ROMA
- Sbronzi al volante, dopo quattro, cinque drink, la strada che balla
davanti agli occhi, le luci che feriscono. Quante notti in discoteca finite
all’alba, tra lamiere e vetri rotti. Sono all’incirca duemila
i giovani italiani che muoiono ogni anno sulle strade per colpa dell’alcol.
Secondo una proiezione dell’Istituto superiore di Sanità,
il 25, 30 per cento degli incidenti può essere attribuito ad un
eccessivo uso di vino, birra o whisky da parte di chi guida. Si beve troppo
e si va, il piede sull’acceleratore e la mente intorpidita, per tanti
giovani è la regola. Nei fine settimana, tra le 22 e le 4 del mattino,
è una strage.
L’alcol sarebbe responsabile di un terzo dei circa seimila incidenti
mortali l’anno e dei 250mila con feriti. Ma non sempre è facile,
avverte Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione
sostenitori della polizia stradale, accertare se all’origine di uno
scontro o di testa-coda c’è qualche bicchiere di troppo, «tante
volte non vengono fatte le dovute verifiche». E chissà forse
le cifre risulterebbero ancora più alte. Certo è che «servono
più controlli sulle strade», come quelli che sono stati fatti
quest’estate, ricorda Biserni. Con la campagna ”Guido con prudenza-Zero
alcol tutta la vita» sono stati attivati servizi speciali durante
tre fine settimana di luglio e altrettanti di agosto lungo la Riviera
romagnola, in Versilia e sul litorale Pontino, le zone dei locali notturni.
Una campagna rivolta soprattutto ai giovani. «Il 25 per cento degli
automobilisti fermati a luglio - ricorda Biserni - è risultato
positivo ai controlli, la percentuale è scesa al 20 per cento in
agosto».
Più dell’estate 2003, quando - secondo i dati della polizia
stradale - su 21.768 persone sottoposte a controlli, poco più del
14 per cento risultava aver bevuto troppo. Di questi, il 21,1 per cento
aveva tra i 18 e i 22 anni. Cresce il consumo d’alcol tra i giovani
e con questo il rischio sulle strade. Bastano 3 bicchieri di vino, 3 birre
piccole e 2 bicchierini di superalcolici per essere ”fuorilegge”.
Il codice della strada vieta la guida a chi supera lo 0,5 di tasso d’alcol,
che corrisponde a 0,5 grammi di etanolo in un litro di sangue. A stomaco
vuoto un superalcolico fa raggiungere la concentrazione massima di alcol
nel sangue dopo 35 minuti. Le sanzioni sono severe: chi è al volante
ubriaco rischia l’arresto fino a un mese e l’ammenda da 258
a 1.032 euro, più la sospensione della patente da 15 giorni a tre
mesi. I controlli sugli automobilisti vengono fatti col palloncino prima
e se il risultato è positivo si passa all’etilometro. Impossibile
sottrarsi all’accertamento: chi si rifiuta rischia l’arresto.
E c’è chi guarda alla Crozia come modello da seguire per combattere
le stragi del sabato sera. Dal 20 agosto lì è rigorosamente
vietato mettersi alla guida dopo aver bevuto anche un bicchierino di vino:
il tasso di alcol consentito a un automobilista è passato dalo
0,5, come in Italia, allo 0 assoluto.
di MARIA LOMBARDI
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