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Notizie brevi 07/06/2019

Pena ridotta in appello, le minacce per l’attore Domenico Diele

Travolse una donna con l’auto. Si riaccende la rabbia sui social e per motivi di sicurezza il processo si è tenuto a porte chiuse. Il suo legale: «Quella sera è morto anche lui»

Gli hanno dato del «topo di fogna», gli hanno augurato di marcire in carcere senza acqua né cibo, gli hanno giurato «la faremo pagare, a te, ai tuoi avvocati e ai giudici». Hanno minacciato di sfregiarlo con l’acido. Agli insulti su Facebook, si sono accompagnati picchetti di persone in carne e ossa, con urla e cartelli, durante le udienze di primo grado. È anche per motivi di sicurezza che, nei giorni scorsi, il processo di appello a Domenico Diele è stato celebrato a porte chiuse. L’attore che nella serie Sky 1992 e 1993 interpretava l’investigatore Luca Pastore, era stato arrestato il 24 giugno 2017 a un’uscita dell’A2, con l’accusa di omicidio stradale aggravato. Con la sua auto aveva investito una donna, Ilaria Dilillo, 48 anni, che tornava a casa in scooter.

 

La rabbia in Rete

Diele aveva la patente sospesa e aveva assunto stupefacenti. Condannato in primo grado a 7 anni e 8 mesi, il 31 maggio la Corte d’Appello di Salerno ha ridotto la pena a 5 anni e 10 mesi e questo è bastato a riaccendere la rabbia sulla pagina Facebook «Diele in carcere-Assassino». Stavolta, almeno, non si è arrivati all’orrore toccato dopo la prima condanna, quando una donna aveva augurato alla giudice di perdere il figlio nello stesso modo in cui era morta Ilaria «perché solo così potrà capire». La pagina è amministrata da Soriana Mona, 42 anni, che però si tira fuori: «L’abbiamo fondata io e due amiche. Poi sono rimasta amministratrice unica e non ho tempo di cancellare commenti che non andrebbero scritti. Li rimuoverò presto». Racconta che i 749 iscritti «sono amici di Ilaria, a cui volevano bene in tanti».

 

 

L’aula presidiata

L’avvocato Ivan Nigro, uno dei tre legali che assiste l’attore, spiega: «Non abbiamo depositato una vera denuncia per rispetto dei familiari della vittima, che sono sempre stati composti nel loro dolore. Abbiamo fatto, però, una segnalazione, preoccupati non tanto dai leoni da tastiera, ma dai gruppi organizzati di donne che presidiavano l’aula con atteggiamenti violenti. Infatti, sono stati predisposti un servizio d’ordine e le porte chiuse, normali in seguito al rito abbreviato, ma qui utili anche a evitare incidenti».

 

Ricorso in Cassazione

Il legale, che non commenta lo sconto di pena, annuncia però ricorso in Cassazione e chiarisce la linea difensiva: «La presenza di tracce di stupefacenti non significa essere sotto effetto di stupefacenti e infatti la perizia medica chiesta dalla Procura ha concluso che non c’è prova di un’alterazione dovuta a droghe». Di Diele, attualmente libero, dice: «Vive male non per l’odio che sente, ma perché è una persona perbene che sa di aver causato senza volerlo la perdita di una vita». Alla domanda su come passi le giornate, risponde: «Non lavora, ovviamente. Nel suo stato, non lo prenderebbero neanche per lo spot dei pannolini. In ogni caso, è devastato. Quella sera, non è morta solo una donna o la sua famiglia, ma anche Domenico Diele attore, Domenico Diele uomo».

di Candida Morvillo
da corriere.it


Minacce e offese assolutamente non condivisibili a prescindere dalle responsabilità di Diele. “Gli hanno dato del «topo di fogna», gli hanno augurato di marcire in carcere senza acqua né cibo, gli hanno giurato «la faremo pagare, a te, ai tuoi avvocati e ai giudici». Hanno minacciato di sfregiarlo con l’acido. Agli insulti su Facebook, si sono accompagnati picchetti di persone in carne e ossa, con urla e cartelli, durante le udienze di primo grado.” (ASAPS)

Venerdì, 07 Giugno 2019
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