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Notizie brevi 09/04/2019

Studio IIHS: limiti più alti sono costati in Usa 36.000 morti in più dal 1993 al 2017
da repubblica.it/motori

L'istituto assicurativo per la sicurezza stradale non ha dubbi e pubblica tutti i risultati di una sua immensa ricerca

Trentaseimila morti in più: questo il risultato in Usa dell'innalzamento dei limiti di velocità dal 1993 al 2017. Lo studio arriva dall'IIHS, l'istituto assicurativo per la sicurezza stradale, un'organizzazione non profit statunitense finanziata da compagnie di assicurazione auto, fondata nel 1959 e con sede a Arlington, in Virginia.

Ed è uno studio molto approfondito, che prende in esame un periodo lunghissimo - dal 1993 al 2017 - e centinaia di migliaia di tratti autostradali, incrociando le statistiche delle vittime prima e dopo l'innalzamento dei limiti.

In molti stati Usa infatti i limiti di velocità sono passati da 65 fino a 80 o 85 miglia all'ora. E  Dopo aver contabilizzato altri fattori che contribuiscono al tasso di mortalità, IIHS ha rilevato che se i limiti di velocità non fossero cambiati rispetto al 1993, ci sarebbero stati 36.760 decessi in meno dovuti a incidenti stradali. E solo nel 2017, se ci fossero stati limiti di velocità inferiori, in Usa si sarebbero potute salvare 1.934 persone. Lavorando ancora sulle statistiche, secondo l'IIHS, ogni aumento di 5 km / h nei limiti di velocità ha portato ad un aumento dell'8,5% degli incidenti mortali su autostrade e autostrade e un aumento del 2,8% degli incidenti mortali su altre strade.


Studio IIHS: limiti più alti sono costati in Usa 36.000 morti in più dal 1993 al 2017

Non solo: l'IIHS osserva che un Comitato del Consiglio Nazionale delle Ricerche Usa ha scoperto che nel 1974 sono state risparmiate dalle 3.000 alle 5.000 vite abbassando il limite di velocità nazionale a 55 miglia all'ora dal vecchio 60-70 mph. Non solo: quando agli Stati fu concesso di innalzare i limiti fino a 65 miglia nel 1987, la NHTSA scoprì che ci furono duemila morti in più dal 1987 al 1990...

Insomma, dopo la Volvo che ammete "La velocità è pericolo" e blocca a 180 orari tutte le sue auto e dopo il Consiglio Europeo per la Sicurezza Stradale (Etsc) tira fuori uno studio che dimostra come abbassando di 1 km la velocità media sulle strade Ue si risparmierebbero 2.100 vittime l'anno arriva una nuova tegola per chi punta ancora ad alzare i limiti di velocità sulle strade.

da repubblica.it/motori


Un studio per quelli che: “Aumentiamo la velocità a 150 km/h nella autostrade a 3 corsie” e quelli che: “La velocità non incide più di tanto negli incidenti... Oggi si potrebbero tranquillamente aumentare le velocità...” (ASAPS)
“Un Comitato del Consiglio Nazionale delle Ricerche Usa ha scoperto che nel 1974 sono state risparmiate dalle 3.000 alle 5.000 vite abbassando il limite di velocità nazionale a 55 miglia all'ora dal vecchio 60-70 mph. Non solo: quando agli Stati fu concesso di innalzare i limiti fino a 65 miglia nel 1987, la NHTSA scoprì che ci furono duemila morti in più dal 1987 al 1990...”

Martedì, 09 Aprile 2019
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