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Rassegna stampa alcool e guida del 26 gennaio 2006


ASAPS

DENUNCIA DELL’AICAT ALL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO: LA “DRIVE BEER”?
UN MESSAGGIO INGANNEVOLE.
L’associazione fa propria l’analisi dell’ASAPS sulla birra più pubblicizzata del momento e spacciata come "In regola col Codice della Strada". Pannelli anche sulle autostrade!

Sollevare un vespaio, come si dice, non è affatto una cosa facile. Soprattutto se il favo è attaccato ad un albero di solide radici e le fronde sono avvezze al vento che lo scuote in continuazione.
Noi ci abbiamo provato, denunciando la falsità di un messaggio pubblicitario che definire ingannevole è davvero poca cosa: ci riferiamo alla “Drive Beer”, una birra definita dal produttore “quella giusta per chi guida”. Soli 2 gradi e mezzo – come a dire “bevetene quanto volete” – richiami alla velocità (testimonial il pilota Giancarlo Fisichella) ed allo sballo, il tutto sempre in macchina, come se nell’abitacolo delle nostre quattro ruote dovessimo passare tutto il tempo possibile della nostra vita, anche quello di una ciucca.
L’Aicat, l’Associazione Italiana dei Club degli Alcolisti in Trattamento, ha raccolto le considerazioni che abbiamo fatto (e che di seguito riproponiamo) analizzando l’impressionante battage pubblicitario messo in cantiere dalla società “Tarricone”, che produce la Drive Beer, ed ha scritto all’Ufficio pubblicità ingannevole dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per chiedere l’immediata sospensione di questo tipo di pubblicità, a dir poco fuorviante.
In primis perché fornisce un approccio del tutto sbagliato alla guida, messa continuamente in relazione al fattore velocità, ed inoltre perché passa la tesi che essendo una bevanda “poco” alcolica ne puoi bere quante ne vuoi, ignorando completamente il fatto che ogni individuo reagisce in maniera diversa all’assunzione di alcol, e che a berne tanta si raggiunge comunque il limite massimo di ebbrezza (0,5 g/l) previsto dalla legge.
Sarebbe come se permettessimo ad una multinazionale di sigarette di incoraggiare il consumo di una “bionda” leggera, perché i suoi effetti sono minori rispetto a quelli che si avrebbero accendendo una strong.
Infine il senso della pubblicità, soprattutto la presentazione che ne viene fatta sul sito, (ma anche sui pannelli pubblicitari collocati nelle aree autostradali, un posto proprio adatto!!) è indiscutibilmente quello di informare che c’è una birra fatta apposta per chi guida: la voce è così convincente che alla fine sembra proprio necessario berla, come se si trattasse di un integratore proposto ad giocatore nel bel mezzo di una sfiancante partita di calcio: non parrebbe esserci nulla di male.
Ora tutti attendiamo il pronunciamento dell’Autorità garante: niente di personale, ma la carenza legislativa in materia di pubblicità di alcolici comporta anche questo. La cosa più assurda è che tabacco e alcol trovano i migliori testimonial in campioni dello sport: scuderie che associano il loro nome a quello delle sigarette, bevande alcoliche promosse da campioni del motociclismo e dell’automobilismo, che invece fanno della forma fisica la loro carta vincente.
Assurdo, davvero: ci viene da pensare, e c’è poco da ridere, che in fondo lo facciano per abbattere la concorrenza. Dopo un paio di bottiglie di birra, difficile essere competitivo per lucidità e freddezza. E con un pacchetto di sigarette al giorno, difficile reggere la sforzo fisico come un non fumatore (chissà se Schumacher si accende una rossa dopo aver vinto un gran premio).


