di Lorenzo Borselli*
Panico e pirateria: c’è correlazione?
O è solo un problema di educazione?
“Chi fa la spia
non è figlio di Maria
non è figlio di Gesù
quando muore va laggiù…”
Serravalle Pistoiese, 12 gennaio 2019. È un sabato: sono da poco passate le due del pomeriggio; un cinquantenne esce da un bar per salire nella sua auto, parcheggiata ai bordi della strada, quando una Fiesta fa manovra di retromarcia finendo contro la sua portiera. L’uomo è schiacciato tra lo sportello e la carrozzeria, grida disperatamente perché l’auto sembra non interrompere quella manovra. I passanti gridano, alcune auto si accostano, suonano il clacson e alla fine, per fortuna tutto finisce. Ma la Fiesta non si ferma: il conducente finge di farlo e basta, poi ingrana la prima e scappa a tutta velocità sulla provinciale, verso Pistoia, percorre un paio di chilometri sfrecciando nelle traverse e poi sbanda, invade la corsia opposta e si schianta contro un’auto che proveniva in direzione opposta, distruggendola...
da il Centauro n. 218
Una ricerca per capire fino a dove il panico... (ASAPS)