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Notizie brevi 21/12/2018

di Luigi Altamura*
OPERAZIONE "TIC-TAC": PATENTI FACILI E MESSA A REPENTAGLIO DELLA SICUREZZA STRADALE

A destra il dottor Girolamo Lacquaniti dirigente della Polizia Stradale di Verona

Asaps, ormai da molti anni, si occupa di sicurezza stradale a tutto tondo. Mai come oggi, dopo aver letto le agenzie di stampa della brillante operazione della Sezione di PG della Polizia di Stato e della Sezione Polizia Stradale di Verona, qualche riflessione vogliamo farla. Anzi urlarla. Sì, perchè l'operazione "Tic-Tac" che ha scoperto un vasto giro di patenti facili, conseguite pagando profumatamente un funzionario della Motorizzazione Civile, dove invece tantissimi lavoratori operano con giudizio e serietà, ci lascia ancora basiti. Dai 10 ai 15 cittadini stranieri a sessione venivano aiutati nel superamento degli esami scritti e nelle prove pratiche di guida. In pratica alcune centinaia di candidati in pochi mesi sostenevano un esame farsa, che permetteva loro di avere un titolo abilitante a guidare. La prova di guida poteva durare due minuti e mezzo, a fronte dei 25 minuti previsti dalla circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasposti.

In una sessione, ben sei candidati furono esaminati in 15 minuti, forse un record mondiale. Questi neopatentati erano perciò delle vere e proprie "bombe ad orologeria", pronte ad esplodere, e quando avveniva l'incidente da loro provocato era ormai troppo tardi. In un Paese che introduce nuovi reati come l'omicidio stradale e le lesioni personali stradali, queste piaghe sono la dimostrazione di un vero e proprio "bubbone" che dovrebbe avere ulteriori pesanti sanzioni penali, come il reato di "attentato alla sicurezza stradale", che andrebbe introdotto visto che nel codice penale esiste solo quello previsto e punito dall'art. 432 c. p. per l'attentato alla sicurezza dei trasporti che colpisce chiunque pone in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti per terra, per acqua o per aria, prevedendo la reclusione da uno a cinque anni.

Qui siamo tutti noi utenti della strada ad essere a rischio quando di fronte hai un soggetto che neppure conosce la lingua italiana ma supera un difficile esame scritto, mentre neppure si immagina quali siano le regole da rispettare. Un funzionario della Motorizzazione Civile di Verona ed il titolare di una nota autoscuola sono stati arrestati, mentre altre 22 persone risultano indagate. Le indagini sono scaturite da due distinte segnalazioni circa i sospetti di alcuni candidati sulla regolarità degli esami.

La sezione di Polizia giudiziaria della Procura e la Polizia Stradale coordinati dal Pubblico Ministero Marco Zenatelli hanno condotto insieme le indagini ed in oltre tre mesi hanno scoperto il ramificato giro di complicita'. L'operazione ''Tic Tac'' ha preso il nome dal singolare modus operandi utilizzato dal funzionario della motorizzazione che suggeriva le risposte corrette durante gli esami attraverso gli scatti di una penna mentre si trovava vicino al candidato da aiutare . Uno degli arrestati è il titolare di diverse autoscuole nella bassa veronese. Ora aspettiamo gli sviluppi, chiedendo però al Ministero dei Trasporti di "stracciare" subito tutte le patenti che ora girano sulle strade italiane. (ASAPS)
 

*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona

>Il "tic, tac" della penna per indicare risposte giuste all'esame di patente


Bruciate quelle patenti...
Qui siamo tutti noi utenti della strada ad essere a rischio quando di fronte hai un soggetto che neppure conosce la lingua italiana ma supera un difficile esame scritto, mentre neppure si immagina quali siano le regole da rispettare. (ASAPS)

Venerdì, 21 Dicembre 2018
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