CORRIERE ROMAGNA

Così la notte è diventata più sicura

CESENA -Barriera, mezzanotte. L’autobus blu che di lì a poco partirà per un lungo giro nella Cesena by night sta scaldando i motori. Si aprono le portiere, e sembra quasi d’essere riportati indietro di qualche decina d’anni. I sedili color porpora e le tendine scure fanno pensare ad una corriera, più che ad un bus vero e proprio. L’atmosfera però è buona. "Autiere, quando si parte?" è la prima voce che si leva dal fondo del pullman. Il giro della notte sta per ricominciare, prima fermata Vidia. "Con questa iniziativa, che si ripete per il terzo anno - spiega Barbara dell’associazione Croce Bianca - offriamo un servizio ai tanti ragazzi che vogliono divertirsi il sabato notte. Loro ci chiamano, ci si mette d’accordo e poi li passiamo a prendere per portarli dove vogliono. E garantiamo anche il viaggio di ritorno". Sull’autobus stanno aspettando da qualche minuto una ventina di ragazzi. Età: dai quindici ai diciotto anni. Quindi, da chi esce per le prime volte a chi ancora non ha la patente. "Ma a volte capita che ci chiami pure gente più grande - racconta Marcella, operatore di strada - che magari lascia la macchina a casa e poi prende il pullman".Il servizio è gratuito, unica condizione è sottoscrivere una tessera. Si parte. Il vociare dei ragazzi, sui sedili in fondo, si fa sempre più forte. Qualcuno ha bevuto, anzi, parecchi. Ubriachi? No, allegri. Ma nulla di che. "La situazione è tranquilla - rassicura Tonino, l’autista - al massimo, può capitare di dover fare due urlacci". Arrivati al Vidia, il bus si svuota, mentre Tonino ricorda gli orari del ritorno: tre e mezza e quattro e mezza. Prossima stazione? Al bowling di Ronta. Nel frattempo, Barbara e Marcella raccontano che fra gli intenti dell’iniziativa c’è anche quello di fare prevenzione: droghe, sesso e alcool. "Ma sull’autobus, coi ragazzi euforici o addormentati, è difficile. Si riesce a parlare un po’ durante le soste, quando magari si avvicina qualcuno e si scambiano quattro chiacchiere". Eccoci a Ronta. Entrano circa trenta ragazzi, forse anche di più. Destinazione, ovviamente, Vidia. Comodo il Giro della notte, vero?"E’ una bazza - spiega Fabio, 17 anni - io abito dall’altra parte della città, e l’autobus ci passa a prendere e ci porta a casa. Io faccio il giro della notte tutti i sabati. Meglio di così...". Questa volta la confusione aumenta. Altra fermata, di rito, alla barriera. Sigaretta, per chi vuole, oppure una semplice boccata d’aria. Un ragazzo con la felpa bianca, nel frattempo, racconta che "…il pullman lo prendo spesso. Da tre anni. È comodo, anche perché la patente ancora non ce l’ho, e prima doveva venire a prendermi mio babbo". Adesso, invece, il babbo può restare a casa a dormire. C’è il giro della notte. Ormai si intravedono le luci del Vidia. Capolinea, gente.Chi vuole prenotarsi può chiamare il 348-5674269.

Francesco Gualdi


CORRIERE ROMAGNA

Meno punti, più sicurezza

LUGO - Etilometro e cinture tolgono 65 punti a sei giovani nella notte tra sabato 21 e domenica 22 gennaio.E’ il risultato di un pattugliamento effettuato dalla polizia municipale di Lugo, dalla mezzanotte del sabato sera alle ore 6 della domenica mattina.Si è trattato di un servizio supplementare rispetto agli undici già previsti nel primo mese dell’anno in corso, per un totale di 43 i conducenti fermati, 34 maschi e 9 femmine, sottoposti anche alla prova dell’etilometro. Nel corso del servizio di sabato notte sono invece state accertate sette violazioni a norme di comportamento del codice della strada. Cinque giovani presentavano un tasso alcolico superiore a 0,5 grammi-litro, soglia oltre alla quale per il codice della strada si definisce lo stato di ebbrezza. A quattro di loro sono stati tolti dieci punti dalla patente di guida mentre per il quinto, neo patentato, come previsto dalla legge, vi sarà l’azzeramento dei punti patente, oltre il ritiro, come per gli altri.Accertata anche una guida senza cinture (meno cinque punti dalla patente) ed una violazione dovuta alla mancata revisione del veicolo fermato, con un ammenda di 144 euro ed il ritiro della stessa carta di circolazione. Da segnalare che gli uomini bevono più delle donne: su cinque rilevazioni, infatti, ben quattro riguardano conducenti di sesso maschile.“La polizia municipale - precisa l’assessore Fabrizio Casamento - ha avviato il servizio di pattuglia serale nonostante le gravi ristrettezze di personale in cui si trova, per garantire una maggiore presenza nell’intero territorio comunale dei vigili urbani per garantire una maggiore sicurezza sulle strade, in città e nelle frazioni”.


