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Gli
operatori del settore concordano nel ritenere che la sicurezza
stradale sia il risultato di diversi fattori che interagiscono
complessivamente sul sistema del traffico. Eí necessario,
quindi, adottare un approccio sistematico in grado di coinvolgere
tutte le variabili che concorrono ad influenzare líandamento
del livello di sicurezza sulle strade. La segnaletica stradale
Ë, tra queste, una variabile tra le pi˜ significative,
ma anche tra le pi˜ trascurate.
Lo studio dello stato della segnaletica, costituisce un utile strumento
di lavoro e di consultazione per i tecnici delle Pubbliche
Amministrazioni e per gli organi di Pubblica Sicurezza.
La
verifica della conformitý della segnaletica stradale al Codice
della Strada Ë senza dubbio un argomento su cui si Ë discusso
spesso, noi stessi in un passato articolo ne
abbiamo descritte le caratteristiche. Da automobilista
mi trovo spesso a verificare personalmente lo stato della
segnaletica, ma questa analisi ìa sensazioniî, che ognuno di
noi puÚ fare girando per le nostre strade, deve essere necessariamente
suffragata da un indagine campionaria eseguita con un metodo
scientifico. Questo per evitare di trarre conclusioni affrettate
e semplicistiche. Per questo motivo nel 1997 il Centro Studi
3M per la Sicurezza Stradale
ha promosso il primo studio sullo
stato della segnaletica verticale in Italia, seguito poi da
aggiornamenti periodici, per verificare le tendenze in questo
campo.
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Lo
studio
Lo
studio, di seguito illustrato, propone uníanalisi sullo stato della
segnaletica stradale in Italia, in relazione alla
quantitý e tipologia dei segnali, e alla qualitý dei materiali utilizzati,
con lo scopo di colmare la grave lacuna di informazioni in questo
campo.
I
risultati ottenuti possono costituire un utile strumento di lavoro
e di consultazione per i tecnici delle Pubbliche Amministrazioni,
nonchÈ per i gestori della segnaletica,
fornendo elementi conoscitivi per promuovere la sostituzione e líaggiornamento
del parco segnali esistente.
Líintroduzione
del Nuovo Codice della Strada, datata 1992, ha comportato, per le Pubbliche Amministrazioni,
líadeguamento della segnaletica verticale alla normativa vigente
e quindi la dismissione del vecchio parco segnaletico che fa ancora
riferimento alla normativa del 1959.
Il
Disciplinare Tecnico pubblicato su Gazzetta Ufficiale con DM 31
marzo 1995, circa le modalitý di determinazione dei livelli di
qualitý (rifrangenza e colorimetria) delle
pellicole retroriflettenti impiegate per la costruzione dei segnali
stradali, ha inoltre fissato particolari limiti cui le pellicole
di rivestimento dei segnali stradali devono sottostare. Attraverso
la ricerca si Ë voluto misurare la conformitý e líadeguamento nel
tempo dei segnali alle disposizioni di legge. Un ulteriore
spunto di riflessione potrý essere rappresentato dalle situazioni
singolari messe in risalto dalla ricerca. La ricerca promossa dal
Centro Studi 3M Ë stata coordinata ed organizzata nelle diverse
fasi dalla societý A.C.P. & Parteners; la
costruzione del campione Ë stata seguita dalla societý ALIS.
In alcuni casi lo stato della segnaletica ha carenze evidenti
Sintesi
dello studio
Gli
obiettivi dello studio sono di due tipi.
Quantitativi:
ï analisi, secondo caratteristiche scelte, della composizione della
segnaletica stradale rilevata in un campione di comuni;
ï
estrapolazione delle quantitý rilevate in un campione di comuni
rapportate allíuniverso di riferimento della segnaletica stradale.
Qualitativi:
ï
descrizione, secondo parametri scelti, della rispondenza di
un campione di segnali alla normativa vigente.
La
ricerca si Ë avvalsa del contributo delle seguenti fonti informative:
1.rilevazione sul campo dellíindagine campionaria compiuta
tra la fine dellíanno 1997 ed líinizio
del 1998 in 155 comuni di 31 province
italiane ed i successivi aggiornamenti;
2.dati sulla distribuzione
regionale della rete stradale italiana pubblicati dallíISTAT;
3.rilevazione telefonica, presso
i comuni scelti, dei dati sugli investimenti in segnaletica e gli
sviluppi stradali (155 comuni di 31 province italiane);
4.dati ISTAT sulla popolazione
residente, la superficie occupata e la morfologia dei comuni italiani;
5.indicatori provinciali ricavati
dai dati pubblicati periodicamente da fonti diverse da ISTAT.
I
dati di base utilizzati per le analisi quantitative e qualitative
e le stime nazionali provengono dallíindagine campionaria citata
al punto 1.
I
dati citati al punto 2 sono stati utilizzati per ottenere i fattori
di espansione allíuniverso delle strade extraurbane.
I
dati al punto 3, riferiti agli sviluppi stradali comunali, hanno
permesso di stimare lo sviluppo delle strade comunali urbane. Infine
le fonti citate ai punti 4 e 5 hanno consentito la costruzione del
campione su cui Ë stata compiuta líindagine campionaria. Líobiettivo
primario dello studio Ë la corretta rappresentazione della segnaletica
presente sullo sviluppo totale delle strade italiane, ad esclusione delle autostrade. Líuniverso di riferimento dello
studio Ë quindi costituito dalla segnaletica stradale presente sui
300.000 Km di strade extraurbane
stimate da ISTAT (statali, provinciali e comunali extraurbane) e
sui restanti km di strade comunali urbane non stimate dalle statistiche
pubbliche. Essendo impossibile svolgere il censimento dellíintera
segnaletica stradale nazionale, si Ë deciso di fare riferimento
ad un campione di comuni italiani scelti sulla base delle realtý
amministrative locali, ipotizzando di ottenere in questo modo un
campione rappresentativo di tutta la rete viaria italiana.
Eí
stato inoltre selezionato un campione di province sulla
base di particolari caratteristiche sociali, morfologiche,
economiche ed amministrative. Allíinterno di queste province sono
stati scelti 4 comuni ìtipoî oltre al capoluogo. In ciascun comune,
compreso il capoluogo, sono stati censiti uno o pi˜ tratti di strada di lunghezza
predeterminata, selezionati tramite uníestrazione casuale.
a volte la non conformità deriva da un non corretto posizionamento
della segnaletica
Sui
percorsi stradali scelti sono state rilevate le caratteristiche
di tutti i segnali presenti, identificati tramite il progressivo
chilometrico rispetto al punto di partenza del percorso. Per alcuni
dei segnali (individuati allíinterno del percorso con il metodo
dellíestrazione casuale) sono stati rilevati, con appositi strumenti, i valori relativi alle caratteristiche
colorimetriche e di rifrangenza (coefficiente areico di intensitý luminosa Rí, fattore di luminanza Y, coordinate tricromatiche
x e y).
I
dati raccolti per la segnaletica stradale attraverso líindagine
campionaria sono stati rapportati allíuniverso di riferimento nazionale
secondo un procedimento a 2 stadi che ha portato alle seguenti stime:
1.stima dei km totali per
le strade (comunali) urbane;
2.stima del numero e delle
statistiche elementari dei segnali presenti sulle strade extraurbane
e sulle strade (comunali) urbane.
Sulla base di coefficienti di espansione ricavati dai punti
1. e 2., Ë stato possibile stimare come
si compone la segnaletica stradale attraverso:
ï
la tipologia di segnale (3 classi)
ï
líetý (4 classi)
ï
la classe di pellicola (3 classi)
ï
la conformitý al codice (2 classi).
Come
risultato diretto, sulla base delle caratteristiche della segnaletica,
Ë stato possibile valutare líindicatore medio che caratterizza la
segnaletica a livello nazionale e a livello di
area geografica.
Líindagine
ha prodotto, oltre ai risultati primari sopra descritti, altri risultati accessori che sono derivati dalle informazioni raccolte
durante lo svolgimento dellíindagine.
Tali
risultati riguardano gli investimenti in segnaletica e gli sviluppi
stradali per i comuni scelti.
Questo
lavoro di ricerca sulla segnaletica ha evidenziato una serie di
problematiche che offrono interessanti spunti di riflessione.
Le
condizioni della segnaletica stradale riscontrate sono molto variabili,
non solo in differenti aree geografiche, ma talvolta anche in differenti
zone dello stesso comune. Si tratta di interventi
eseguiti a ìmacchia di leopardoî, in zone e ambiti limitati, e non
frutto di una preventiva e corretta programmazione. Si assiste troppo
spesso a una ìstratificazioneî della segnaletica che denota, spesso,
una mancanza di pianificazione.
I
risultati, nel dettaglio, saranno descritti nel successivo articolo.
Claudio
Galbiati
Centro Studi 3M
per la
Sicurezza Stradale
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