeri", in centro storico, rimarrà chiusa in quanto è stata rilevata una perdita di gas dal pavimento.

TRENTINO - ALTO ADIGE

Situazione difficile anche in Trentino-Alto Adige. Sono circa 170 le persone, tra turisti e personale degli alberghi, bloccate da sabato al passo dello Stelvio a seguito della straordinaria nevicata che ha raggiunto un'altezza di quasi un metro e mezzo. I turisti sono bloccati all'interno degli alberghi del passo situato a 2.757 metri di altitudine. Lo Stelvio non è raggiungibile da nessuno dei tre versanti, altoatesino (dalla Val Venosta), versante svizzero (Santa Maria) e valtellinese (Bormio).

Una tromba d'aria ha scoperchiato alcune case in Valsugana mentre diverse abitazioni sono state evacuate a Moena, Mattarello e Tezze di Grigno. A Dimaro il torrente Melendrio è esondato: 200 persone sono state evacuate in via precauzionale mentre non c'è stato nulla da fare per una donna travolta da una frana caduta nella zona di Campeggio. Non sta creando particolari problemi al momento l'Adige, grazie anche alla decisione di aprire una galleria che ha consentito di far defluire verso il lago di Garda oltre 500 metri cubi di acqua al secondo. Disagi pesanti anche in Alto Adige, soprattutto in val Pusteria, dove la Drava e il rio Sesto sono usciti dagli argini allagando San Candido e Sesto, e all'imbocco della Valgardena, a Chiusa, dove è attesa la piena dell'Isarco.La Val Pusteria è la zona più colpita dal maltempo in Alto Adige. In particolare a San Candido e a Sesto, dove il Rio Sesto e la Drava sono usciti dagli argini.

I dati fotografano la giornata vissuta ieri dagli uomini della Protezione civile del Trentino: il centralino unico d'emergenza è stato contattato da oltre 2.500 chiamate, quello del Vigili del fuoco ha superato in serata oltre 1.000 richieste, mentre gli interventi dei pompieri sull'intero territorio superano quota 3 mila con oltre 1.800 uomini impegnati. Nel corso della riunione della sala Operativa del mattino di martedì nella sede della Protezione civile trentina è stata confermata anche per mercoledì 31 la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado del Trentino. E l'allerta resta rossa.

LOMBARDIA

La sala operativa della Protezione civile ha revocato il codice rosso per rischio idraulico e idrogeologico in Lombardia, declassandolo in arancione. Paura, però, questa mattina alla scuola primaria "Cattaneo" di Calcio (Bergamo), dove due bambini di 7 anni sono rimasti feriti, per fortuna in modo non grave, per la caduta di una finestra, il cui infisso ha ceduto per il forte vento delle ultime ore nella Bergamasca. L'incidente durante l'intervallo, quando i bambini erano in classe, una terza elementare: all'improvviso la struttura di una delle due finestre a scorrimento dell'aula è caduta e ha colpito il bambino che era proprio nelle vicinanze, ferendolo alla testa, mentre la compagna è stata urtata da uno spigolo. Il bambino è stato trasferito in ospedale, mentre l'alunna è rimasta in classe. La scuola resterà chiusa fino al 5 novembre per le verifiche del caso. E sempre in mattinata è crollato un ponte pedonale sull'Adda, a Pizzighettone (Cremona), investito da una massa di ramaglie e detriti che si stima fosse lunga una centinaio di metri e larga una cinquantina. Non ci sono feriti.
Intanto, il Politecnico di Milano rende noto che l'aula il cui controsoffitto si è staccato lunedì durante una lezione sarà nuovamente agibile a partire da giovedì.

CAMPANIA

Peggiorate le condizioni meteo a Napoli. Il forte vento con raffiche di eccezionale intensità ha provocato in diversi quartieri cadute di rami e sradicamenti di alberi con drammatiche conseguenze. Numerosi tratti di strada sono chiusi o interdetti per il pericolo di crollo di cornicioni, per la caduta al suolo di lamiere e tettoie. Anche gli edifici scolastici sono stati interessati dal forte vento con diversi casi di segnalato danneggiamento delle guaine di copertura, degli infissi e delle essenze arboree presenti nelle aree libere, contigue e/o di pertinenza. E' quanto riferisce il Comune di Napoli che oggi ha pertanto ordinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado compresi gli asili nido.

 

LAZIO

Due ragazzi sono rimasti feriti ieri pomeriggio dalla caduta di un grosso albero al Gianicolo, a Roma. E' accaduto in piazza Garibaldi. I due giovani erano vicino al cannone del Gianicolo quando l'albero è caduto e li ha colpiti. Il ragazzo, un 23enne, è stato trasportato in codice rosso in ospedale e sarà operato a una gamba. La ragazza, di 16 anni, in codice giallo per la frattura di una caviglia e vari traumi. Domani, invece, le scuole della Capitale riapriranno. Gli istituti romani a causa del maltempo sono rimasti chiusi per due giorni consecutivi. Riaperti anche i cimiteri della città. Problemi nella serata di martedì sulle linee ferroviarie nella tratta Roma-Formia per le operazioni di messa in sicurezza degli alberi pericolanti vicino ai binari.

 

TOSCANA

Per il maltempo la Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza. Danni ingenti, intanto, al versante orientale dell'Isola del Giglio (Grosseto) letteralmente flagellato da una mareggiata di scirocco con raffiche di vento che hanno sfiorato i 120 chilometri orari. Onde alte fino a sette metri hanno danneggiato la parte interna ed esterna nel tratto terminale della diga foranea a Giglio Porto e una parte di muro delle cosiddette "finestrelle".

da repubblica.it

Mercoledì, 31 Ottobre 2018
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