IL GAZZETTINO (Treviso)

CITTADELLA Mentre con le immagini delle telecamere si sta risalendo ai responsabili, l’assessore lancia la linea dura: «Intensificheremo i controlli dei vigili urbani»

Risse del sabato sera, pugno di ferro del Comune

Campagnolo: «Lettera a tutti gli esercenti perchè non diano alcol ai minorenni, sospenderemo la licenza a chi lo fa»

Cittadella - «Non possiamo pensare che la tranquilla Cittadella diventi come il peggior sobborgo di città. Episodi come quelli di sabato non devono più accadere. Per questo abbiamo deciso una linea di condotta ferrea, per evitare che accadano altri fatti deprecabili ai danni di persone tranquille in una città che rifiuta la violenza».
A 48 ore dalle distinte aggressioni di due giovani di 14 e 15 anni e di altri due di 22 e 23 anni, avvenute il sabato sera fra le 23,20 e mezzanotte da parte di un gruppo di una quindicina di giovani, secondo le descrizioni per lo più extracomunitari, il Comune attraverso l’assessore alle attività produttive Pio Luigino Campagnolo, reagisce con il "pugno di ferro". Una linea d’azione ferma e determinata affinchè non si corra il rischio di innescare un’escalation di violenze e rappresaglie. Episodi deprecabili che tutti vogliono rimangano tali e che non restino impuniti. «Ci si è attivati e si è ancora al lavoro per identificare i responsabili - continua l’assessore Campagnolo - Abbiamo una serie di elementi interessanti grazie alle videocamere. Polizia locale e carabinieri stanno svolgendo le indagini».
Accanto a questo l’amministrazione chiede anche la collaborazione degli esercenti del centro storico, punti di ritrovo del sabato sera. «Ho preparato una lettera dove invito gli esercenti ad attenersi alla normativa relativa al divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni e anche ad altri consumatori maggiorenni qualora siano in stato di alterazione alcoolica. Gli agenti della polizia locale intensificheranno i pattugliamenti di concerto con i carabinieri, ma gli agenti - continua Campagnolo - effettueranno controlli anche nei locali. Qualora trovassero minori che consumano alcolici siamo pronti a sospendere la licenza agli esercenti responsabili».
Un’azione certamente forte, una risposta che dopo quanto successo hanno chiesto anche molti cittadini. Da rilevare che, stando alle dichiarazione dei feriti di sabato sera, tra le parti non c’era stata nessuna provocazione come pure gli aggressori non erano, o almeno non sembravano, ubriachi. «Cittadella deve continuare a rimanere un luogo dove ci si può anche divertire ma in modo tranquillo e civile nel rispetto di tutti - aggiunge Campagnolo - invitiamo anche i genitori a collaborare attraverso un maggior controllo dei figli soprattutto se giovanissimi».

Michelangelo Cecchetto


LA STAMPA

Giro di vite
Sergio Miravalle

Cerchi olimpici Grandi occasioni e strani divieti

A sedici giorni dall’inizio delle Olimpiadi arrivano segnali incoraggianti. Non dai bollettini meteo, che sembrano aver cancellato le previsioni di nevicate da quest’angolo di Piemonte, ma perlomeno dal clima di attesa che si inizia a respirare.
Il grande evento si avvicina ed al di là degli inevitabili affanni di chi ci crede e della freddezza degli “indifferenti a tutto e a tutti”, desterà comunque l’attenzione di mezzo mondo su questo benedetto Piemonte.
Tra i richiami che si dovranno con maggiore convinzione mettere sotto i riflettori collaterali all’evento sportivo c’è sicuramente il patrimonio enogastronomico. Il vino “made in Piemonte” sarà in primo piano. Proposto nei ristoranti, bevuto nelle cene più o meno ufficiali, oggetto di inevitabili souvenir enologici. Non sarà solo, ma in buona compagnia con grappe, giandujotti e perfino con i grissini, vera curiosità alimentare per chi arriva da migliaia di chilometri di distanza.
C’è da cogliere nell’insieme questa grande occasione mediatica e di concreta possibilità di contatti tra l’enologia e i turisti olimpici, i giornalisti, le migliaia di atleti.
Occorrono garbo e tenacia, sorrisi e voglia di conquistare nuovi palati. Sarà vincente la capacità dei piemontesi di proporre e proporsi.
Non dimenticando che l’Olimpiade è anche un grande affare e non sarà la contestazione di qualche sindaco a spaventare la Coca Cola, arroccato sponsor ufficiale per i soft drink. Piuttosto per il vino, vista la presenza ufficiale di Fontanafredda (marchio piemontese storico, posseduto e coccolato dai toscani dei Montepaschi di Siena), c’è da segnalare un fatto curioso. Mentre il Cio prevede tra i cinque cerchi uno sponsor anche per il vino, la stessa cosa pare non sia consentita dalla Federazione italiana giochi invernali, che evidentemente giudica questo prodotto (alcolico) “non consono” da abbinare all’immagine degli atleti.
E così anche un grande appassionato di vini piemontesi come Giorgio Rocca si deve “accontentare” di avere tra gli sponsor latte, una bibita energetica, orologi, attrezzi da palestra, una stazione sciistica, abbigliamento sportivo vario, un club di vacanze e una marca automobilistica. Ma il vino no. (*)

