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Notizie brevi 03/12/2018

VERSO IL 7 DICEMBRE
Sciopero vigili Milano per Sant’Ambrogio. Il sindaco li stoppa «Un grave sbaglio»

Protesta anti badge. Sala: ingiusto per la città

«Profondamente sbagliato». Beppe Sala non ci gira attorno, e stronca lo sciopero indetto dagli agenti della polizia locale per il 7 dicembre. «Trovo profondamente sbagliato uno sciopero in questi giorni», ha ammesso ieri il sindaco. E la spiegazione sta tutta nel calendario che quest’anno segna in rosso quella data non solo perché festivo. Il giorno di Sant’Ambrogio s’annuncia infatti parecchio complicato per Milano, affollato com’è da un tris d’appuntamenti: la Prima della Scala, la fiera degli «Oh bej, oh bej», il consiglio ministeriale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). L’agitazione dei «ghisa» è allora l’ultima delle cose che servono. «È un diritto legittimo - rimarca Sala - ma non mi piace assolutamente che sia piazzato in questi giorni. Non mi sembra giusto per la città». I giorni attorno alla festa del santo patrono «sono giornate delicate», sottolinea proprio il sindaco. Perché l’«Attila» di Giuseppe Verdi non segnerà solo il debutto della stagione scaligera - con tutto il corollario di invitati più o meno illustri - ma anche la prima volta al teatro del Piermarini di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica. Senza contare le annunciate contestazioni della piazza antagonista alla possibile presenza del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Perché il 6 e il 7 dicembre in città si riuniranno i ministri degli Esteri dei 57 Paesi dell’Osce, a cui si aggiungeranno quelli di altri dieci Stati invitati al vertice per l’anno di presidenza italiana. E perché, come da tradizione, ci sarà da gestire il primo dei quattro affollati giorni della storica fiera natalizia milanese.

È di fronte a questo programma che metterà sotto pressione la città che Sala boccia l’opportunità dell’astensione dal lavoro da parte della polizia locale per protestare contro l’introduzione del badge per il controllo delle presenze. Una novità - già in corso di sperimentazione da novembre nel comando decentrato del Municipio 3 - su cui la Cgil, a fronte delle «numerose criticità» riscontrate in queste settimane, chiede «verifiche» prima di procedere all’eventuale estensione a tutto il Corpo. Mentre i sindacati di base ne chiedono «l’immediata revoca», in quanto considerano la registrazione elettronica delle presenze «lesiva della dignità degli operatori», nonché causa di «disagi organizzativi ai servizi di polizia locale con conseguenti implicazioni in ordine alla qualità del lavoro degli operatori».

 

«Loro si sentono trattati come furbetti? No, credo che dovrebbero sentirsi trattati come gli altri. Non parliamo di nessun tentativo di controllo ma un modo per introdurre un modus operandi che oramai è comune», ha replicato il sindaco, spiegando di non sapere «quanti margini di trattativa ci siano» per ricomporre la frattura ed evitare l’altrimenti probabile intervento della prefettura che potrebbe precettare gli uomini in divisa. Critica la posizione dell’amministrazione comunale il capogruppo azzurro in consiglio comunale, Fabrizio De Pasquale: «È assurdo che la giunta non cerchi un accordo con i vigili e consegni la città a un traffico da delirio - attacca -. Gli agenti della polizia locale chiedono di essere considerati e organizzati come un Corpo e non come impiegati: hanno ragione, e a Milano dovranno sempre più avere compiti di presidio e controllo della città».

di Pierpaolo Lio
da corriere.it


Sant’Ambrogio con la Polizia Locale a braccia conserte? (ASAPS9

Lunedì, 03 Dicembre 2018
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