Castiglione del Lago
Provoca incidente e fugge, quando i carabinieri lo ritrovano tenta di mangiarsi il verbale
Provoca un incidente con soli danni alle vettura, scappa via dal luogo del sinistro, viene inseguito fin sotto casa e quando i carabinieri gli consegnano il verbale lo accartoccia e se lo mangia.
L’incidente era avvenuto lungo la strada che collega Castiglion del Lago a Cortona. Un automobilista stava procedendo in direzione della cittadina toscana, quando si è visto venire contro una vettura in senso contrario, in manovra di sorpasso dove vige il divieto.
Il conducente cercava ad evitare l’impatto buttandosi tutto sulla destra, male due fiancate delle vetture strusciavano tra stridii e scintille. Anche la vettura che era stata superata riportava danni per il rientro improvviso dell’auto che superava.
Dopo il contatto l’automobilista colpito si fermava e guardava nello specchietto, notando che l’altro conducente non bloccava la marcia, ma proseguiva verso Castiglion del Lago. Entrambi i conducenti delle vetture coinvolte si mettevano all’inseguimento, chiamando i carabinieri.
Nel frattempo il pirata della strada si fermava ad una stazione di servizio-bar a pochi chilometri. Quando sopraggiungevano i due automobilisti danneggiati, tirava fuori dal cassettino del cruscotto un manganello o un bastone, e li avvertiva di allontanarsi. Salvo poi salire in auto e andarsene verso casa propria.
Dalla targa i carabinieri, sopraggiunto sul posto, rintracciavano l’uomo, un polacco residente da tempo in zona, già conosciuto alle forze dell’ordine.
Una volta giunti a casa dell’uomo ne constatavano lo stato di alterazione da alcol e provvedevano a stilare il verbale di denuncia. Una volta consegnato all’uomo questo lo prendeva, lo appallottolava, se lo portava alla bocca come a volerlo mangiare, poi lo tirava fuori, lo schiacciava ancora meglio e lo lanciava via, come gesto di sfida contro i militari.
Per questo è finito a processo per aver provocato un incidente, essere fuggito dal luogo del sinistro e per oltraggio a pubblico ufficiale.
Umberto Maiorca
da perugiatoday.it
Il solito gesto da sbruffone. "Una volta consegnato all’uomo questo lo prendeva, lo appallottolava, se lo portava alla bocca come a volerlo mangiare, poi lo tirava fuori, lo schiacciava ancora meglio e lo lanciava via, come gesto di sfida contro i militari." (ASAPS)