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Articoli 14/10/2005

da Il Centauro n.98 - Settembre 2005 - Lo stato della segnaletica stradale in Italia

opportunità di verifica tramite uno studio campionario
da Il Centauro n.98 - Settembre 2005

 

Lo stato della segnaletica stradale in Italia
opportunità di verifica tramite uno studio campionario

Gli operatori del settore concordano nel ritenere che la sicurezza stradale sia il risultato di diversi fattori che interagiscono complessivamente sul sistema del traffico. Eí necessario, quindi, adottare un approccio sistematico in grado di coinvolgere tutte le variabili che concorrono ad influenzare líandamento del livello di sicurezza sulle strade. La segnaletica stradale Ë, tra queste, una variabile tra le pi˜ significative, ma anche tra le pi˜ trascurate.

Lo studio dello stato della segnaletica, costituisce un utile strumento di lavoro e di consultazione per i tecnici delle Pubbliche Amministrazioni e per gli organi di Pubblica Sicurezza.

La verifica della conformitý della segnaletica stradale al Codice della Strada Ë senza dubbio un argomento su cui si Ë discusso spesso, noi stessi in un passato articolo ne abbiamo descritte le caratteristiche. Da automobilista mi trovo spesso a verificare personalmente lo stato della segnaletica, ma questa analisi ìa sensazioniî, che ognuno di noi puÚ fare girando per le nostre strade, deve essere necessariamente suffragata da un indagine campionaria eseguita con un metodo scientifico. Questo per evitare di trarre conclusioni affrettate e semplicistiche. Per questo motivo nel 1997 il Centro Studi 3M per la Sicurezza Stradale ha promosso il primo studio sullo stato della segnaletica verticale in Italia, seguito poi da aggiornamenti periodici, per verificare le tendenze in questo campo.

Lo studio

Lo studio, di seguito illustrato, propone uníanalisi sullo stato della segnaletica stradale in Italia, in relazione alla quantitý e tipologia dei segnali, e alla qualitý dei materiali utilizzati, con lo scopo di colmare la grave lacuna di informazioni in questo campo.

I risultati ottenuti possono costituire un utile strumento di lavoro e di consultazione per i tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, nonchÈ per i gestori della segnaletica, fornendo elementi conoscitivi per promuovere la sostituzione e líaggiornamento del parco segnali esistente.

Líintroduzione del Nuovo Codice della Strada, datata 1992, ha comportato, per le Pubbliche Amministrazioni, líadeguamento della segnaletica verticale alla normativa vigente e quindi la dismissione del vecchio parco segnaletico che fa ancora riferimento alla normativa del 1959.

Il Disciplinare Tecnico pubblicato su Gazzetta Ufficiale con DM 31 marzo 1995, circa le modalitý di determinazione dei livelli di qualitý (rifrangenza e colorimetria) delle pellicole retroriflettenti impiegate per la costruzione dei segnali stradali, ha inoltre fissato particolari limiti cui le pellicole di rivestimento dei segnali stradali devono sottostare. Attraverso la ricerca si Ë voluto misurare la conformitý e líadeguamento nel tempo dei segnali alle disposizioni di legge. Un ulteriore spunto di riflessione potrý essere rappresentato dalle situazioni singolari messe in risalto dalla ricerca. La ricerca promossa dal Centro Studi 3M Ë stata coordinata ed organizzata nelle diverse fasi dalla societý A.C.P. & Parteners; la costruzione del campione Ë stata seguita dalla societý ALIS. 

 
In alcuni casi lo stato della segnaletica ha carenze evidenti

Sintesi dello studio

Gli obiettivi dello studio sono di due tipi.

Quantitativi:

ï analisi, secondo caratteristiche scelte, della composizione della segnaletica stradale rilevata in un campione di comuni;

ï estrapolazione delle quantitý rilevate in un campione di comuni rapportate allíuniverso di riferimento della segnaletica stradale.

Qualitativi:

ï descrizione, secondo parametri scelti, della rispondenza di un campione di segnali alla normativa vigente.

La ricerca si Ë avvalsa del contributo delle seguenti fonti informative:

1.rilevazione sul campo dellíindagine campionaria compiuta tra la fine dellíanno 1997 ed líinizio del 1998 in 155 comuni di 31 province italiane ed i successivi aggiornamenti;

2.dati sulla distribuzione regionale della rete stradale italiana pubblicati dallíISTAT;

3.rilevazione telefonica, presso i comuni scelti, dei dati sugli investimenti in segnaletica e gli sviluppi stradali (155 comuni di 31 province italiane);

4.dati ISTAT sulla popolazione residente, la superficie occupata e la morfologia dei comuni italiani;

5.indicatori provinciali ricavati dai dati pubblicati periodicamente da fonti diverse da ISTAT.

