Non
c’è che dire, l’informatizzazione ha coperto ogni
lato della nostra vita. Anche i bambini, infatti, sanno bene cosa
sia una "lettera" inviata in e-mail o una pagina web.
E da qualche anno lo sanno benissimo anche gli operatori della Polizia
Stradale italiana, all’avanguardia nell’uso e nelle procedure
informatiche, molti dei quali profondi conoscitori della materia.
Anzi, riprendendo un famoso slogan pubblicitario è "tutto
intorno a loro", se si considera che tutte le 104 sezioni italiane
sono collegate alla linea multimediale, da poco più di un
anno convertita in Adsl e collegata in rete per consentire l’immediata
consultazione anche su Internet Explorer.
Il primo utile ed importante strumento, tramite il quale si
espleta parte del lavoro burocratico ed informatico della Polstrada,
è dunque il portale intranet.
Ma vediamo in dettaglio alcune di questi fondamentali strumenti
di consultazione.
Tra le banche-dati presenti sul programma troviamo quella denominata
"Profilo del contravventore" dove immettendo almeno una
chiave di ricerca obbligatoria (cognome o targa) del contravvenzionato,
si accede al cosiddetto database che illustra le parti del verbale
redatti a suo carico. Inoltre, viene mostrato l’iter procedurale
che segue il verbale, così da illustrare le varie fasi in
cui si trova l’atto al momento della consultazione (pagamento
della contravvenzione, trasmissione del ricorso, emissione del ruolo,
ecc….).
Altro importante archivio, cui si accede tramite collegamento telnet,
è quello relativo alla motorizzazione, che rappresenta una
via facile e veloce di consultazione per qualsiasi operatore che
s’interfaccia direttamente con l’utenza e che necessiti
di informazioni in tempo reale. Due sono le opportunità di
scelta: "consultazione Mctc" e "Patente a punti".
Entrambi gli archivi, grazie ad altri sottomenu, permettono di ottenere
informazioni ancora più particolareggiate.
Il Cen di Napoli, invece, garantisce attraverso un link presente
sul portale, di accedere alle consultazioni anagrafiche ed agli
archivi dei cittadini stranieri, benché richieda l’autenticazione
della richiesta ed una password per garantire la privacy della persona
sottoposta a "controllo".
Questi accessi ai database interni non sono però di solo
appannaggio della Polizia Stradale, ma si configurano in modo tale
da permettere la consultazione anche ad altri operatori di enti
esterni quali Carabinieri, Guardia di Finanza e tutti quei soggetti
che quotidianamente usufruiscono delle apparecchiature informatiche
e delle linee multimediali.
Guardandoci attorno ed allontanandoci per un attimo dalle banche
dati, abbiamo anche altri menu disponibili e utilissimi tra i quali
ricordiamo la sezione per le indagini di polizia giudiziaria (dove
funziona un link per il sito intranet della BMW, al quale si accede
anche qui attraverso l’autenticazione della richiesta dell’utente
ed una password). Inoltre esistono collegamenti per la consultazione
delle targhe tedesche, di centinaia di altri veicoli appartenenti
a Stati europei e persino delle violazioni stradali avvenute in
ambito comunitario.
Arriviamo ad un’altra importante innovazione sempre accessibile
tramite il sito: la videoconferenza, dove i dirigenti o funzionari
possono, collegandosi con una web cam ed un microfono, effettuare
delle vere e proprie conferenza a distanza ed interagire in tempo
reale.
Come non menzionare infine la video-sorveglianza, legata all’occhio
sempre vigile del sorpassometro. Ma per il gran discutere che se
ne è fatto risulterebbe ripetitivo se non noioso parlarne
ancora spiegandone i molti pregi ed i forse pochissimi difetti.
Per ogni sito che si rispetti, tuttavia, non poteva mancare l’area
download, dove sono presenti tutti i driver dei computer della fornitura
informatica, le patch di aggiornamento di windows 2000 e i tool
di rimozione dei virus che più frequentemente colpiscono
in rete. Termini, questi ultimi, forse un poco lontani dai normali
utilizzatori della rete, ma molto vicini a quanti di informatica
se ne intendono, fra cui tantissimi operatori della Polizia Stradale.
Queste ed altre ancora, dunque, sono le funzionalità
del portale della Polstrada.
La protezione antivirus ovviamente non è affidata soltanto
ad alcuni tool di rimozione, ma ogni postazione collegata in rete
e sotto il cosiddetto dominio, ha l’obbligo di essere fornita
di un aggiornamento prima che gli uffici vengano aperti e si eseguano
le normali operazioni burocratiche.
La distribuzione di questi aggiornamenti avviene in automatico
e nella tarda mattinata per i server di sezione e successivamente
distribuita nel primo pomeriggio alle workstation di dominio.
Tutto ciò, ovviamente, è trasparente ad ogni operatore
della Stradale che ha il proprio computer controllato ed aggiornato
senza che debba far nulla, anzi senza nemmeno accorgersene.
Il processo di rimodernizzazione del settore network e delle procedure
in corso, pertanto, è già in atto da qualche tempo:
oltre al cambiamento di connettività già citato, anche
i distaccamenti hanno risolto un antico problema che li rendeva
isolati dalle sezioni. Infatti, lo scorso anno, grazie all’installazione
delle schede "GPRS Wind" sono collegati alla rete multimediale
beneficiando, seppur con minore velocità di trasmissione,
di tutto ciò che la comunicazione in rete permette.
Tocchiamo ora un argomento molto caldo, parlando dell’abbandono
del "materiale" cartaceo a favore dell’elettronica:
già da diversi anni è utilizzato il software per la
gestione dei verbali, chiamato PS2000, dal quale scegliere a quale
sessione accedere sia essa infortunistica o di pratica verbali.
