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Notizie brevi 10/01/2019

Documenti falsi per assicurare l’auto a condizioni vantaggiose: 19 denunce

La Polstrada scopre un’organizzazione nel Bellunese. Le accuse sono di frode assicurativa, truffa e falsità in atti

Esibiscono documenti falsi per ottenere polizze assicurative vantaggiose. Diciannove persone sono state denunciate a piede libero per frode assicurativa, truffa e insolvenza fraudolenta e falsità in atti. Anche nel Bellunese, infatti, sarebbe attiva una complessa articolazione di persone che, usando documenti falsi, riesce a ottenere contratti assicurativi rca vantaggiosi, dal punto di vista economico. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia, soprattutto al nord, e a scoprirlo nel Bellunese è stata la Polizia stradale.

il meccanismo
Residenze fittizie. Incidenti che potrebbero non essere mai accaduti. Si sviluppava così la truffa, che è stata scoperta dalla Polstrada. Ma perché fingere di vivere in un altro posto? Perché al sud la polizza rca per assicurare la propria auto ha costi più alti rispetto al nord Italia. Quindi veniva esibita una residenza falsa (in provincia di Belluno), per ottenere una polizza più vantaggiosa.

Diverse le indagini che hanno portato all’attuazione di provvedimenti di perquisizioni e sequestri disposti dall’autorità giudiziaria e che hanno permesso di individuare una complessa articolazione di persone. Diciannove sono state denunciate, si tratta di persone non bellunesi.

Finte assicurazioni
L’altro filone di indagine riguarda le finte assicurazioni, stipulate online. Due i casi scoperti dalla Polstrada nel Bellunese nel 2018. In rete si trovano decine di siti che offrono assicurazioni rca. Ma è bene prestare una certa attenzione quando si stipula un contratto, perché può capitare di trovarsi non assicurati.

La Stradale, infatti, con semplici controlli ha scoperto due automobilisti che, ignari, circolavano con l’auto non assicurata. O meglio, loro avevano pagato la polizza, stipulata online, e avevano anche il contrassegno a riprova di essere nel giusto. Ma quel contrassegno era falso. Alcuni siti internet, infatti, simulano la collaborazione con reali compagnie di assicurazione. In realtà non vendono polizze, ma contratti fasulli. Il cliente viene facilmente ingannato, perché sul contrassegno viene apposto il logo di una compagnia assicurativa. E così l’automobilista pensa di essere in regola. E pure di aver risparmiato qualche decina di euro (non molti, solitamente). In caso di incidente, però, sorgerebbe un bel problema.

Anche questo fenomeno sta prendendo campo nel Bellunese. È diffuso in tutta Italia. Lo si scopre soprattutto grazie ai contratti sul territorio, effettuati anche attraverso dispositivi come lo Scout speed, in dotazione ad alcune polizie locali (ad esempio quella di Feltre). La Polstrada bellunese ha scoperto due casi di questo genere l’anno scorso. Un automobilista aveva addirittura stipulato la polizza, inviando i documenti via whatsapp.

Altre attività
Nel 2018 la Polstrada ha anche svolto accertamenti per la ricettazione di un veicolo, noleggiato in Italia e poi arbitrariamente esportato in Europa; per i reati di furto, danneggiamento e truffa a mezzo internet sono state elevate undici denunce contro ignoti.

Infine, sono stati sottoposti a controlli di polizia 33 esercizi tra carrozzerie, autofficine, autoscuole, autodemolitori e autosaloni e 12 sono state le violazioni rilevate.

 

Alessia Forzin
da corrierealpi.gelocal.it


“Residenze fittizie. Incidenti che potrebbero non essere mai accaduti. Si sviluppava così la truffa, che è stata scoperta dalla Polstrada. Ma perché fingere di vivere in un altro posto? Perché al sud la polizza rca per assicurare la propria auto ha costi più alti rispetto al nord Italia. Quindi veniva esibita una residenza falsa (in provincia di Belluno), per ottenere una polizza più vantaggiosa.” (ASAPS)
 

Giovedì, 10 Gennaio 2019
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