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Notizie brevi 09/10/2004

da "RomagnaOggi.it" del 9 ottobre 2004 - Primo ragazzo fermato senza patentino La madre ai vigili: ’fanno bene a spararvi’ E’ successo al Forlì. Il giovane viaggiava senza documento, ad alta velocità e coi fari spenti nella notte

da "RomagnaOggi.it" del 9 ottobre 2004

Primo ragazzo fermato senza patentino
La madre ai vigili: ’fanno bene a spararvi’

E’ successo al Forlì. Il giovane viaggiava senza documento, ad alta velocità e coi fari spenti nella notte

FORLI’ Il tutto e’ successo nella serata di martedì, quando una pattuglia di vigili urbani, nello svolgimento di un posto di controllo nella periferia della città, fermava il conducente di un ciclomotore che a velocità sostenuta e a fari spenti si dirigeva verso il centro.

I componenti della pattuglia hanno controllato i documenti e verificato che il conducente, un minorenne, non aveva mai conseguito il certificato di idoneità alla guida, il patentino, e si sono messi in contatto con i familiari del ragazzo per la consegna del ciclomotore, sottoposto a fermo amministrativo. All’arrivo dei genitori, gli agenti hanno contestato le violazioni al codice della strada e compilato il verbale di fermo amministrativo.

Durante queste operazioni, i genitori, invece di rimproverare il figlio, con in testa le possibili conseguenze legate alla guida velocità elevata, per di più a fari spenti, non hanno fatto altro che contestare l’operato degli agenti, accusandoli di essere insensibili e privi di buon senso, visto anche l’ammontare della sanzione pecuniaria prevista (da 516 a 2.065 euro). Addirittura, rivela la polizia municipale in una nota, la madre del ragazzo pronunciava ad alta voce questa frase: "fanno bene quando vi sparano in testa".

Vista la gravità della affermazione, gli agenti hanno chiesto alla donna di mostrare i documenti per procedere alla identificazione, ricavandone solo un rifiuto; le hanno allora chiesto di declinare le generalità, avvisandola delle conseguenze penali derivanti da un ulteriore diniego, ma l’atteggiamento della donna non cambiava, anzi: "questo e’ un abuso, vi denuncio", ha insistito. Finalmente, vista l’ostinazione della donna, sono intervenuti il marito e il figlio, che la costringevano ad entrare in auto, col marito che indicava agli agenti le generalità della moglie, che venivano verificate al ritorno in centrale.


 
Sabato, 09 Ottobre 2004
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