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Notizie brevi 21/02/2019

Duecentomila "Pass" disabili mai restituiti dopo il decesso dei titolare

Nel solo comune di Verona ne sono stati trovati 1738, ancora conservati dai familiari dei defunti. Maxi operazione per stanare gli illeciti

Arriva da Verona una fotografia dell'incredibile situazione dei pass disabili mai restituiti dai familiari dopo il decesso del titolare: sono 1738, mai tornati al comune negli ultimi dieci anni. E se questo è il dato di una sola città e provincia, si stima che in Italia - su 2 milioni di pass disabili rilasciati in totale - possano essere circa 200 mila i permessi legati a persone decedute ancora in mano a parenti.

"Grazie ai nuovi controlli con il sistema elettronico Giano - spiega il comandante della Polizia municipale di Verona Luigi Altamura - abbiamo azzerato le denunce per uso di atto falso guarda che presentazione del documento, ma c'è ancora molto da fare per sanare questo mondo di illeciti". Non a caso è stata appena varata l'operazione "Senza Ritegno 2 Abusi sull’utilizzo di pass disabili" che ha portato in poco tempo a controllare 6.016 tagliandi e contestare 727 violazioni per divieto di sosta negli spazi per diasabili.

Va ricordato che con il suo permesso, l’invalido può entrare liberamente nella Ztl, percorrere corsie bus, trovare parcheggi agevolati e comodi, non pagare ticket sosta sulle strisce blu, disinteressarsi del disco orario, avere garanzia che la sua auto non verrà rimossa ma solo spostata. Insomma il permesso per invalidi è un lasciapassare assoluto di mobilità anche per esigenze di terzi, spesso all’insaputa del titolare
(che è a letto, in casa di riposo, al mare, in montagna, a giocare a carte con le amiche…).

Tanti i casi segnalati dalla polizia di Verona, dall’universitario che usava il permesso del padre per parcheggiare vicino alla sede dove si tengono le lezioni una zona dove la sosta è difficile per la presenza di numerosi uffici, banche e negozi a quello del giovane professionista del centro storico che usava il permesso della zia (a casa che non sapeva del nipote) per sostare in centro per recarsi al lavoro.

E' stato perfino fermato un 60enne che usava il permesso della madre per entrare nella Ztl e che aveva dichiratao agli agenti che aveva accompagnato la madre - deceduta due anni fa - in uno studio medico del centro.

Così dopo la campagna di sensibilizzazione per restituire il pass disabile delle persone decedute, da marzo a Verona scatteranno controlli a tappeto, sotto casa e con gli accertatori della sosta per rimozione auto e ritiro pass. I furbetti dei permessi illeggittimi sono avvisati.


Operazione  "Senza Ritegno 2 Abusi sull’utilizzo di pass disabili" della Polizia Municipale di Verona
Semplicemente assurdo. Solo da noi i morti riescono ancora a “viaggiare”. (ASAPS)

Giovedì, 21 Febbraio 2019
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