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Notizie brevi 18/04/2019

Smartphone sotto il casco? Addio patente

La commissione Trasporti della Camera ha presentato una riforma che colpisce duramente motociclisti e scooteristi distratti dagli smartphone

La rivoluzione del Codice della Strada riguarda l’uso dello smartphone e coinvolge anche chi va in moto. Il testo definitivo della proposta di riforma è stato presentato in commissione Trasporti alla Camera, dopo le audizioni invernali.

Entro fine maggio, ci sarà l’esame in Parlamento: se arriverà il sì,  diventerà legge.

Via la patente

È stata decisa l'introduzione della sospensione della patente già alla prima violazione per chi guida utilizzando apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino (anche solo temporaneamente) l’uso di una mano.

Oggi, viene colpita solo la recidiva: scatta lo stop della patente solo per due infrazioni nel biennio. Una bella differenza.

In futuro, se il disegno diventerà legge, scatteranno una sanzione di 422 euro e la sospensione della patente da sette giorni a due mesi. Qualora lo stesso soggetto compia un'ulteriore violazione nel corso di un biennio, 644 euro e sospensione della patente da uno a tre mesi.

I rischi

Attenzione però, come ricorda l’Asaps (Amici Polstrada), sette giorni di sospensione alla prima violazione è un termine molto stretto per gli organi di polizia stradale e per le prefetture per attuare dal punto di vista burocratico il provvedimento.
Si rischia di superare il termine solo per la trasmissione delle patenti tra vari uffici, forse un termine di 15 giorni sarebbe stato più idoneo agli adempimenti richiesti dal Codice della Strada.

Moto, un'altra novità

Novità anche per i divieti di sosta su stalli disabili che prevedono sanzioni amministrative da 80 a 328 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote.

Decurtazione di 4 punti anziché 2 per i divieti di sosta su stallo disabili o su marciapiede.
2 punti decurtati invece per chi sosta abusivamente su stalli riservati alla ricarica elettrica.

da omnimoto.it


Attenzione però, come ricorda l’Asaps (Amici Polstrada), sette giorni di sospensione alla prima violazione è un termine molto stretto per gli organi di polizia stradale e per le prefetture per attuare dal punto di vista burocratico il provvedimento.
Si rischia di superare il termine solo per la trasmissione delle patenti tra vari uffici, forse un termine di 15 giorni sarebbe stato più idoneo agli adempimenti richiesti dal Codice della Strada.

Giovedì, 18 Aprile 2019
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