Schianto dello scuolabus: dopo la strage sfiorata l'autista ubriaco è già libero
Sessanta ore, due giorni e mezzo. Tanto è durato il periodo trascorso dal 51enne romeno in cella. Venerdì pomeriggio è scappato dopo aver avuto un incidente mentre dopo aver bevuto guidava uno scuolabus ad Arquà Petrarca. Lunedì mattina è stato scarcerato.
I provvedimenti
Il che non significa che non sia colpevole. Anzi, in sede di udienza di convalida il tribunale di Rovigo ha confermato l'arresto. Panduru, accusato di lesioni personali colpose plurime, fuga e guida in stato d'ebbrezza, è stato colpito dall'obbligo di firma. Tre volte a settimana dovrà presentarsi alla stazione dei carabinieri di Rovigo, dove vive, per certificare di non allontanarsi.
L'incidente
Il 51enne, nonostante una condanna nel 2017 per per guidato sotto effetto dell'alcol, venerdì scorso alle 13.40 era alla guida del pullman del trasporto scolastico che stava riaccompagnando a casa poco meno di una ventina di bambini. Nell'affrontare un tornante in via Aganoor il mezzo si era ribaltato e Panduru, dopo essersi frettolosamente sincerato delle condizioni dei bambini, era scappato a piedi. La caccia all'uomo finirà due ore dopo a Este, mente undici dei passeggeri fino a sera resteranno in osservazione all'ospedale di Monselice.
Le indagini
Una tragedia sfiorata, che oltre all'arresto del 51enne ha trascinato nel vortice dele indagini anche la ditta Saef che fornisce il servizio nei comuni di Cinto, Baone e Arquà. I carabinieri hanno acquisito tutta la documentazione per capire se l'azienda fosse a conoscenza dei precedenti di Panduru.
Già fuori.
Il conducente accusato di lesioni personali colpose plurime, fuga e guida in stato d'ebbrezza, è stato colpito dall'obbligo di firma. (ASAPS)