Non si preoccupi, se andrà sul podio, saranno in molti, e non solo in Piemonte, a brindare per lui.

(*) Nota: che per l’immagine degli atleti siano più “consoni” del vino le sponsorizzazioni di latte, una bibita energetica, orologi, attrezzi da palestra, una stazione sciistica, abbigliamento sportivo vario, un club di vacanze e una marca automobilistica dovrebbe essere evidente a tutti. A tutti tranne per chi ruota attorno al mondo del vino. Abituati alla autoreferenzialità ogni atteggiamento o opinione che non sia volto a magnificare le virtù del vino viene visto come “strano”.


VIVIMILANO

CI SCRIVONO

Giovani da educare
Ho letto la lettera «La denuncia di una madre: alcol senza limiti ai giovani» pubblicata il 21 gennaio. Sono d’accordo con quanto sostenuto sul Corriere sulla necessità di un’educazione diversa e più definita dei ragazzi. Vedo con favore perciò l’«educazione alla convivenza civile» introdotta dalla riforma Moratti. Non solo: condivido la proposta di invitare tutti alla responsabilità educativa e di chiamare chiunque ad essere prima di tutto testimone con il proprio esempio, e poi garante della crescita dei ragazzi. (*)

Antonello Vanni

(*) Nota: la maggior parte degli atteggiamenti ha le sue radici nell’infanzia e all’interno della famiglia. Si fa spesso riferimento alla scuola, quando si parla di educazione al consumo di alcolici, ma i fattori che l’influenzano (rapporto col piacere, la capacità di dare senso al disagio, il vissuto corporeo) sono in gran parte già determinati.


LIGURIA NOTIZIE

SANITA’: STUDENTI LIGURI AI PRIMI POSTI IN ITALIA PER USO DI DROGHE E ALCOL

GENOVA. 25 GEN. L’ osservatorio epidemiologico regionale delle tossicodipendenze è finalizzato, oltre che al monitoraggio dell’uso e della distribuzione sul territorio delle sostanze stupefacenti e di alcol, anche di verificare l’abuso delle sostanze psicoattive, la domanda di trattamento degli utilizzatori, il livello di mortalità, le malattie infettive e di programmare le azioni di prevenzione, cura e riabilitazione. Dal report 2005 presentato oggi dall’assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo, si nota come in Liguria aumentino le nuove droghe oltre alla cocaina, amfetamine e crack rispetto ad altre regioni italiane, soprattutto fra gli studenti, più esposti al rischio di sperimentazione dei loro colleghi del resto d’Italia. E’ stato possibile arrivare a questa conclusione ed elaborarne il risultato incrociando i dati provenienti dal SERT, dalle comunità terapeutiche, ma anche attraverso l’indagine campionaria denominata IPSAD somministrata a livello nazionale, attraverso un questionario anonimo inviato per posta, proprio per comprendere la domanda potenziale di trattamento per uso di cocaina, di crack, e di cannabinoidi. L’assessore analizzando i dati percentuali ha commentato: “Abbiamo verificato un cambio nelle tipologie della dipendenza e pertanto dobbiamo adattare le nostre azioni per contrastare il fenomeno; a cominciare dalle nuove linee di indirizzo emanate dalla Giunta regionale la scorsa settimana che da un lato vogliono puntare sulla prevenzione e dall’altro sulla presa in carico dei consumatori secondo una logica non di emarginazione, ma di cura e di recupero”.


