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Il rosso scatta mentre si attraversa il semaforo, multa legittima? Parola all'avvocato

Cassazione, ordinanza 11 gennaio 2019, n. 567

Il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del semaforo o dell'agente del traffico vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 167 ad euro 666": questo il testo dell'art. 146 comma 3 del Codice della Strada. 

Quando però tale multa può dirsi legittima?
Il caso. Un cittadino del bolognese veniva sanzionato per non essersi fermato al rosso semaforico. Egli si opponeva alla multa sostenendo che la durata di proiezione della luce semaforica gialla fosse stata di tale brevità da non consentire l'arresto in sicurezza del veicolo all'apparire della luce rossa. In primo grado il giudice di pace di Bologna rigettava il ricorso, sostenendo che le affermazioni del ricorrente non fossero provate. Egli impugnava così la sentenza innanzi il Tribunale di Bologna competente, sostenendo che anzitutto il giudice di prime cure non avesse valutato la durata effettiva della luce gialla del semaforo. I giudici rigettavano nuovamente il ricorso in quanto il Codice della Strada nulla prevede in merito alla durata che dovrebbero avere le proiezioni luminose dei semafori e ritenendo comunque non provata la contestata insufficiente durata della luce gialla.

La decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado, rigettando ancora una volta il ricorso del bolognese multato. I giudici hanno infatti ritenuto che dagli accertamenti era emerso che la luce semaforica gialla, cronometrata, fosse adeguata a quanto previsto dalla Risoluzione del Ministero dei Trasporti n. 67906 del 2007. Inoltre, era stato attestato il regolare funzionamento del semaforo e del sistema di segnalazione luminosa depositando in primo grado il certificato di omologazione ed il verbale di collaudo e di verifica annuale. Tra l’altro, dagli atti di causa, era emerso che la luce rossa del semaforo era già scattata ancor prima che il veicolo attraversasse la linea semaforica.

Il principio
“Poichè la luce rossa è preceduta dalla luce gialla, in corrispondenza della quale il conducente è tenuto a rallentare e a predisporre il veicolo all'arresto, deve ritenersi legittima la contestazione della violazione del Codice della Strada, giacchè il conducente ha avuto il tempo necessario per effettuare l'arresto del veicolo in sicurezza”.

Carla Voria
da bolognatoday.it

Mercoledì, 13 Febbraio 2019
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