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Articoli 17/10/2005

NOTTI DEL FINE SETTIMANA CON ALCOL E SOSTANZE ANCORA PROTAGONISTI!

NOTTI DEL FINE SETTIMANA CON ALCOL E SOSTANZE ANCORA PROTAGONISTI!
GLI INCIDENTI DELLE NOTTI DEL SABATO E DOMENICA 2004, PUR IN CALO, RIMANGONO SU LIVELLI ALLARMANTI. 817 MORTI E 26.524 FERITI.
620 QUELLI RICONDUCIBILI ALLE STRAGI DEL SABATO SERA.
SERVONO PIU’ CONTROLLI ANTIALCOL (E SOSTANZE) DA PARTE DI TUTTE LE FORZE DI POLIZIA.
 
Di Giordano Biserni *

Se chiamarle stragi del sabato sera può sembrare riduttivo, chiamiamole incidenti delle notti del fine settimana, la cifra globale della sinistrosità del 2004, pur se in calo rispetto al 2003, rimane allarmante.
L’Aci, al Salone della Sicurezza Stradale di Riva del Garda, ha presentato l’andamento 2004 di questo fenomeno, puntando i fari sulle 16 ore, di due blocchi da 8, che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato, e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica. I dati che ne scaturiscono meritano attenzione.
Gli incidenti delle 16 ore delle due notti in rapporto al numero globale delle 168 ore della settimana, col 4% del traffico complessivo, sono meno frequenti, (uno ogni 4 minuti, rispetto alla media di uno ogni 2 miniti e 20 secondi), ma sono decisamente più gravi. Se su tutte le ore della settimana abbiamo un morto ogni 90 minuti in quelle 16 ore maledette abbiamo un morto ogni 69 minuti. Abbiamo invece un ferito ogni 2 minuti circa, rispetto alla media di 1 minuto e 30 secondi.
Nelle 16 ore terribili si conta il 6,3% degli incidenti ( 14.133 in totale), ma addirittura il 14,5 % dei morti (in tutto 817) e l’8,4% dei feriti (26.524 in totale).
Un elemento di valutazione preoccupante, nella fascia d’età 18-29 anni nell’intera settimana abbiamo un morto su 4, cioè il 25% circa. Nelle 16 ore delle notti del fine settimana ne abbiamo uno su due. Per i feriti nella stessa fascia d’età la media settimanale è di uno su tre, nelle notti sotto esame è di uno su due.
Unico dato di riflessione in chiave positiva è dato dal fatto che mentre su base 1997 le cosiddette stragi del sabato sera sono aumentate anno per anno fino al 2002, dal 2003, dopo la patente a punti è iniziato un regresso.
Fra le regioni più colpite la Valle d’Aosta (non si capisce bene questo dato) e il Veneto. Seguono l’Emilia Romagna, la Lombardia e la Sardegna.
Altri interessanti elementi di valutazione vengono anche dall’esame dell’attività di contrasto realizzata dalla Polizia Stradale nel 2004. Nei soli fine settimana si sono contati 80.827 controlli, dai quali è emersa una percentuale di positivi pari al 17,3%. Di questi il 46,6% aveva un’età di 18/32 anni. Il 35,9% di questa fascia faceva rilevare un valore alcolemico elevato da 1 a 1,5 g/l.
Secondo i dati della Polizia Stradale che pubblichiamo completi in altra  pagina (clicca qui), si sono contati nella notte del sabato 198 incidenti con 314 vittime e in quella della domenica 214 incidenti con 305 vittime, per un totale di 620 morti, riconducibili al fenomeno cosiddetto delle stragi del sabato sera. Cifre ancora gravissime e assolutamente preoccupanti.
Cosa fare? E’ ora di iniziare a legiferare in modo coraggioso sulla materia. Serve poi che lo stesso legislatore la smetta di ballare il valzer delle candele fra le norme, con continue modifiche e aggiustamenti del codice della strada, alcuni più di facciata che di sostanza. Servono leggi severe, con la previsione della confisca del veicolo (troppo comodo prevederla solo per i ragazzi motociclisti), non può esistere  la previsione di una condanna più severa (anche se giustissima) per chi abbandona un animale in autostrada o su una statale, rispetto a chi guida completamente ebbro e mette a repentaglio anche la vita degli altri che hanno la sfortuna di incrociarlo.
Servono poi più controlli da parte di tutte le forze di polizia. Poiché l’area urbana - è documentato -  è ampiamente interessata dal tragico fenomeno, i sindaci e gli assessori, si devono convincere che le loro Polizie Municipali e la stessa Polizia Provinciale, è necessario, anzi indispensabile, siano assolutamente impiegate a fianco della Polizia Stradale anche nei medi e  piccoli centri, armati di etilometri e precursori, per aumentare le truppe di questo esercito che ha di fronte una battaglia importantissima per le nuove generazioni, per i nostri figli, quella contro l’alcol e la droga e la strage stradale.

 

* Presidente Asaps




Di Giordano Biserni

Lunedì, 17 Ottobre 2005
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