APCOM

DROGA/ LA VIA MEDICINALE, IN UN LIBRO GIUDICE DI ROMA

Pubblicazione del magistrato Gennaro Francione

Roma, 24 gen. (Apcom)-L’inutilità della repressione penalistica per chi fa uso di droghe. La proposta è quella della "via medicinale" che sostituisce al carcere la cura, preventiva e successiva, le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. E’ una proposta "avanti" quella che il giudice del tribunale di Roma Gennaro Francione fa nel suo ultimo libro "Le nuove frontiere della droga. La via medicinale" In particolare Francione illustra una questione di costituzionalità sull’intera normativa di repressione, là dove non si consideri il tossicodipendente autore di crimini (spaccio e altro) come un autentico malato. "Non si deve punire con la reclusione - spiega Francione - ma curare". Il riferimento costante a sentenze delle Corte costituzionale e della Cassazione fa di questo testo un punto di riferimento per coloro che propugnano una legislazione che affermi il concetto d’infermità scriminante dell’intossicazione da alcool e da stupefacenti. E’ "colpevole" l’assunzione di stupefacenti in fase acuta, anche in presenza di "trattamenti di recupero". Mentre è da considerare "incolpevole", o meno colpevole, quella cronica, "sia pure attraverso il passaggio, nell’ipotesi della pena soltanto diminuita, per la discussa e discutibile figura della semi-imputabilità". (*) E’ la Svizzera, paese nel quale Francione ha partecipato ad alcuni convegni, il paese da imitare. "Bisogna tendere alla depenalizzazione dei reati commessi da tossicodipendenti. Sembra un problema dimenticato nelle aule di tribunale, mentre è un dramma che si vive quotidianamente".

(*) Nota: la giurisprudenza in proposito è contraddittoria. Nel caso dell’alcol, in alcuni casi la fase acuta dell’assunzione di alcolici è considerata una attenuante soprattutto se sporadica, al pari di una semi-infermità mentale, mentre “l’alcolismo cronico” un’aggravante.


IL MESSAGGERO

PREFETTURA
Guida in stato di ebbrezza ed assegni a vuoto, i reati maggiormente commessi dai teramani

È la guida in stato di ebbrezza, per il terzo anno consecutivo, l’infrazione al codice della strada commessa con più frequenza dagli automobilisti della provincia di Teramo, così come l’abitudine a emettere assegni a vuoto. Sono i dati più significativi emersi dal bilancio 2005 dell’Area 1 della Prefettura di Teramo, alla quale fa capo il sistema sanzionatorio amministrativo.
Sono stati 350 i conducenti di auto sorpresi alla guida in stato di ebbrezza alcolica, su un totale di 608 sanzionati: in particolare, quindici sono risultati sotto l’effetto di stupefacenti (quasi il doppio rispetto al 2004). Il dato complessivo è comunque in discesa, anche se di poco (nel 2004 erano 368, nel 2003 erano scesi a 361). Secondo gli esperti, la guida in stato di ebbrezza è la principale causa degli incidenti avvenuti nel periodo considerato, in totale 2.348 (circa 350 in meno rispetto al 2004), dei quali 1.273 con feriti e 32 mortali.
Particolarmente elevato il totalizzatore dei punti patente decurtati: 12.012 per 5.246 infrazioni al codice.
L’altro primato degli assegni a vuoto è, secondo gli esperti, sintomo della accresciuta difficoltà di far fronte economicamente ai momenti di bisogno.
Nel 2005 sono stati definiti 1.668 procedimenti avviati negli anni precedenti, con 1.428 provvedimenti ingiuntivi per 907 mila euro di sanzioni amministrative principali.
L’ammontare degli importi degli assegni illecitamente emessi, bancari e postali, ammonta a cinque milioni e mezzo di euro.


LA PROVINCIA DI CREMONA

Ubriaco e droga. Due interventi in città

Agenti della Squadra Volante e carabinieri in azione, tra la serata dell’altro ieri e ieri pomeriggio, per bloccare un ubriaco e per fermare, sempre in centro, un uomo trovato in possesso di droga. Gli agenti hanno contravvenzionato per ubriachezza molesta un romeno 31enne, A.A., scatenato in piazza Roma, intorno alle 21. Ieri pomeriggio i carabinieri del Radiomobile hanno intercettato G.B., un 50enne di Soresina, pluripregiudicato, trovato in possesso di un grammo di hashish. E’ stato segnalato al prefetto in quanto assuntore di droga a scopi non terapeutici.


