Mercoledì 20 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 28/09/2004

Guida in stato di ebbrezza: l’importanza è la chiarezza!

 

Guida in stato di ebbrezza: l’importanza è la chiarezza!

Navigando in internet, tassativamente sobri e non sotto effetto dei fumi dell’alcool, ci siamo imbattuti in due sentenze che “finalmente” mettono chiarezza sui reati per guida in stato di ebbrezza.

Guida in stato di ebbrezza: donazione ad una comunità può estinguere il reato.
(Giudice di Pace di Agrigento, sentenza 30.03.2004 n° 22)

Con sentenza n. 22 del 30/03/2004, il GDP di Agrigento ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di un imputato del reato di cui all’art. 186 c. II C.d.S., riconoscendo estinto il reato per “avvenuta condotta riparatoria del danno”.
Nel caso di specie, il Giudice ha ritenuto che il versamento di una somma a favore di una comunità terapeutica per il recupero di persone dedite all’uso di bevande alcoliche soddisfacesse le esigenze riparatorie e di riprovazione richieste dall’art. 35 “Estinzione del reato conseguente a condotte riparatoria” del D.lgs 274/2000 “Disposizioni sulla competenza penale del Giudice di Pace, a norma dell’articolo 14 della legge 24 novembre 1999, n. 468”


Guida in stato di ebbrezza: la condotta riparatoria non può estinguere il reato.
(Cassazione, Sez. IV, sentenza 04/05/2004, n° 34343)

La guida sotto l’influenza dell’alcool (art. 186 Cod. strad.), così come la guida in stato di alterazione per l’uso di sostanze stupefacenti (art. 187 Cod. Strad.), sono qualificabili come reati di pericolo astratto, per i quali l’eventuale sottoposizione del reo ad un trattamento socio-terapeutico non costituisce “actus contrarius” rispetto alla condotta incriminata né può integrare in qualche forma di “riparazione” nei confronti di una parte offesa, di difficile determinazione.
E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 34343 del 4 maggio 2004. affermando l’incompatibilità ontologica tra la modalità di estinzione prevista dall’art. 35 D.lgs n. 274/2000 e la natura dei reati in esame.


L’importante, dicevamo, è la chiarezza
A parte tutto auspichiamo di arrivare al punto di non dover più disquisire su sentenze o condanne per guida in stato di ebbrezza.
Questo perché nessuno incorrerà in questo terribile reato, che mette a repentaglio la vita di tante, troppe persone.
Può sembrare un sogno, per noi , invece, è una grossa speranza.


Martedì, 28 Settembre 2004
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK