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Notizie brevi 24/09/2004

Stati Uniti - STUDIATI GLI EFFETTI DELLA MARIJUANA: CHI LA FUMA VA INCONTRO A DANNI IRREVERSIBILI AL CERVELLO

Stati Uniti

STUDIATI GLI EFFETTI DELLA MARIJUANA: CHI LA FUMA VA INCONTRO A DANNI IRREVERSIBILI AL CERVELLO

(ASAPS) – I ricercatori dell’università di Stanford e dell’Istituto Superiore di Medicina “Albert Einstein”, hanno pubblicato sulle prestigiose riviste Nature  e Neuron, i risultati di due diversi studi sugli effetti nel cervello derivanti dal consumo di marijuana. Secondo la prima ricerca, il consumo di questa droga, erroneamente definita leggera, provoca alterazioni nella memoria, nell’apprendimento, sulla coordinazione motoria, sulla percezione delle sensazioni e del tempo. Alla faccia, dunque, della droga leggera! La novità più importante di questo importante lavoro è che si è finalmente in grado di spiegare come agiscano i componenti chimici di questa sostanza stupefacente nei confronti dei recettori neuronali. La complessa ricerca, coordinata dal dottor David Prince e dalla dottoressa Irene Pimley, indica che il cannabinoide presente nella marijuana (THC), agisce sull’attività di un gruppo di neuroni che hanno un’importanza vitale per la corteccia cerebrale, nella quale avvengono moltissimi dei processi di elaborazione delle informazioni da parte del cervello. “La marijuana – scrivono i ricercatori – è una droga di larghissimo consumo, che provoca nel cervello dei suoi consumatori un processo che ancora non conosciamo del tutto”. Come dire, una goccia di conoscenza in un mare ancora inesplorato ma comunque pericoloso. Dal canto suo, il ricercatore Pablo Castello, dell’Istituto Einstein di New York, coautore del lavoro pubblicato sulla rivista Neuron, ha spiegato come la sua ricerca si sia concentrata sugli effetti che il principio attivo della Marijuana, il THC, ha sull’ippocampo, una parte del cervello di primaria importanza, nei processi legati alla memoria ed all’apprendimento, confermando quindi quanto accertato dai colleghi della Standford. Una delle conclusioni della ricerca è che sostanze come la THC inibiscano la produzione dei neurotrasmettitori, con l’effetto di creare deficit nella connessione tra neuroni. Il consumo continuo di droghe provoca un eccitazione più grande nell’ippocampo, modificandone la struttura. Effetti irreversibili, appunto. (ASAPS)

 

 

 

Venerdì, 24 Settembre 2004
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