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Notizie brevi 09/01/2019

Pedaggi autostradali 2019, 11 concessionarie aumentano le tariffe
da uominietrasporti.it

Qualche giorno fa il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, aveva annunciato sul sito del ministero che nel 2019 non ci sarebbero stati aumenti “sul 90% delle tratte autostradali italiane”. Restava perciò da capire quali percorsi sarebbero stati compresi in quel 10% rimanente interessato viceversa da un incremento delle tariffe. Dal ministero non sono ancora giunte indicazioni specifiche, ma a chiarire parzialmente la situazione ci ha pensato un articolo di ieri del Sole 24 Ore che identifica le arterie coinvolte, sulla base di una comunicazione della Direzione generale della vigilanza ministeriale sulle concessioni autostradali. Va rimarcato che gli incrementi sono molto contenuti e riguardano soprattutto le Regioni Lombardia e Veneto, in particolare la Torino-Piacenza-Brescia, l'Autostrada della Cisa, la Torino-Savona, la Savona-Ventimiglia, le Tangenziali di Milano e la Milano-Serravalle. Va però sottolineato come manchi ancora qualche tassello per definire il quadro generale. I collegamenti Roma-Abruzzo (A24 e A25 – Strade dei Parchi) subirebbero un aumento del 5,59% (contro una richiesta del 6,94%), sospeso però fino al 30 giugno 2019. E Autostrade per l’Italia, che controlla circa metà della rete a pagamento, rinvierebbe l'aumento solo per i primi 6 mesi, applicando dal 1° luglio 2019 un incremento dei pedaggi dello 0,81%.

In generale, secondo il Sole 24 Ore, "ad oggi sono percorribili senza rincari 5.208 km”, ovvero oltre l'88% della lunghezza complessiva della rete autostradale nazionale. Nei restanti 660 km i pedaggi sono invece aumentati in varia misura, coinvolgendo 11 delle 26 concessionarie autostradali.

L’aumento medio percentualmente più alto riguarda la Rav Aosta-Courmayeur, anch’essa della famiglia Benetton, con un +6,32% e un aggravio di 40 centesimi che non tocca però pendolari e residenti. Segue con il 4% circa la Brebemi (da ieri controllata da Intesa San Paolo), aggiunta mitigata dallo sconto del 20% praticato agli utenti muniti di Telepass che si registrano. È invece del 2,2% il rincaro sulla confinante TEEM - Tangenziale Esterna Est di Milano (ora passata sotto Gavio), che pratica peraltro lo stesso sconto di Brebemi. Aumentano mediamente del 2,06% le autostrade venete che fanno capo alla Cav: A4 Venezia-Padova, A4 Passante di Mestre e A57 Tangenziale di Mestre. Sulla Tangenziale di Napoli (Benetton) l’incremento è dell’1,86% per i soli mezzi pesanti. Stesso aumento (1,86%) per l’Autocisa. Ancora per l’Autostrada dei Fiori +0,71% sul tronco A10 e +2,22%  sul tronco A6 Torino-Savona. Infine, sulla Pedemontana Lombarda (controllata dalla Milano Serravalle - Milano Tangenziali) il rincaro è di circa l’1,2%, anche se fino al 31 gennaio resta lo sconto del 5% praticato in automatico a chi ha Telepass o Conto Targa.

Il Sole 24 Ore aggiunge che sul resto della rete “i pedaggi restano per ora invariati, grazie a un congelamento quasi sempre condiviso tra Toninelli e i gestori”, anche se “il blocco…durerà pochi mesi e non sarà uguale per tutti: si va dai 30 giorni decisi sulla Milano-Serravalle (che poi aumenterà i pedaggi del 2,62%) e al semestre concordato tra Aspi e Ministero sulle Tangenziali di Milano”.

da  uominietrasporti.it

Mercoledì, 09 Gennaio 2019
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