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Notizie brevi 01/10/2004

Rovigo - Rovigo, donna ubriaca al volante provoca un incidente e fugge: identificata dai Carabinieri è stata condannata a 4 mesi di reclusione (condizionale) ed alla sospensione di due anni della patente.

Rovigo, donna ubriaca al volante provoca un incidente e fugge: identificata dai Carabinieri è stata condannata a 4 mesi di reclusione (condizionale) ed alla sospensione di due anni della patente.

(ASAPS) OCCHIOBELLO – Non le è rimasto che patteggiare una pena di quattro mesi e vedersi appioppare, come pena accessoria, la sospensione della patente di guida per due anni. Una decisione esemplare, quella del giudice di Rovigo, chiamato a decidere sulla condotta di una 21enne di Bondeno: proprio lei, lunedì mattina, si era messa al volante ubriaca, finendo col provocare un terribile incidente stradale, dalle conseguenze fortunatamente meno gravi di quanto potesse sembrare. Vediamo il fatto: lunedì scorso L.P. percorre una strada comunale nei pressi di Occhiobello. È ubriaca fradicia, e senza rendersene conto dirige la sua Fiesta contro una Polo che procede in direzione opposta. Le auto si toccano appena, ma la ragazza alla guida della Polo, per evitare lo scontro frontale, finisce fuoristrada capottandosi. Nonostante i danni riportati nel lieve impatto contro l’altra auto, la giovane ebbra fugge, ma viene bloccata dai Carabinieri, che le rilevano un tasso alcolemico di 2,63. Per lei sono dunque scattate le denunce per omissione di soccorso a seguito di incidente stradale e per guida in stato di ebbrezza, contestazioni ribadite dal Pubblico Ministero innanzi al giudice del Tribunale di Rovigo, che ha deciso di condannare la pirata a 4 mesi di prigione, con la sospensione condizionale della pena, ed all’interdizione dalla guida per due anni. Una decisione importante, esemplare, che mostra quanto in Veneto il problema alcol alla guida sia estremamente sentito dai magistrati. A Treviso, infatti, i conducenti in stato di ebbrezza vengono privati del proprio veicolo con un provvedimento restrittivo emesso proprio dall’Autorità Giudiziaria. Una tendenza che l’Asaps condivide appieno. (ASAPS).


Venerdì, 01 Ottobre 2004
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