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Notizie brevi 06/10/2004

ROMA - LE STRAGI DEL SABATO SERA Incidenti stradali, uno su tre causato da troppi drink Secondo l’Istituto superiore di Sanità ogni anno circa 2000 ragazzi muoiono sulle strade per qualche bicchiere in più

LE STRAGI DEL SABATO SERA
Incidenti stradali, uno su tre causato da troppi drink
Secondo l’Istituto superiore di Sanità ogni anno circa 2000 ragazzi muoiono sulle strade per qualche bicchiere in più

ROMA - Sbronzi al volante, dopo quattro, cinque drink, la strada che balla davanti agli occhi, le luci che feriscono. Quante notti in discoteca finite all’alba, tra lamiere e vetri rotti. Sono all’incirca duemila i giovani italiani che muoiono ogni anno sulle strade per colpa dell’alcol. Secondo una proiezione dell’Istituto superiore di Sanità, il 25, 30 per cento degli incidenti può essere attribuito ad un eccessivo uso di vino, birra o whisky da parte di chi guida. Si beve troppo e si va, il piede sull’acceleratore e la mente intorpidita, per tanti giovani è la regola. Nei fine settimana, tra le 22 e le 4 del mattino, è una strage.
L’alcol sarebbe responsabile di un terzo dei circa seimila incidenti mortali l’anno e dei 250mila con feriti. Ma non sempre è facile, avverte Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione sostenitori della polizia stradale, accertare se all’origine di uno scontro o di testa-coda c’è qualche bicchiere di troppo, «tante volte non vengono fatte le dovute verifiche». E chissà forse le cifre risulterebbero ancora più alte. Certo è che «servono più controlli sulle strade», come quelli che sono stati fatti quest’estate, ricorda Biserni. Con la campagna ”Guido con prudenza-Zero alcol tutta la vita» sono stati attivati servizi speciali durante tre fine settimana di luglio e altrettanti di agosto lungo la Riviera romagnola, in Versilia e sul litorale Pontino, le zone dei locali notturni. Una campagna rivolta soprattutto ai giovani. «Il 25 per cento degli automobilisti fermati a luglio - ricorda Biserni - è risultato positivo ai controlli, la percentuale è scesa al 20 per cento in agosto».
Più dell’estate 2003, quando - secondo i dati della polizia stradale - su 21.768 persone sottoposte a controlli, poco più del 14 per cento risultava aver bevuto troppo. Di questi, il 21,1 per cento aveva tra i 18 e i 22 anni. Cresce il consumo d’alcol tra i giovani e con questo il rischio sulle strade. Bastano 3 bicchieri di vino, 3 birre piccole e 2 bicchierini di superalcolici per essere ”fuorilegge”. Il codice della strada vieta la guida a chi supera lo 0,5 di tasso d’alcol, che corrisponde a 0,5 grammi di etanolo in un litro di sangue. A stomaco vuoto un superalcolico fa raggiungere la concentrazione massima di alcol nel sangue dopo 35 minuti. Le sanzioni sono severe: chi è al volante ubriaco rischia l’arresto fino a un mese e l’ammenda da 258 a 1.032 euro, più la sospensione della patente da 15 giorni a tre mesi. I controlli sugli automobilisti vengono fatti col palloncino prima e se il risultato è positivo si passa all’etilometro. Impossibile sottrarsi all’accertamento: chi si rifiuta rischia l’arresto.
E c’è chi guarda alla Crozia come modello da seguire per combattere le stragi del sabato sera. Dal 20 agosto lì è rigorosamente vietato mettersi alla guida dopo aver bevuto anche un bicchierino di vino: il tasso di alcol consentito a un automobilista è passato dalo 0,5, come in Italia, allo 0 assoluto.


di MARIA LOMBARDI



Mercoledì, 06 Ottobre 2004
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