FRANCIA, TORNA A SCENDERE IL LIVELLO DI SINISTROSITÀ NEL PAESE: NETTO MIGLIORAMENTO DEI DATI NEL MESE DI AGOSTO, ESATTAMENTE COME IN SPAGNA. COSCIENZE SUBITO TOCCATE E GENDARMI IN PRIMA LINEA, CONTRO ALCOL E VELOCITÀ ECCESSIVE di Lorenzo Borselli |
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(ASAPS) PARIGI — Il miglioramento è netto (-12,5% dei morti), ed ora a Parigi tirano tutti un sospiro di sollievo. Avevamo infatti raccontato, nelle scorse settimane, di quanto fosse cresciuta l’apprensione attorno all’improvvisa inversione di tendenza, resa ancora più bollente dall’infervorarsi della polemica politica attorno al nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti francese. Attorno a lui, il consiglio dei ministri aveva fatto quadrato, pur riparando ad alcune esternazioni che gli erano costate pesanti critiche, facendo forse ridere sotto i baffi le opposizioni ed anche alcuni quadri della maggioranza. Poi, la lancetta del barometro è tornata a segnare qualche raggio di sole, pur con la terribile constatazione che "i morti restano sempre troppi", come tengono a sottolineare le associazioni francesi che si occupano di contrasto alla violenza stradale. Ma vediamo i dati, che potrebbero essere soggetti a variazioni in considerazione del fatto che alcuni dei feriti, che versano in gravi condizioni, potrebbero andare incontro a morte nelle prossime settimane, e per questo le cifre non possono dirsi, purtroppo, definitive. Gli esperti francesi, infatti, hanno per convenzione stabilito di attendere 30 giorni dall’evento per smettere di seguire le vicissitudini di una vittima ospedalizzata. In questo lasso di tempo, ogni ferito viene contabilizzato nel BAAC, acronimo di Bollettino di Analisi per gli Incidenti stradali con lesioni, che viene aggiornato ogni 4 mesi. Questo tipo di analisi è precursore di un accordo europeo, che prevede di armonizzare i dati dell’incidentologia, parola brutta ma prossima ad entrare nel linguaggio tecnico comune (in Francia, accidentologie) dell’intera unione europea. Secondo lo stesso accordo, il ferito che dovesse essere trattenuto più di 24 ore in ospedale diviene statisticamente ospedalizzato, mentre chi dovesse prolungare il ricovero oltre il sesto giorno, viene considerato ferito grave. Nel mese di agosto appena passato, sono morte in Francia 441 persone, 63 in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando le bullettin annotò la scomparsa di 504 vite, facendo segnare un miglioramento del 12.5%. Scendono anche i feriti, anche se in proporzione minore: 8.160 quest’anno, mentre nell’agosto del 2004 erano stati 8.874. Si tratta di 714 soggetti in meno, che statisticamente significano il -8%. Il terzo dato che ha reso più tranquilli i sonni di Dominique Perben, ministro delle Infrastrutture, è quello relativo alla sinistrosità complessiva, sempre relativa ad eventi con lesioni o morte. Nel complesso sono stati rilevati 6.220 eventi, 372 in meno rispetto all’agosto dello scorso anno, quando invece furono 6.592 (-5,6%). Abbiamo elaborato i dati nella tabella 1. Dunque, è con il mese di agosto, uno dei più trafficati degli ultimi 10 anni, che la Francia torna a rispettare la propria tabella di marcia, che dovrebbe consentirle di centrare l’obiettivo di dimezzare la mortalità entro il 2010. Luglio solo un bruttissimo ricordo? Tutti sperano di sì, anche se brucia davvero aver visto crescere improvvisamente la mortalità del 7%, interrompendo così un trend positivo che era ininterrotto dal 2002. |
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Molti fanno notare che se agosto ha espresso un verdetto favorevole,
ciò lo si deve anche alle favorevolissime condizioni meteorologiche,
che sono state praticamente perfette. Altri hanno invece tenuto
a precisare che da una parte i francesi sono stati subito informati
di quanto accadeva, e le coscienze hanno subito dato il proprio
contributo, consentendo di registrare una diminuzione della velocità
media, ma dall’altra sono tornati ad aumentare i controlli
da parte di Gendarmeria, Polizia Nazionale e Locale, ancora più
numerosi in strada. Complessivamente, il numero di controlli effettuati
circa l’eccesso di velocità e guida sotto l’effetto
di alcol e stupefacenti risulta aumentato del 18% rispetto al
2004. si consideri poi, che nonostante le pressioni degli amanti
della velocità, 850 delle nuove postazioni fisse per il
rilevamento della velocità sono già state installate,
mentre le altre entreranno in funzione entro la fine dell’anno.
Nel 2006, ne seguiranno altri 500. Questa politica della Tolleranza
Zero, ormai stabile in Francia da due legislature, consente di
abbassare del -2,5% il tasso di mortalità estiva, notoriamente
la peggiore di tutto l’anno. All’indomani del verdetto
nero di luglio, i Prefetti francesi si sono messi subito all’opera,
commissionando un’inchiesta che aveva attribuito al rilassamento
dei conducenti francesi l’improvvisa escalation di vittime.
Secondo i ricercatori, infatti, l’impennata era dovuta all’inattesa
mattanza sulle strade urbane, dove la peggio l’avevano avuta
i conducenti di veicoli a due ruote. Per le associazioni, molto
del peggio e del meglio è dipeso dai messaggi arrivati
dallo stato: le nuove campagne e la constatazione che sulla strada
non c’è tolleranza, spiegano la caduta e il miglioramento.
L’obiettivo del governo, dunque, torna ad essere quello di
scendere al più presto sotto la soglia dei 5mila morti
all’anno, mentre dal mondo delle associazioni molti cominciano
a guardare alla Gran Bretagna con grandissimo rispetto. Ricordiamo,
infatti, che sulle strade inglesi la mortalità è
scesa nel 2004 sotto le 3.500 vittime. Un dato che ci svantaggia
davvero tanto, e che dimostra che se c’è un terzo
mondo della sicurezza stradale, noi ci siamo ancora dentro. (ASAPS)
Tabella 1: Fonte: Ministero delle Infrastrutture francese. Elaborazione Il Centauro/Asaps
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