SUPEREVA NOTIZIE

CAMPOBASSO: UBRIACO AL VOLANTE SU STRADA GHIACCIATA, DENUNCIATO

Campobasso, 25 gen. - (Adnkronos) - Visibilmente ubriaco percorreva via Colle delle Api a Campobasso, zigzagando a grande velocita’ ma e’ stato bloccato dalla polizia e denunciato. E’ accaduto nella tarda serata di ieri quando un equipaggio di una Volante ha bloccato un 52enne della provincia del capoluogo molisano mentre si esibiva in pericolose performance sulla strada ghiacciata.


LA GAZZETTA DELLA MARTESANA ON LINE

Guida brillo e distrugge due macchine
Un extracomunitario invade la corsia opposta in via Cavour e provoca l’incidente: attimi di paura per una 42enne di Bussero

CERNUSCO: Un altro botto di venerdì sera. Dopo quello della passata settimana, che aveva coinvolto nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 tre ragazzi di Carugate e un uomo d’Inzago sulla provinciale, un altro scontro ad alta velocità. Questa volta l’impatto si è verificato su via Cavour, nella frazione di Ronco, nel tratto di strada tra la rotonda della tangenzialina e la nuova rotatoria per a Bussero.
L’incidente, avvenuto intorno alle 20.30, è stato causato per l’ennesima volta da un uomo alla guida in stato di ebbrezza, che viaggiava a velocità sostenuta con i fari spenti. L’extracomunitario 40enne stava percorrendo quel tratto di strada in direzione Cernusco sulla sua vecchia Golf rossa. Alcuni testimoni avevano già notato le sue sbandate prima che si verificasse l’impatto.
Sorpassata la rotonda, lo straniero ha perso il controllo della vettura, ha sbattuto contro la fiancata di una Opel Agila blu che transitava nel senso opposto e si è schiantato violentemente contro la portiera dell’Opel Tigra verde che si trovava subito dietro. Questa terza vettura coinvolta nell’impatto è stata spostata dall’urto ma fortunatamente non è finita nel fosso adiacente la strada, altrimenti A.S., la quarantaduenne busserese che la guidava, avrebbe avuto non pochi problemi.
La Croce bianca di Cernusco è intervenuta prontamente sul posto con due autoambulanze, seguita dalla Polizia locale e, più tardi, anche dai Vigili del fuoco, che hanno dovuto tagliare le lamiere per liberare le due macchine. I soccorsi non sono stati semplici: è servito, infatti, diverso tempo, per estrarre dalle vetture accartocciate i due guidatori. La busserese è stata trasportata all’ospedale di Melzo, dove l’hanno sottoposta a controlli alla schiena e alla zona lombare: adesso porta un collarino: lo straniero, invece, è stato portato all’Uboldo di Cernusco: anche lui se l’è cavata con poco.
Nella foto a destra, le due automobili coinvolte nell’incidente in via Cavour


LA GAZZETTA DI PARMA

Viale Fratti: era ubriaco l’aggressore del tabaccaio

Viale Fratti: era ubriaco l’aggressore del tabaccaio « Fatti come questi ti segnano dentro. E resta la paura di trovarsi davanti personaggi che magari possono anche avere in tasca qualche arma » . Giorgio Angellati, il padre del giovane tabaccaio aggredito luned ? sera in via Fratti non nasconde la preoccupazione. Il figlio Ë appena rientrato dal pronto soccorso e sul volto sono ancora ben visibili i segni della aggressione. 


BRESCIA OGGI

L’ONDATA DI GELO.
Altri morti assiderati in Europa
Vittime anche in Italia: il freddo uccide un anziano e una donna

Roma. Il maltempo continua a fare strage in Europa. Anche ieri in Russia l’ondata eccezionale di freddo ha ucciso due persone, portando il bilancio a 84 morti in meno di una settimana, mentre è molto più catastrofico il bilancio in Ucraina, dove tra lunedì e ieri sono morte 26 persone, e in Moldavia, dove nelle ultime 48 ore hanno perso la vita in 13.
Il numero delle vittime aumenta di ora in ora in Polonia, dove si contano 39 persone morte assiderate negli ultimi cinque giorni e 162 dall’inizio dell’inverno.
Ci sono vittime anche in Italia. Due persone sono morte per probabile assideramento, nel giro di 24 ore, nell’imolese. Lunedì su una panchina vicina alla chiesa di San Domenico, in un giardino pubblico della città, era stato trovato privo di vita un uomo di 72 anni, con accanto una bottiglia di vino. L’anziano era ospite di una casa di riposo. Domenica si era allontanato dicendo che si sarebbe recato nella casa di riposo dove si trova ospite la moglie, ma la sera il suo letto era rimasto vuoto ed era scattato l’allarme.
La seconda vittima è una donna di 30 anni. Il suo corpo è stato trovato ieri mattina sul greto del fiume Santerno, vicino al ponte della frazione di Valsalva, a Castel del Rio. Nei pressi c era anche l’auto della donna che, secondo gli inquirenti, dopo aver raggiunto Valsalva si sarebbe immersa nell’acqua gelida prima di lasciarsi morire di freddo. La donna era madre di una bimba di due anni e di un maschietto di appena 12 mesi.