Tramite questo software avviene il riversamento dei dati riportati
sul verbale, la consultazione, la stesura o la semplice visualizzazione
dell’atto. Esso risiede sul server centrale di sezione ed ogni
sera viene effettuato un back up automatico di quanto inserito nel
corso della giornata.
Svariati corsi di aggiornamento e di full immersion sono svolti
dallo scorso novembre e sono terminati nel febbraio di quest’anno,
per la preparazione tecnica degli addetti agli uffici della Polstrada
secondo il settore di propria competenza. Il PS2000 verrà
ulteriormente potenziato e vedrà aggiunte altre voci fino
a diventare una "consolle" dalla quale operare in piena
libertà.
Grazie a ditte quali la MDATA di Benevento, la Unisys e la Tecnoindex
di Roma, si sono sviluppate e testate tutte le nuove funzionalità
delle procedure che a breve verranno distribuite a livello nazionale.
Al momento soltanto Genova (Compartimento e Sezione) utilizzano
questa consolle in fase sperimentale per verificare la validità
e l’idoneità di tutte le nuove procedure.
Ma vediamone alcune in dettaglio. Il kick-off è stato realizzato
attraverso un contatto denominato "Ricorsi e Circolari",
che permette il riversamento del cartaceo in formato elettronico
e una volta inseriti ricorsi e circolari si possono immediatamente
consultare e stampare. All’inizio il riversamento riguarderà
quanto già in possesso della Sezione, successivamente con
la scansione del documento si potrà avere una copia sempre
pronta e disponibile senza dover cercare in archivi e "faldoni"
vari.
E’ stata poi realizzata la gestione del V.E.C.A, del
cosiddetto mattinale, delle scorte e per tutto è stata creata
una base comune per utilizzare una procedura unica, che permetta
di avere un archivio diretto al CEPS (Centro Elettronico Polizia
Stradale) e quindi consultabile a base nazionale.
La grande variazione che sta per entrare trionfante, soprattutto
per chi dovrà usufruirne, è invece il "Sercar"
per la gestione dei servizi: installato prima solo ed esclusivamente
sul sistema operativo Windows98, ed incompatibile su ogni altra
piattaforma, ora verrà installato su Windows NT con i grandi
vantaggi che ne trarrà di conseguenza. Ovviamente il Windows
NT non ha tutte le potenzialità dei nuovi sistemi Windows,
ma sicuramente l’affidabilità e la stabilità
è maggiore di quanto si potesse avere con Windows98.
Ma la vera rivoluzione è nella fornitura dei portatili alle
pattuglie: verranno infatti consegnati dei computer portatili agli
equipaggi della polstrada, collegati in GPRS con la sede centrale,
così da facilitare ogni controllo e il tutto aggiornato in
tempo reale. Queste novità permetteranno, come già
anticipato, l’abbandono del materiale cartaceo per riversare
il materiale in formato elettronico.
Consultazione ed organizzazione del lavoro avverranno così
in minor tempo: nessun rischio di usura, danneggiamento e tanto
meno nessun rischio perdita del carteggio.
I più maliziosi, però, obietteranno che un documento
firmato in cartaceo non ha la stessa validità di uno scritto
al computer. Non nutriamo dubbi a tal proposito, tuttavia l’elettronica
fornisce un grosso aiuto grazie alla procedura di "protocollazione
e scansione" di tutto il materiale messo agli atti.
Tale procedura, partita un anno fa, ha creato inizialmente non pochi
problemi dovuti maggiormente all’inesperienza del mezzo, ma
oggi anche i più reticenti non possono che concordare
sulla praticità e soprattutto sulla velocità della
gestione del lavoro informatizzato.
Ma chi c’è dietro a tutto questo? E dove si trova la
stanza dei bottoni?
Si chiama CEPS (Centro Elettronico Polizia Stradale) ed è
a Settebagni, in provincia di Roma, dove opera grazie anche al sostanziale
apporto di alcune importanti aziende, tra le quali non si può
non menzionare la Unisys, responsabile della gestione dell’Help
Desk. Una sorta di call-center tecnico adibito alla risoluzione
delle problematiche tecniche.
A differenza di un call-center vero e proprio, al quale potenzialmente
chiamano tutti i clienti di un determinato servizio, i principali
interlocutori sono i "referenti informatici" presenti
in ogni reparto della polstrada. Quella del "referente"
non è una qualifica ufficiale, cioè non è un
"grado" o una funzione specificatamente prevista dal regolamento,
ma più semplicemente identifica coloro che si occupano della
gestione informatica in seno alla Sezione o al Compartimento.
Una media di 800 chiamate al mese per due operatrici di front-line
ed altri operatori di back line, sono il risultato di un rapporto
consolidato e che migliora nel tempo. La distinzione, naturalmente,
è dovuta alle chiamate telefoniche di prima gestione ed alle
altre, gestite via posta elettronica, che assicurano una risoluzione
immediata di almeno il 60% delle richieste. Tuttavia, si può
certamente affermare che tutte le problematiche di competenza dell’Help
Desk non rimangono irrisolte per più di tre giorni e dunque
la risposta è mediamente in tempo reale. Tutto ciò
permette un monitoraggio continuo delle apparecchiature che operano
attraverso il CEPS e nella periferia, garantendo così affidabilità
e sicurezza al sistema informatico.
Insomma per ribadire il concetto espresso all’inizio, il processo
di informatizzazione all’interno della Polizia Stradale non
può più essere "arrestato".
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