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SFUGGE ALL’ETILOMETRO E SI FINGE DERUBATO | |
Occhiobello (a.g.) Non rispetta l’alt della polizia per timore di un nuovo ritiro della patente, causa lo stato di ebbrezza, e viene denunciato dai carabinieri per simulazione di reato. A finire nei guai è un operaio 26enne di Occhiobello. Aveva denunciato il furto della sua auto ma si era trattato di un espediente per eludere le ricerche della Polizia che lo stava inchiodando alle sue responsabilità. Tutto ha inizio alle 4 del 25 settembre. Il giovane percorre a bordo della propria auto la strada diretta verso Occhiobello e incappa in un posto di controllo della polizia. L’operaio però, anziché fermarsi, decide di ignorare la paletta rossa e di tirare dritto. Teme per la propria patente, già due volte infatti era stato "pizzicato" al volante in stato di ebbrezza, immagina una terza sospensione della patente e quindi anziché fermarsi accelera. Anche in quella notte, infatti, aveva alzato il gomito, non sarebbe quindi sfuggito all’alcoltest. In breve, però, capisce che la sua bravata avrà vita breve, la polizia ha di certo preso il suo numero di targa ed in poche ore lo rintraccerà. Da qui la messa in scena del finto furto: si reca alla stazione dei carabinieri di Occhiobello e denuncia il furto dell’auto: «Così - deve aver pensato - risulterà che non sono stato io a non fermarmi all’alt della polizia». Ma i carabinieri di Occhiobello non cadono nel tranello, sanno che il giovane in passato ha avuto guai per guida in stato di ebbrezza, si recano a casa sua e scoprono che l’auto non è mai stata rubata: è lo stesso giovane a confessare di essere scappato alla polizia per paura di un terzo ritiro della patente. Per lui scatta la denuncia per simulazione di reato. | |