ASAPS

SICUREZZA STRADALE, ALGERIA: A GONFIE VELE IL NUOVO CODICE DELLA STRADA. MIGLIAIA I DENUNCIATI PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA. COMINCIANO A DIMINUIRE LE VITTIME

ORAN (ALGERIA) – Le ultime statistiche riguardanti il 2005 appena concluso, sono davvero incoraggianti. I lettori assidui di questo sito, conoscono l’attività dell’osservatorio internazionale dell’Asaps, che ha puntato un occhio di riguardo in Algeria, paese dalla viabilità non troppo evoluta che ha saputo però affrontare la piaga della sinistrosità stradale con misure molto decise, esattamente come per alcuni stati europei. Il nuovo codice della strada (loi 04-16), per esempio, è entrato in vigore il 10 novembre 2004 e da allora – soprattutto nelle zone urbane – l’attività delle forze di polizia (gendarmeria e polizia nazionale) si è incrementata esponenzialmente. Nella sola città di Oran, centro turistico della costa ad est di Algeri, nel corso del 2005 sono state accertate 45.883 violazioni, di cui 4.669 di natura penale, contestate in prevalenza per guida senza patente e in stato di ebbrezza. 710 veicoli sono stati sequestrati e depositati in attesa della distruzione nei depositi della polizia, mentre 2.651 patenti sono state ritirate per eccesso di velocità, per superamento di semafori rossi o per mancate precedenze, per sorpassi pericolosi (connessi al sorpasso di veicoli già in fase di analoga manovra). Gli effetti, sulla sinistrosità si sono già fatti sentire e il numero di morti e feriti è in netto calo rispetto al 2004. prima di illustrarli dobbiamo ricordare ancora una volta che le statistiche sono riferite alla sola area urbana di Oran, dove il livello di motorizzazione è comunque assai diverso rispetto a paesi europei o orientali. Si tratta di una città di appena 600mila abitanti, dotata di una buona rete viaria ma soggetta alle “incursioni” degli abitanti delle zone interne. Nel 2005 sono stati registrati 321 incidenti di fascia grave, con 36 decessi e 354 feriti: nel 2004 il numero di sinistri di tale tipologia era stato più alto, 476, con 50 morti e 544 feriti. Come si vede, anche in nordafrica qualcuno lavora bene. (ASAPS)


LA PROVINCIA DI COMO

L’Asl invita a non sottovalutare gli effetti sulla salute dell’ondata di gelo, anche in previsione dei limiti imposti al riscaldamento Anziani, decalogo anti freddo: «Fate movimento e copritevi bene»

(d. bon.) Non sarà dannosa come il caldo che colpisce durante la stagione estiva, ma l’ondata di freddo che in questi giorni sta interessando la nostra provincia è comunque una minaccia da non sottovalutare per la salute degli anziani. A lanciare l’allarme l’Asl di Lecco che, anche in previsione dei limiti imposti all’utilizzo dei riscaldamenti nei prossimi giorni, invita gli anziani a proteggersi adeguatamente dal freddo. «Tenuto conto che la temperatura ideale negli ambienti chiusi è di 20-22 gradi - spiega il dottor Roberto Moretti, responsabile del servizio di medicina preventiva di comunità dell’azienda sanitaria - è consigliabile non discostarsi da questa fascia, al di fuori della quale si cominciano a provare disagi termici». Un invito a utilizzare il riscaldamento con giudizio e a mantenere la temperatura in casa all’interno di questo intervallo termico, al di sotto del quale «è necessario coprirsi molto bene - prosegue Moretti - per evitare che la temperatura corporea si abbassi troppo». Ma non solo. Perché tra i consigli c’è anche quello di fare movimento, visto che l’attività fisica consente di mantenere a livelli normali la temperatura del corpo e di affrontare senza particolari difficoltà i rigori invernali. Attività fisica per la quale «è importante non farsi scoraggiare dalle temperature rigide che si possono affrontare coprendosi bene e mantenendosi in movimento e, nel caso in cui il freddo si facesse troppo pungente, concedendosi una pausa con una bevanda calda, tipo tè o camomilla». Assolutamente da bandire, invece, gli alcolici e i superalcoli che, nonostante la sensazione di calore immediata, «sono nemici del corpo umano quando le temperature diventano rigide. - prosegue Moretti - Anche se l’alcol può dare l’impressione di scaldare, infatti, il suo effetto reale è quello di dispere il calore». Quanto alle buone abitudini da non dimenticare nemmeno durante l’inverno, c’è quella di «un ricambio d’aria frequente in casa - conclude Moretti - perché anche se fuori fa freddo e l’aria è inquinata, la qualità dell’area che si respira in casa è peggiore di quella che c’è fuori».