I dati di base utilizzati per le analisi quantitative e qualitative e le stime nazionali provengono dallíindagine campionaria citata al punto 1.

I dati citati al punto 2 sono stati utilizzati per ottenere i fattori di espansione allíuniverso delle strade extraurbane.

I dati al punto 3, riferiti agli sviluppi stradali comunali, hanno permesso di stimare lo sviluppo delle strade comunali urbane. Infine le fonti citate ai punti 4 e 5 hanno consentito la costruzione del campione su cui Ë stata compiuta líindagine campionaria. Líobiettivo primario dello studio Ë la corretta rappresentazione della segnaletica presente sullo sviluppo totale delle strade italiane, ad esclusione delle autostrade. Líuniverso di riferimento dello studio Ë quindi costituito dalla segnaletica stradale presente sui 300.000 Km di strade extraurbane stimate da ISTAT (statali, provinciali e comunali extraurbane) e sui restanti km di strade comunali urbane non stimate dalle statistiche pubbliche. Essendo impossibile svolgere il censimento dellíintera segnaletica stradale nazionale, si Ë deciso di fare riferimento ad un campione di comuni italiani scelti sulla base delle realtý amministrative locali, ipotizzando di ottenere in questo modo un campione rappresentativo di tutta la rete viaria italiana.

Eí stato inoltre selezionato un campione di province sulla base di particolari caratteristiche sociali, morfologiche, economiche ed amministrative. Allíinterno di queste province sono stati scelti 4 comuni ìtipoî oltre al capoluogo. In ciascun comune, compreso il capoluogo, sono stati censiti uno o pi˜ tratti di strada di lunghezza predeterminata, selezionati tramite uníestrazione casuale.


a volte la non conformità deriva da un non corretto posizionamento della segnaletica

Sui percorsi stradali scelti sono state rilevate le caratteristiche di tutti i segnali presenti, identificati tramite il progressivo chilometrico rispetto al punto di partenza del percorso. Per alcuni dei segnali (individuati allíinterno del percorso con il metodo dellíestrazione casuale) sono stati rilevati, con appositi strumenti, i valori relativi alle caratteristiche colorimetriche e di rifrangenza (coefficiente areico di intensitý luminosa Rí, fattore di luminanza Y, coordinate tricromatiche x e y).

I dati raccolti per la segnaletica stradale attraverso líindagine campionaria sono stati rapportati allíuniverso di riferimento nazionale secondo un procedimento a 2 stadi che ha portato alle seguenti stime:

1.stima dei km totali per le strade (comunali) urbane;

2.stima del numero e delle statistiche elementari dei segnali presenti sulle strade extraurbane e sulle strade (comunali) urbane.

Sulla base di coefficienti di espansione ricavati dai punti 1. e 2., Ë stato possibile stimare come si compone la segnaletica stradale attraverso:

ï la tipologia di segnale (3 classi)

ï líetý (4 classi)

ï la classe di pellicola (3 classi)

ï la conformitý al codice (2 classi).

Come risultato diretto, sulla base delle caratteristiche della segnaletica, Ë stato possibile valutare líindicatore medio che caratterizza la segnaletica a livello nazionale e a livello di area geografica.

Líindagine ha prodotto, oltre ai risultati primari sopra descritti, altri risultati accessori che sono derivati dalle informazioni raccolte durante lo svolgimento dellíindagine.

Tali risultati riguardano gli investimenti in segnaletica e gli sviluppi stradali per i comuni scelti.

Questo lavoro di ricerca sulla segnaletica ha evidenziato una serie di problematiche che offrono interessanti spunti di riflessione.

Le condizioni della segnaletica stradale riscontrate sono molto variabili, non solo in differenti aree geografiche, ma talvolta anche in differenti zone dello stesso comune. Si tratta di interventi eseguiti a ìmacchia di leopardoî, in zone e ambiti limitati, e non frutto di una preventiva e corretta programmazione. Si assiste troppo spesso a una ìstratificazioneî della segnaletica che denota, spesso, una mancanza di pianificazione.

I risultati, nel dettaglio, saranno descritti nel successivo articolo.

Claudio Galbiati
Centro Studi 3M per la Sicurezza Stradale

 


Venerdì, 14 Ottobre 2005
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