Londra, ricerca per minimizzare i rischi da circolazione e per aumentare l’ergonomicità dell’uso "da parte dei privati" dell’automobile. Presto corsie preferenziali per chi usa l’auto in gruppo. | |
(ASAPS)
LONDRA - l’idea nasce da una semplice constatazione: nelle lunghe
code delle freeways inglesi, come del resto in quelle di tutto il mondo
occidentale, il rapporto uomo auto è spesso uno a uno. Sulla base
di questa semplice riflessione, il ministro inglese dei Trasporti Alistar
Darling ha commissionato una ricerca volta a stabilire le modalità
attraverso cui concedere corsie preferenziali a chi sceglierà di
viaggiare in gruppo rispetto a chi preferisce farlo da solo. In una fase
iniziale del progetto, sei grandi arterie saranno destinate alla sperimentazione,
e secondo gli ideatori del teorema l’effetto benefico potrebbe ridurre
sensibilmente gli incolonnamenti e i tempi di attesa nelle ore di punta,
con ovvi benefici anche da un punto di vista stressogeno e della sicurezza
stradale. Se da una parte iniziativa ha riscosso un ampio consenso, soprattutto
dalle forze ambientaliste, dall’altra ha fatto registrare le feroci
critiche di alcune potenti associazioni di automobilisti, che hanno fatto
notare all’uomo di Tony Blair come l’adozione di un piano di
questo genere comporterebbe la discriminazione di un congruo numero di
automobilisti, che per orari e destinazioni professionali non possono
beneficiare di altri compagni viaggio. In ogni caso, dopo aver annotato
le rimostranze, Darling ha limitato l’iniziativa a 6 autostrade pluricorsia
- dove è sicuramente più facile dedicarne una alla categoria
delle cosiddette pool car - e nella fascia oraria compresa tra le 6.30
e le 9.00. I conducenti dei veicoli che occuperanno indebitamente la nuova
corsia preferenziale, incorreranno in una sanzione di 150 euro. Nella
fase sperimentale, sarà la Polizia Stradale a far rispettare il
nuovo dettame di legge, in attesa che il sofisticato sistema di telecamere
in divisa che controlla l’andamento del traffico e rileva le infrazioni,
venga regolato anche per questo tipo di accertamento. l’idea, però,
non è originale. Un analogo dispositivo venne ideato dallo staff
dell’ex capo del governo spagnolo José Aznàr, che diede
via libera alla sperimentazione del sistema di circolazione multipendolare,
in un lungo tratto della A6, un‚arteria di grandi dimensioni priva
di pedaggio (come molte arterie iberiche, a dire la verità) e dotata
di quattro corsie per ogni senso di marcia. l’autovia, così
si chiamano in Spagna le superstrade, dispone di due corsie centrali reversibili,
entrambe riservate alle VAO, veicoli ad alta occupazione. Il vantaggio
economico rilevato è stato così evidente che è bastato,
da solo, a diffondere in maniera esponenziale il sistema del pool car,
con l’indiscutibile e conseguente vantaggio di limitare consumi,
inquinamento e sinistri. Il merito di aver introdotto la corsie preferenziale
per i VAO, però, è tutto a stelle e strisce. Nelle highways
americane, infatti, il sistema venne adottato per la prima volta negli
anni ‚70, ed ora è una consuetudine in ben 30 stati dell’Unione.
(ASAPS).
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