L’ADIGE

L’uomo, che aveva alzato troppo il gomito, pizzicato da un poliziotto sul Col Rodella
Fa pipì in pista: 102 euro
Denunciato sciatore a Campitello di Fassa

È costato caro ad un turista marchigiano fare la pipì sulla pista che unisce il rifugio Des Alpes alla funivia a monte del Col Rodella a Campitello di Fassa. A pista chiusa l’uomo, che aveva esagerato con le bevande alcoliche, si è fermato nel bel mezzo di una strada per liberarsi. Un poliziotto in servizio l’ha invitato a ricomporsi, ma il turista ha fatto finta di nulla. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per atti contrari alla pubblica decenza ed emessa una sanzione di 102 euro.


IL GAZZETTINO (Treviso)

LA CURIOSITA’

E’ risaputo: orinare in pubblico, sulla proprietà privata o addirittura sulla cosa pubblica è reato punibile con denuncia e sanzioni, ma nel caso i tre giovani autori del "misfatto" meriterebbero una medaglia poichè con i loro potenti getti di pipì hanno spento un principio d’incendio che sicuramente avrebbe danneggiato una delle pareti esterne nientemeno che del municipio. Erano le ore molto piccole dell’altra notte quando il terzetto a bordo di un’auto era rientrato alla base in piazza Medaglie d’Oro prima di partire verso le rispettive dimore la loro attenzione è stata attirata da un bagliore proveniente dall’angolo nord sul retro dello stabile municipale, da mesi avvolto da una protezione plastificata per i lavori di restauro. Anzichè fregarsene Marzio, Massimo e Gabri sono accorsi e con un cono utilizzato per la segnaletica stradale dapprima hanno cercato di spegnere le fiamme che, evidentemente appiccate da qualche balordo, si stavano propagando alle protezioni plastificate. Il loro raggio d’azione era però vanificato dalle impalcature e vista la situazione i tre diciannovenni hanno ben pensato di utilizzare le loro pistole naturali ben caricate a birra e Coca Cola.

Giorgio Marenco


WINENEWS

LO “SBOOM” DEI CORSI DI SOMMELIER: PRESI D’ASSALTO DA MIGLIAIA DI PERSONE ALCUNI ANNI FA, HANNO VISTO RIDURSI LE ISCRIZIONI ALLA META’

Milano - 25 Gennaio 2006-Una bolla che è scoppiata, rapidamente come si era gonfiata: il fenomeno dei corsi per aspiranti sommelier, presi d’assalto alcuni anni fa da migliaia di persone - soprattutto giovani e donne - ansiosi di imparare tutto sul vino, è in fase di deciso ripiegamento.
Se nella stagione 2002/2003 ai corsi di primo livello organizzati dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier) si contavano 13.425 iscritti, nel biennio successivo gli iscritti erano 12.465, per ridursi a soli 7.750 nel 2004/2005, ovvero poco più della metà degli anni precedenti. In leggera controtendenza, gli iscritti al terzo livello: nel 2002/2003 erano 3.901, nel 2003/2004 erano 4.512, nel 2004/2005 erano 5.487.
Il segnale forse che tra i molti che hanno iniziato i corsi per diventare sommelier una parte consistente è arrivata fino in fondo al percorso formativo, ovvero al terzo livello, mentre è scemato in generale l’interesse ad iscriversi al primo livello.
Un andamento che riflette quello del comparto vino, che risente in Italia negli ultimi anni di un pericoloso calo dei consumi.


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Giovedì, 26 Gennaio 2006
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