Anno nuovo, multe più salate
Gli aumenti degli importi da pagare, di qualsiasi natura essi siano, risultano sempre particolarmente indigesti.
E lo sono ancora di più quando le cifre riguardano le violazioni al Codice della Strada, multe indubbiamente sacrosante anche perché se tutti rispettassero le norme potremmo finalmente assistere a un drastico calo degli incidenti stradali.
In ogni caso, giusto o sbagliato che sia, bisogna rassegnarsi perché, a partire dal primo gennaio del nuovo anno, l’importo delle contravvenzioni subirà un leggero aumento pari al 2,2%.
Lo prevede una norma automatica che contempla l’aggiornamento biennale degli importi, come previsto dall’articolo 195 del Codice della Strada (decreto legislativo nr. 285/1992 e successive modificazioni ) comma 3:
“La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.
Con la pubblicazione del decreto del ministero dell’Economia sulla Gazzetta Ufficiale gli aumenti diventeranno operativi e successivamente scatteranno a partire dall’1 gennaio 2019.
L’Associazione sostenitori amici polizia stradale ha già fatto le prime stime su alcune della sanzioni più “gettonate” dagli automobilisti nostrani:
“I divieti di sosta semplici dovrebbero passare da 41 a 42 euro, le violazioni alle Ztl e alle corsie bus da 81 a 83, uso del cellulare alla guida da 161 a 165 euro, l’omessa revisione da 169 a 173 euro, l’eccesso di velocità di non oltre 10 km/h rispetto al limite da 41 a 42 euro, l’eccesso di velocità fra 10 e 40 km/h oltre il limite da 169 a 173 euro, l’eccesso di velocità fra 40 e 60 km/h oltre il limite da 532 a 544 euro, l’eccesso di velocità di 60 km/h oltre il limite da 829 a 847 euro”.
Anche se a prima vista questi aumenti potrebbero sembrare di poco conto bisogna considerare l’incremento complessivo dei maggiori introiti senza dimenticare che negli ultimi due anni i Comuni italiani hanno incassato dalle famiglie 2,95 miliardi di euro di gettito extratributario per multe, ammende, sanzioni e oblazioni varie.
In particolare, nel 2018 (il dato di dicembre è stato stimato sulla base dell’andamento degli incassi dell’anno) le casse dei Comuni hanno potuto contare su un introito complessivo di 1 miliardo 340 milioni di euro (ricerca di ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione dei dati Istat e Siope, il Sistema informativo del ministero delle Finanze sulle operazioni degli enti pubblici).
Insomma, tanto per cambiare anche il nuovo anno parte male per gli automobilisti italiani, e ancora non è finita dal momento che per arrivare al 2,04% del rapporto deficit-pil richiesto dall’Ue siamo in attesa di conoscere i dettagli dell’“Ecotassa” che, seppure ha risparmiato le utilitarie (bontà loro), colpirà le vetture extralusso e i “suv”.
Da segnalare che, da solo, il comparto degli sport utility vehicle (tra crossover e fuoristrada), secondo i dati Unrae di novembre 2018, rappresenta il 41% del mercato italiano.
di MAURILIO RIGO
da repubblica.it/motori
Non crediamo che questo ulteriore incremento delle sanzioni serva alla causa della sicurezza stradale. Serve invece un incremento delle pattuglie sulle strade. Ma quello negli anni non ha seguito i dati dell’inflazione e ha visto sempre il segno meno. (ASAPS)