Se
si considera che nel 2003 la Polizia Stradale ha effettuato circa 32.000
scorte a trasporti eccezionali, e anche di più, in proporzione,
nei primi 8 mesi del 2004, si può prevedere che con la recente
approvazione del provvedimento che ha modificato il Regolamento che disciplina
l’impiego dei soggetti abilitati a svolgere la scorta tecnica per
trasporti eccezionali, per il 2005 un numero notevole di pattuglie potrà
essere finalmente dirottato verso compiti di controllo e prevenzione sulle
nostre strade.
In sostanza questo provvedimento consentirà di recuperare circa
il 6-7% di pattuglie per l’attività di vigilanza stradale
e si sa quanto ce ne sia bisogno.
Rilevanti i vantaggi anche per le imprese di autotrasporto specializzate
nel settore, che non saranno più legate alle difficoltà
tecniche e logistiche per i trasporti con un lungo itinerario per i quali
erano previsti frequenti "cambi scorta" della Polizia Stradale
al limite territoriale dei Compartimenti corrispondenti alle regioni e
in qualche caso anche all’interno della regione stessa.
Ricordiamo che la modifica all’articolo 16 del Regolamento approvato
dal Consiglio dei Ministri - pubblicato con DPR 28.07.2004, n. 235, G.U.
n. 211 dell’8 settembre 2004, trae origine dalle modifiche apportate
nel 2003 all’art. 12 del CdS, a seguito delle quali anche i soggetti
abilitati a svolgere scorta civile a trasporti eccezionali erano autorizzati
ad effettuare operazioni di viabilità come disciplinare il traffico,
bloccare gli altri mezzi ai fini della fluidità del transito del
trasporto eccezionale, compiti precedentemente riservati in modo esclusivo
alle forze dell’ordine.
Con questa nuova normativa la scorta tecnica, composta da soggetti civili,
potrà quindi fermare il traffico, dirottarlo e imporre il divieto
di passaggio ai conducenti degli altri veicoli, con le apposite palette
di segnalazione, sulla base delle nuove competenze che gli derivano dalla
nuova norma di legge.
Ovviamente il personale incaricato alla scorta tecnica dovrà ottenere
un "patentino", sostenendo uno specifico esame presso i Compartimenti
Polizia Stradale che fisseranno specifiche sessioni.
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