In
occasione dell’annuale assemblea della Confetra (la Confederazione
Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica), il ministro alle Infrastrutture
e ai Trasporti, Pietro Lunardi, ha incontrato i giornalisti delle testate
presenti all’importante appuntamento. Fra queste, naturalmente, era
presente anche "Il Centauro" e di seguito riportiamo la breve
intervista rilasciata proprio ai nostri taccuini.
Signor ministro, in questa assemblea si parla di logistica e trasporti,
ma forse non è il periodo migliore per parlarne visti i tanti problemi
di Alitalia e persino di alcuni grandi aeroporti che subiscono black-out
improvvisi…
"Direi proprio il contrario, invece, l’Italia sta vivendo
un ottimo momento e non credo si avvertano problemi particolari. Per quanto
riguarda Alitalia credo che siamo riusciti a fare un buon lavoro e, scampato
il pericolo di un possibile fallimento dell’azienda, possiamo dire
che finalmente sta decollando nel vero senso della parola."
Non fosse, ministro Lunardi, che purtroppo dagli aeroporti non si decolla
proprio, come ha dimostrato il caso di Linate.
"Non c’è alcun problema di sicurezza e comunque occorre
non drammatizzare ciò che può succedere anche in una grande
struttura. In ogni caso, stiamo valutando attentamente quanto si è
verificato, che tuttavia non ha assolutamente messo in crisi la sicurezza
dei passeggeri."
Tuttavia, quando parliamo di trasporti non possiamo escludere quello
su gomma e di conseguenza l’elevato numero di incidenti stradali
in cui versa il nostro Paese. La patente a punti è stata utilissima,
ma gli effetti deterrenti vanno via via scemando. Cosa intende fare il
Governo a questo proposito?
"Credo che abbiamo intrapreso una buona strada. Da parte nostra
c’è tutto l’impegno possibile e, tanto per fare un esempio,
stiamo mettendo a punto alcune operazioni che renderanno più difficile
l’esame di idoneità, al fine di formare automobilisti più
preparati e consapevoli dei rischi della strada. Io stesso ho sempre parlato
della patente come di un porto d’armi e dunque il possessore di questo
documento deve dimostrare la massima capacità nell’utilizzo
di un veicolo. Fra le altre cose stiamo lavorando anche sulle coscienze
dei ragazzi con l’aiuto di psicologici, anche perché occorre
debellare il drammatico problema delle stragi del sabato sera.
Per il resto, la patente a punti ha ridotto notevolmente il numero dei
morti per incidenti stradali, con un decremento percentuale del 18 per
cento. Se pensiamo che l’Unione europea ci ha chiesto di arrivare
ad una diminuzione del 40 per cento entro l’anno 2010, direi che
stiamo percorrendo la strada migliore. Piuttosto, psicologicamente parlando,
dire che la patente a punti non funziona è falso."
Siamo d’accordo, infatti noi questo non lo abbiamo mai detto.
Quel che diciamo, invece, è che abbiamo purtroppo assistito all’ennesima
uccisione di un agente della Polizia Stradale, per mano di un "velocista"
che lo ha investito mentre stava compiendo il suo dovere su strada. Però
continua ad esistere un sott’organico della Polstrada, il coordinamento
fra le forze di polizia è ridotto ai minimi termini e mezzi e attrezzature
continuano a scarseggiare.
"Con il ministro Pisanu sono a contatto quotidiano e parlo costantemente
di questi argomenti. Credo che il ministro dell’Interno stia veramente
facendo il possibile in relazione ai finanziamenti disponibili. Purtroppo
la tragedia che ha visto morire un agente della Polizia Stradale è
frutto di sconsideratezza e delinquenza di alcune persone che si chiamato
pirati della strada. Occorre individuarli, arrestarli e metterli in prigione."
Magari e invece troppo spesso vengono lasciati liberi o condannati
a pene lievi.
"E’ vero, ma proprio per questo auspico che si possa arrivare
ad avere punizioni esemplari."
Ce lo auguriamo anche noi, signor ministro, fiduciosi che un giorno questa
speranza si tramuti in realtà.
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