La 'Ndrangheta a Bologna tramite l'autotrasporto: tre arresti e sequestri milionari
da uominietrasporti.it
Un noto imprenditore di origini calabresi, operante nel settore dell’autotrasporto, «è risultato essere in intensi rapporti personali e di affari con soggetti di primo piano della criminalità organizzata calabrese» – confermano le attività investigative del Gip. L’uomo era già stato arrestato nel 2013 per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, ma era stato rilasciato per mancanza di prove.
Stavolta invece non gli è andata altrettanto liscia. Grazie infatti al lavoro sinergico della Guardia di Finanza, della Scico(Servizio centrale investigazione criminalità organizzata) e dei comandi provinciali di Reggio Calabria e Frosinone, è stata scoperta una fitta rete schermante, fatta di prestanome e società fittizie, incastrando così l’imprenditore. Un lavoro durato mesi, che ha permesso di trovare il filo rosso della criminalità organizzata che collegava Reggio Calabria a Bologna.
Oltre, all’uomo, sono state prese delle misure cautelari per altre tre persone (uno in carcere, uno ai domiciliari e un obbligo di dimora), contigue alla cosca Iamonte di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) e ritenute responsabili del reato di intestazione fittizia di beni con lo scopo di agevolare l’attività dell’organizzazione mafiosa.
Sono stati, inoltre, sequestrati diversi beni immobili per un valore complessivo di circa 8,5 milioni di euro: appartamenti, garage, terreni, locali commerciali, capannoni industriali, quote di società, dislocati tra Bologna, Sala Bolognese, Zola Predosa, Cave (Rimini), Fiumicino (Roma) e Montebello Ionico (Reggio Calabria) e una rivendita di tabacchi nel centro commerciale Pilastro.
Il colonnello Luca Torzani spiega che «la continuità di questi rapporti con la 'Ndrangheta è stata accertata sia dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, che dall’intensa attività investigativa sui flussi patrimoniali e il network di società fittizie».
Il comandante provinciale di Bologna, Luca Cervi, sottolinea invece chel’operazione«dimostra come la criminalità organizzata sia particolarmente attiva in quei territori dove l’economia è trainante, attraverso intestazioni fittizie e schermi societari che inquinano il tessuto locale».
Collegamento Reggio Calabria – Bologna della ‘Ndrangheta tramite l’autotrasporto. (ASAPS)